Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma

Parma, 23 marzo 2018 - Di seguito le note dell'Ateneo e i messaggi di cordoglio pervenuti per la scomparsa del Professor Loris Borghi.

14 marzo - Nota dell’Ateneo e ricordo del Rettore Paolo Andrei:
L’Università di Parma comunica con profondo dolore che il Professor Loris Borghi, Rettore dell’Ateneo dal 2013 al 2017, è tragicamente mancato oggi, 14 marzo
Il Rettore Paolo Andrei ricorda così il Professor Borghi:
“Sono profondamente addolorato per questa bruttissima notizia. Il Professor Loris Borghi ha servito con slancio e generosità il nostro Ateneo per tanti anni, soprattutto nel periodo in cui è stato il nostro Magnifico Rettore. Lo ricordo con tantissimo affetto per lo spessore umano e per le capacità professionali che ha sempre dimostrato, oltre a essergli profondamente riconoscente per la stima di cui mi ha onorato.
Una vita umana si è spezzata, e non per cause accidentali o naturali: tra le ragioni che hanno portato a questo gesto estremo c’è stato sicuramente anche il senso di abbandono che lo ha pervaso a seguito dell’indifferenza dei molti che, dopo le sue dimissioni dalla carica di Rettore, lo hanno dimenticato e, talvolta, oltraggiato. Tutto ciò deve farci riflettere, deve fare riflettere ciascuno di noi, perché interpella la nostra coscienza individuale e collettiva.
So di non essere “politicamente corretto” e me ne assumo pienamente la responsabilità: di fronte a questo gesto di disperazione non si può restare indifferenti, non si possono usare frasi di circostanza.”

L’Ateneo si unisce alle parole del suo Rettore in questo difficile momento per tutta la comunità accademica parmense, ed esprime il suo cordoglio e la sua vicinanza alla famiglia.
Domani, giovedì 15 marzo alle 19.30 nella Chiesa di S. Rocco, in via Università, si terrà un momento di preghiera in ricordo del Professor Loris Borghi.

16 marzo - Nota dell'Università di Parma in ricordo del Professor Loris Borghi
Parma, 16 marzo 2018 - L’Università di Parma ricorda con profondo affetto, stima e gratitudine la figura del Professor Loris Borghi, che proprio all’Università ha dedicato tutto il suo impegno professionale e umano, un impegno profuso senza mai risparmiarsi e, come diceva lui, “senza guardare l’orologio”.
Nell’Università il Professor Borghi ha trascorso tutta la sua vita, prima da brillante studente universitario, poi come ricercatore e professore ordinario di Medicina interna, fino ad arrivare alle più alte cariche accademiche: Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dal 2005 al 2012, e infine Rettore dell’Università di Parma, carica ricoperta dal 1° novembre 2013 e fino al momento delle dimissioni, il 15 maggio 2017.
Una vita intera spesa per le grandi passioni che il Professor Borghi ha sempre coltivato: la cura dei malati in Ospedale, la formazione degli studenti e la ricerca in Università. E a queste passioni totalizzanti ed esclusive ha dedicato tutto sé stesso, senza risparmiarsi, agendo sempre per il bene dell’Istituzione, con pacatezza e intelligenza.
Ricordiamo il professor Loris Borghi soprattutto per il coraggio del suo essere innovativo, la sua voglia di rompere gli schemi precostituiti, il suo appoggio per i più fragili e deboli, il suo rispetto e dedizione totale per l’Istituzione universitaria.
Da Rettore ha sempre avuto un imperativo, che ha ribadito fino allo sfinimento: la centralità dello studente. “L’Università è prima di tutto degli studenti”, diceva, e su questo ha sempre improntato il suo agire: per fare in modo che l’Accademia riconoscesse questa centralità e “si modellasse” intorno allo studente. Amava rappresentare tutto ciò con una piramide: alla base docenti e personale tecnico amministrativo, al vertice lo studente, sul quale “tutto”, diceva, “deve convergere”, per fornire ai ragazzi conoscenze e competenze ma anche – soprattutto – per formarli in senso più ampio. Per formarli e dar loro basi solide come persone e come cittadini: valori da portare con loro nella vita. “Noi abbiamo un ruolo più grande della semplice trasmissione di sapere. Noi formiamo cittadini, formiamo persone”, ripeteva sempre.
Negli anni del suo mandato rettorale si è speso con grande energia per fare dell’Ateneo una realtà inserita a pieno titolo nel tessuto territoriale, in un costante dialogo sinergico con enti, istituzioni, associazioni: per costruire un’Università aperta, viva, vitale, al passo con i tempi, capace di competere in un panorama non solo nazionale ma necessariamente globale.
E allora ecco le tantissime iniziative costruite sul e con il “territorio”, per il quale l’Ateneo è oggi – anche grazie alla sua opera – interlocutore e partner fondamentale. Le innumerevoli mostre, i dibattiti e le rassegne culturali in città, il rilancio dello CSAC, le lauree ad honorem rivolte alla città e dedicate a personalità straordinarie del mondo culturale contemporaneo, la creazione del CAPAS, il centro in cui gli studenti possono sviluppare le loro passioni culturali.
“Confido che tutto ciò che è stato fatto abbia incrementato il nostro orgoglio di appartenere a un’istituzione pubblica unica e universale. Tutti noi ci siamo dati un obiettivo molto sfidante: diventare uno dei migliori Atenei d’Italia e d’Europa, e per certi aspetti lo siamo già. Nessuno pensi che questo sia un sogno: questa è un’immaginazione realizzabile se riusciremo a proseguire spediti e decisi, nel modo in cui abbiamo iniziato, soprattutto contando sulla creatività, l’intelligenza e l’impegno dei più giovani. La generazione dei più anziani come me ha un dovere primario: quello di creare le migliori condizioni di lavoro e di sviluppo per i più giovani. In questo modo i giovani di oggi potranno vedere realizzati obiettivi che al momento possono apparire impossibili”, scriveva nel maggio 2016, nel bilancio dei primi due anni di mandato.
Noi oggi vogliamo ricordare così il Professor Borghi, per tutto ciò che ha saputo realizzare tendendo al bene della nostra Università, con un impegno mai pago dei risultati raggiunti e pronto a guardare avanti per raggiungere nuovi traguardi.
Di questo e di molto altro gli saremo sempre grati.
Università di Parma

