Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma

Più di 1.700 dipinti, 300 sculture, 2 milioni e 500mila disegni di architettura e design, 7.000 bozzetti di manifesti, 2.000 manifesti cinematografici, oltre 4 milioni e 700mila negativi su lastra e su pellicola, 1 milione e 700mila stampe; sono solo alcuni dei numeri del Centro Studi e Archivio della Comunicazione (CSAC) dell’Università di Parma, che sabato 4 ottobre all’Abbazia di Valserena ha presentato il suo piano di sviluppo. Un piano di ampio respiro e di grandi ambizioni, intitolato “Progetto Paradigna”, nel quale l’Ateneo crede molto, come ha confermato nella sua introduzione il Rettore Loris Borghi.

All’appuntamento hanno presenziato oltre un centinaio di invitati, tra i quali autorità istituzionali e realtà imprenditoriali del territorio. Oltre al Rettore Loris Borghi sono intervenuti il Presidente dello Csac Luigi Allegri e i professori Carlo Quintelli, Francesca Zanella e Isabella Mozzoni, componenti del Consiglio dello CSAC.

L’Archivio, che non ha eguali al mondo in ambito accademico ma che teme pochi confronti anche in ambito extra accademico, vive oggi un’innovativa fase del proprio percorso. Creato da Arturo Carlo Quintavalle e gestito per venticinque anni da Gloria Bianchino, lo CSAC ha oggi nuovi organi di governo e di gestione, recentemente nominati, cui è stato assegnato il compito di riordinare e promuovere le collezioni, di ristrutturare gli spazi dotandoli di servizi adeguati e alla fine di aprire la splendida Abbazia di Valserena anche a una fruizione pubblica.

Il “Progetto Paradigna” prevede un intervento architettonico articolato e volto alla valorizzazione sia del complesso storico dell’Abbazia cistercense e del paesaggio agricolo circostante sia delle attrezzature dedicate alle funzioni dello CSAC. È prevista una generale riorganizzazione degli spazi di archivio e in futuro di una nuova ala di deposito, adeguati spazi per attività di laboratorio, didattica, restauro, atelier e workshop, l’attrezzamento museale della chiesa e delle sale colonnate, la valorizzazione della corte delle sculture, il completamento e la piena attivazione della stalla-caffetteria con piccola ristorazione e della foresteria nelle ex celle monacali. Sarà un sistema di ambienti e attrezzature in grado di reinterpretare in chiave scientifica e culturale la dimensione laboratoriale dell’antica abbazia, rispondente ai più avanzati criteri di accoglienza del pubblico e di fruizione culturale.

Un nuovo progetto espositivo, pensato per gli spazi della chiesa e di altri luoghi nevralgici  della Abbazia di Paradigna, si propone di offrire al pubblico dei visitatori e degli studiosi un saggio emblematico delle straordinarie collezioni dell’Archivio,  il senso di un pluridecennale lavoro di raccolta e di studio, e un percorso che intende essere complementare e propedeutico alla consultazione dei documenti.

Tra i nuovi servizi a disposizione degli utenti ci sarà anche il sito web totalmente rinnovato, con tutte le informazioni sulle attività del centro e con l'accesso al catalogo online dei fondi.

Il progetto intende trasformare lo CSAC in un elemento qualificante sia per l’Ateneo sia per il contesto locale. In questo senso l’idea è quella di intensificare la relazione tra il Centro e gli stakeholders attraverso la creazione di un’Associazione di sostenitori, lo sviluppo di una rete di relazioni a supporto delle diverse attività e la definizione di partnership specifiche con i soggetti istituzionali. 

I numeri dello CSAC

  • 5 Sezioni (Arte, Media, Progetto, Fotografia, Spettacolo)
  • più di 1700 dipinti
  • 300 sculture
  • 17.000 disegni di oltre 100 artisti
  • 7.000 bozzetti di manifesti e 2.000 manifesti cinematografici oltre ad archivi (circa 100.000 pezzi) di grafici
  • 11.000 disegni di satira e fumetto
  • oltre 3.000 disegni per illustrazione e di satira
  • 2.500.000 disegni di architettura e design
  • 800 maquettes
  • 2.000 oggetti
  • 70.000 disegni designer di moda italiani
  • 2.500.000 di negativi su lastre
  • oltre 2.200.000 negativi su pellicola
  • 1.700.000 stampe
  • 150 apparecchi fotografici
  • 100 film originali
  • 4.000 video-tape e numerosi apparecchi antichi.
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