Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma
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Dal 14 al 16 ottobre, presso l’Hotel Starhotels Du Park (viale Piacenza, 12/c - Parma), si terrà la terza edizione dell’International TB-Meeting Inhaled Therapies for Tuberculosis and Other Infectious Diseases, organizzato dal Consorzio Interuniversitario Nazionale di Tecnologie Farmaceutiche Innovative, Tefarco Innova, dal Dipartimento di Farmacia dell’Università di Parma e dal Centro Interdipartimentale per l’innovazione dei prodotti della salute, Biopharmanet-TEC, dell’Università di Parma, in collaborazione con Chiesi Farmaceutici.

Il Comitato Scientifico è composto dai proff. Paolo Colombo, Ruggero Bettini, Francesca Buttini, Alessandra Rossi e Fabio Sonvico dell’Università degli Studi di Parma, prof.ssa Gaia Colombo dell’Università degli Studi di Ferrara, dott. Anthony Hickey della RTI International (USA) e prof. Amit Misra del Central Drug Research Institute (India). L'organizzazione è affidata alla dott.ssa Elena Vidale, segretaria scientifica del Consorzio Tefarco Innova, con la collaborazione di numerosi dottorandi e studenti del Dipartimento di Farmacia.

Questa conferenza, che vedrà la partecipazione dei maggiori esperti mondiali sulle possibilità offerte da un trattamento per via inalatoria della tubercolosi, nonché di altre infezioni polmonari, è organizzata in quattro sessioni tematiche principali:

  • patofisiologia e meccanismi di immunità mucosale della tubercolosi;
  • terapie inalatorie: piccole molecole, peptidi, acidi nucleici, vaccini e fagi;
  • terapie inalatorie: studi pre-clinici e clinici;
  • formulazioni e dispositivi per la tubercolosi e altre infezioni polmonari.

La tubercolosi ha segnato un inaspettato ritorno negli anni più recenti anche nei paesi più sviluppati, spesso con la comparsa di forme resistenti ai farmaci comunemente utilizzati. La cura avviene principalmente per via orale e comporta l'utilizzo di tre-quattro farmaci per una durata di vari mesi. Ricercare un trattamento che colpisca direttamente il batterio nella sua sede polmonare rappresenta una novità terapeutica che potrebbe rinforzare la terapia attuale e favorire l'adesione del malato ad una posologia estremamente gravosa.

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