15 marzo – dal prof. Angelo O. Andrisano, Rettore di Unimore
Desidero esprimere al Rettore ed ai colleghi dell’Università degli Studi di Parma il profondo dolore mio personale e dei docenti di Unimore per la inattesa scomparsa del professor Loris Borghi. Le circostanze della sua morte, da chiarire nelle loro motivazioni, rendono ancora più tragico il momento che stanno vivendo famigliari ed amici dell’ex Rettore. Porto di lui la memoria di una persona capace, preparata e impegnata, leale e che ha svolto con passione gli incarichi che gli erano stati affidati. Così lo vogliamo ricordare.

IL RETTORE
Prof. Angelo O. Andrisano

15 marzo – dal Consiglio degli Studenti dell’Università di Parma
La notizia della tragica scomparsa del Professor Borghi ci addolora e ci lascia attoniti. Avevamo apprezzato l'azione di necessario slancio e rinnovamento che aveva lanciato in Ateneo durante i suoi anni da Rettore.
Un lavoro che si cateterizzava anche per un'attenzione particolare agli studenti, considerati, nella sua visione, come base della figura geometria triangolare che l'Accademia rappresenta (assieme a Docenti e Personale Tecnico Amministrativo). Un'attenzione che vogliamo ricordare per la volontà di sostenere, tra gli altri, il progetto della Casa dello Studente di Vicolo Grossardi, dedicando così un intero stabile dell'Ateneo alla promozione delle attività degli studenti e delle loro rappresentanze.
Ci uniamo all'Ateneo ed al Rettore Paolo Andrei nell'esprimere alla famiglia il cordoglio di tutti gli studenti dell'Università di Parma.
Il Consiglio degli Studenti

15 marzo – da Luca Abete - Scomparsa Loris Borghi “Un dolore forte e inaspettato, #Noncifermanessuno perde un amico"
Durante la quarta tappa di #Noncifermanessuno svoltasi questa mattina a Cosenza, Luca Abete ha voluto dedicare un ricordo sentito per la scomparsa all'ex Rettore di Parma, Loris Borghi.
Il tour motivazionale rivolto agli studenti degli atenei italiani, partito da Milano, e passato da Parma proprio lo scorso 9 marzo al Nuovo polo didattico, "ha perso un grande amico", dice Abete.
Prima di iniziare la sua lezione-spettacolo, Luca Abete ha voluto condividere il suo ricordo commosso per la scomparsa prematura dell'ex Rettore dell'Università di Parma, Loris Borghi, venuto a mancare ieri inaspettatamente: "Una persona cordialissima e curiosa che ha creduto moltissimo nel nostro progetto. La prima volta a Parma era venuto solo per un saluto e invece rimase tutto il tempo. L'anno dopo disse che aveva cambiato prospettive grazie agli insegnamenti di #Noncifermanessuno. Non dimenticherò mai quando nel 2017 mi onorò con il titolo di Professore ad honorem in Linguaggi del giornalismo, una delle poche cose della mia vita che ho ricevuto senza dover sudare, un regalo grandissimo, forse immeritato. Vorrei ricordarlo con un applauso di riconoscenza da parte di tutti noi".
A questo link è possibile scaricare il video con l'estratto della dichiarazione.
 

15 marzo - da MDQNext - Il progetto di formazione-intervento per i manager didattici per la qualità delle università italiane
Il saluto di MDQNext al Prof. Loris Borghi
Ci sono notizie che piombano pesanti fino a scuoterci. Così è stato per la morte tragica dell'ex Magnifico Rettore dell'Università degli Studi di Parma, prof. Loris Borghi. Lo avevamo conosciuto da vicino nel corso dell'avvio di MDQNext e, assieme a tutto lo staff - prima fra tutte la dott.ssa Ablondi - ci aveva colpito per l'energia positiva e per la grande disponibilità.
Si era difeso in una lettera dura, ma garbata, contro due accuse gravi, che evidentemente lo hanno provato al punto estremo. Noi lo ricorderemo sempre come un Signore distinto, intelligente e affabile. A tutti gli amici e colleghi di Parma giunga il nostro abbraccio per una perdita tanto grave quanto tragica. Ora, che riposi in pace.
Lo Staff

15 marzo - da universitari reclusi negli Istituti penitenziari di Parma
Carcere di Parma, 15 marzo 2018 - Oggi, durante l’incontro tra universitari liberi e reclusi (i laboratori di scrittura autobiografica sulla diseguaglianza sociale tenuti dalla profssa Pellegrino con studenti del nostro ateneo e detenuti, ndr) ci siamo raccolti in un minuto di silenzio. Troppo ravvicinata e inattesa la tragica scomparsa del prof. Loris Borghi, già Rettore dell’Università di Parma, oltre che grande persona. Chi ha avuto l’onore di conoscerlo, lo ha definito un uomo del cambiamento, che ha scommesso sui giovani per dare possibilità a tutti. E anche che “ha sbagliato”. Quando noi gli abbiamo presentato un progetto per migliorare le condizioni di chi studia in carcere, con vera partecipazione l’ha fatto suo. Il primo progetto di un polo carcerario porta soprattutto il suo nome. Un’altra delle tante buone iniziative compiute e poco note. Per Loris Borghi il reinserimento sociale dei condannati non era un astratto enunciato giuridico, ma uno spazio nel quale l’Università si riappropria della sua dimensione solidale e del suo ruolo politico-culturale. Generoso e altruista. Questo è il patrimonio di umanità che ci ha lasciato. Come il buon Samaritano che aiuta senza chiedersi chi sta alzando da terra.
Ci uniamo ora alle parole del nuovo Rettore, Paolo Andrei, che ha invitato tutti a riflettere e interrogarsi su una tale e inumana tragedia e sul vuoto che lascia in ognuno di noi. Per tornare solo ad essere un poco più umani con coloro che incrociamo ogni giorno sul nostro cammino.
Le nostre più sentite condoglianze vanno alla sua famiglia e alle persone che lo hanno amato.
Grazie di tutto Rettore Borghi, dei suoi insegnamenti, della sua storia, non la dimenticheremo.
Gli universitari reclusi, Casa di reclusione di Parma
Claudio Conte, Antonio di Girgenti, Giovanni Mafrica, Aurelio Cavallo, Antonio Sorrento, