Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma

È dedicato a un binomio di stringente attualità, quello formato da economia ed etica, un ciclo di sette seminari che si terranno dal 2 ottobre al 4 dicembre all’Università di Parma.

Organizzati nell’ambito dell’insegnamento di “Economia ed Etica”, impartito dal prof. Giacomo Degli Antoni per il Corso di Laurea in Scienze politiche e delle relazioni internazionali del Dipartimento di Giurisprudenza, i seminari saranno tenuti da docenti di vari Atenei italiani, oltre che da professionisti ed esperti attivi nel settore privato e nonprofit.

Gli appuntamenti si terranno nella sede centrale dell’Università di Parma (via Università, 12)e sono aperti al pubblico: anche se principalmente indirizzati agli studenti dell’Ateneo, possono infatti essere di interesse generale anche per un pubblico esterno.

Il primo incontro, che verterà sulla complessità delle motivazioni umane in economia, è previsto per venerdì 2 ottobre 2015, alle ore 17.30 nell’Aula dei Filosofi dell’Ateneo. Relatore sarà Marco Faillo, docente di Introduzione all’economia all’Università di Trento.

Programma degli incontri
(incontri aperti al pubblico)

Venerdì 2 ottobre 2015 – Ore 17.30 – Aula dei Filosofi – via Università, 12
La complessità delle motivazioni umane in economia – il contributo dell’economia comportamentale
Relatore: Marco Faillo
(Università degli Studi di Trento)

Una premessa comunemente condivisa dalla maggior parte dei modelli economici è che gli agenti (ad esempio imprese e consumatori) siano motivati dal proprio interesse materiale e che agiscano in modo razionale al fine di ottenere il massimo per sé. Tuttavia, numerosi fenomeni (dal commercio equo e solidale alla finanza etica), sembrano sfuggire alla logica stringente tipica dell’homo oeconomicus. In questa prospettiva, diviene fondamentale approfondire le motivazioni che spingono i soggetti ad agire.
L’economia comportamentale ha di recente messo in luce l’importanza delle preferenze sociali (si pensi ai concetti di reciprocità, altruismo, avversione alla disuguaglianza) nello spiegare fenomeni strettamente economici.
L’incontro del 2 ottobre sul tema “La complessità delle motivazioni umane in economia – il contributo dell’economia comportamentale” discute questi aspetti, in particolare partendo dal commento di dati che mostrano la diffusione di comportamenti cooperativi e non egoistici anche in ambiti tipicamente economici

 

Giovedì 8 ottobre 2015 – Ore 17.30 – Aula B – via Università, 12
La responsabilità sociale di impresa: un concetto in divenire. Un focus sull’evoluzione dal social reporting al business reporting.
Relatore:Marcello Colla
(Etica Sgr - Responsabile Area Amministrativa e Responsabilità Sociale d'Impresa)

Negli ultimi anni il ruolo delle imprese sul mercato, le responsabilità che le stesse hanno e le aspettative nei loro confronti si sono profondamente modificati. Lo stesso obiettivo dell’impresa si è ampliato, così come i driver che ne determinano il valore. Nell’ambito dell’incontro si ripercorreranno i punti principali di questa evoluzione, focalizzando l’attenzione su temi quali la responsabilità sociale e ambientale delle imprese e la sostenibilità. Si analizzerà inoltre l’evoluzione dei sistemi di reporting, strumenti sempre più orientati a permettere alle aziende di rendere conto delle proprie attività, del valore creato e delle modalità di ripartizione dello stesso.

 

Giovedì 15 ottobre 2015 – Ore 17.30 – Aula dei Filosofi – via Università, 12
Investimenti socialmente responsabili: cenni storici, definizione e strategie adottabili – Un caso di studio: Etica SGR
Relatore: Francesca Colombo
(Responsabile Area Ricerca di Etica SGR)

L’intervento inizierà con una breve illustrazione della storia e dell’evoluzione dell’investimento socialmente responsabile per poi arrivare ad una definizione dello stesso coniata per il mercato italiano e ad una presentazione delle strategie di attuazione di questa tipologia di investimento. L’intervento si focalizzerà poi sull’investimento socialmente responsabile per e di Etica SGR, ovvero sulle caratteristiche dei fondi comuni di investimento del Sistema “Valori Responsabili”: selezione dei titoli di imprese e di Stato sulla base di criteri ambientali, sociali e di governance e attività di dialogo con gli emittenti tra cui il voto nelle assemblee annuali degli azionisti

Giovedì 12 novembre 2015 – Ore 17.30 – Aula B – via Università, 12
La deontologia professionale dei consulenti finanziari indipendenti e il quadro normativo nazionale e sovranazionale.
Relatore:Michele Catellani
(Consulente finanziario indipendente)

Il settore finanziario è oggetto di disciplina normativa sia a livello nazionale sia a livello comunitario. A partire dall’art. 47 della nostra Costituzione: “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito.”
Il centro di gran parte delle normative è il risparmiatore e la sua tutela: trasparenza, conflitto di interesse, commissioni percepite, asimmetria informativa, sono temi trattati e ripresi da numerose normative che si sono susseguite nel tempo. In questo contesto, la direttiva dell’Unione Europea MIFID (Market in Financial Instruments Directive) del 2004 ha definito la figura del consulente finanziario indipendente. Sono passati più di 10 anni dal 2004 e il mercato della consulenza finanziaria si è evoluto a “macchia di leopardo” in Europa e nel Mondo. Questo spesso a causa dell’importanza che i legislatori nazionali hanno ritenuto di assegnare a questo argomento.
In questo quadro normativo variegato opera il consulente finanziario indipendente, figura originale e innovativa a supporto delle decisioni finanziarie di famiglie e imprese.

Giovedì 19 novembre 2015 – Ore 17.30 – Aula dei Filosofi – via Università, 12
Comunità, Solidarietà e Bene Comune: parole-chiave di un’Economia per tutti. Riflessioni e illustrazione di esperienze in corso.
Relatori: Francesca Bigliardi (Forum Solidarietà), Mauro Serventi (Distretto di Economia Solidale del parmense)

Giovedì 26 novembre 2015 – Ore 17.30 – Aula dei Filosofi – via Università, 12
Effetti della democrazia sulla crescita economica: rassegna teorica ed empirica
Relatore: Giuseppe Vittucci
(Università degli Studi di Milano Bicocca)

La relazione fra democrazia e crescita economica, sebbene oggetto di una vasta letteratura, rimane incerta.
Da un punto di vista teorico, si fronteggiano le tesi della "crescita autoritaria" e quelle di coloro che sostengono che la democrazia ha un impatto positivo sulla crescita economica, riducendo il rischio di formazione di autocrazie e oligarchie cleptocratiche, la monopolizzazione delle rendite economiche, l'instabilità politica.
Alcuni studiosi sottolineano invece come il processo di transizione democratica nei paesi in via di sviluppo possa generare instabilità e caos, specie negli stati multietnici e frazionalizzati.
Da un punto di vista empirico, mentre l'associazione reddito pro capite e democrazia è definita e robusta, la relazione tra democrazia e crescita economica è meno chiara. Di fatto, i diversi studi sono difficilmente comparabili, essendo diversi per misure utilizzate, specificazioni e metodi di stima.
Nel corso dell'incontro si farà il punto sui numerosi studi, teorici ed empirici, che negli anni hanno analizzato gli effetti economici della democrazia, i quali verranno presi anche come spunto per riflessioni e discussioni ulteriori.

Venerdì 4 dicembre 2015 – Ore 17.30 – Aula dei Filosofi – via Università, 12
Il governo cooperativo dei beni comuni
Relatore: Lorenzo Sacconi
(Università degli Studi di Trento ed EconomEtica)

L’incontro si focalizzerà sul tema dei beni comuni, proponendo un punto di vista economico che arricchisce l’ampio dibattito politico, giuridico e filosofico in atto in Italia sull’argomento.
La teoria economica identifica chiaramente le caratteristiche dei beni comuni a cui i cittadini hanno diritto, in sintonia con una visione della giustizia sociale e della cittadinanza democratica. Essa chiarisce inoltre quali siano le condizioni richieste affinché per questo tipo di beni sia possibile l’autogoverno da parte degli utenti, in modo alternativo a forme di governance basate su imprese di tipo capitalistico o sulla gestione statale. Secondo la proposta che verrà presentata e discussa durante il seminario, i beni comuni dovrebbero essere gestiti attraverso imprese cooperative di utenti caratterizzate da una governance democratica e tale da coinvolgere una pluralità di portatori di interesse.

 

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