Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma

Biomateriali, colture cellulari, analisi dei tessuti, imaging 3D. Sono solo alcuni degli argomenti della giornata informativa e di esercitazione che nei giorni scorsi hanno vissuto al Centro Universitario di Odontoiatria gli studenti della III E della sezione scientifica del Liceo scientifico, musicale e sportivo “Attilio Bertolucci”, accompagnati dalla docente di Scienze Maria Cristina Baracchi.

“Biomateriali per tissue engineering” il titolo della giornata - organizzata da Guido Maria Macaluso, docente al Corso di laurea in Odontoiatria e Protesi dentaria dell’Università - nella quale gli studenti hanno potuto spaziare dalle nozioni di carattere più teorico all’attività pratica di laboratorio.

Gli argomenti sono stati trattati da personale del Centro di Odontoiatria, realtà universitaria biomedica caratterizzata da un forte collegamento tra ricerca pre-clinica e attività clinica: ad accompagnare e guidare i ragazzi sono stati Carlo Galli, Ludovica Parisi, Arianna Smerieri, Gallia Graiani, Giulia Ghiacci, Federico Rivara e Andrea Toffoli. Anche il direttore del Centro, Mauro Bonanini, ha portato il suo saluto agli studenti.

I ragazzi hanno potuto “toccare con mano” le biotecnologie applicate ai biomateriali, e sono rimasti particolarmente affascinati dalla possibilità di vedere come le cellule modifichino le loro funzioni adattandosi all’ambiente e dalla ricostruzione facciale in 3D. Gli alunni sono stati introdotti ad alcune delle tecniche sperimentali che permettono di valutare se materiali innovativi siano o meno adatti a un uso in campo medico, e quali siano le loro caratteristiche, i loro vantaggi e i loro limiti.

Il programma della giornata è stato sviluppato in forma il più possibile pratico-sperimentale, impegnando gli alunni nell’osservazione diretta dell’attività di laboratorio e, quando possibile, nello svolgimento di segmenti pratici di un protocollo sperimentale.

Quattro, nel complesso, le unità didattiche. A una prima di carattere più frontale, fruita contemporaneamente da tutti i ragazzi, ne sono seguite altre tre laboratoriali: gli studenti sono stati divisi in tre gruppi e hanno partecipato a diverse attività connesse allo studio dei biomateriali.

Molto positivi i commenti: tanto i ragazzi del Bertolucci quanto il personale del Centro Universitario di Odontoiatria hanno espresso giudizi particolarmente favorevoli nei confronti di un’esperienza che ha voluto rappresentare innanzitutto uno speciale incontro fra mondo della scuola e mondo della ricerca, e che ha aperto la strada ad altre iniziative del genere.

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