Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma

Parma, 25 marzo 2014 – Sabato 29 marzo, alle ore 11, presso la Reggia di Colorno, si terrà l’inaugurazione della mostra dedicata al ritratto fotografico Il volto dell’arte – Il ritratto fotografico da Giuseppe Verdi a Andy Warhol, curata e ideata da Gloria Bianchino e Luca Sommi e promossa da Comune di Colorno Provincia di Parma in collaborazione con il CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma.

La mostra, realizzata con il contributo straordinario ex legge 206 del 2012 della Presidenza del Consiglio dei Ministri dal Comitato promotore per le celebrazioni del bicentenario verdiano con l’organizzazione generale di Antea, sarà visitabile fino al 2 giugno 2014.

Il personale dell'Università di Parma avrà uno sconto sul biglietto d'ingresso.

LA MOSTRA

Giuseppe Verdi è, da più parti, riconosciuto non solo come uno dei più grandi compositori di sempre, ma anche un vero e proprio uomo simbolo del suo secolo, l’Ottocento. L’immagine del suo volto – da tempo entrata nell’immaginario collettivo – sembra infatti raccontare tutte le vicende storiche di un secolo che lui vivrà da protagonista assoluto e che, appunto, la sua figura segnerà non solo sotto il profilo musicale.

La sua morte, avvenuta il 27 gennaio 1901, sancisce un ideale passaggio di consegne tra due culture profondamente diverse: quella ottocentesca e il Novecento, con le avanguardie che, nel giro di pochi anni, cambieranno profondamente il modo di intendere la vita e l’arte.

Questa mostra, curata e ideata da Gloria Bianchino e Luca Sommi, si prefigge di sviluppare una moderna e attenta riflessione sul ritratto fotografico dell’artista partendo proprio dal valore iconografico di Giuseppe Verdi, fino ad arrivare ai giorni nostri. Una mostra che, in estrema sintesi, ambisce a raccontare, attraverso i ritratti di alcuni grandi fotografi italiani presenti della collezione dello Csac, chi sono stati i protagonisti del panorama culturale del nostro Paese nel Novecento, idealmente eredi di una lunga tradizione che vede nel Cigno di Busseto il suo vertice assoluto.

Da una sezione iniziale dedicata a Giuseppe Verdi, con alcuni rarissimi ritratti e con le riviste che ne hanno documentato i funerali, la mostra si sviluppa su diverse sezioni di grandi fotografi italiani come Aurelio Amendola, Carlo Gajani, Uliano Lucas, Libero Tosi che hanno, tutti, ritratto alcuni dei più grandi personaggi della cultura Novecentesca. Oltre 120 ritratti fotografici da Italo Calvino a Umberto Eco, da Piero Manzoni a Andy Warhol, e poi Pier Paolo Pasolini, Alberto Moravia, Eugenio Montale, Alda Merini, Michelangelo Antonioni, Mario Soldati, Renato Guttuso, Mario Schifano, Igor Mitoraj, Jannis Kounellis. Luigi Ontani, Claudio Parmiggiani, Gilberto Zorio, Giovannino Guareschi, Attilio Bertolucci e tantissimi altri.

Nel periodo di apertura della mostra saranno organizzati concerti e incontri dedicati al genio di Giuseppe Verdi e al mondo culturale italiano del Novecento.

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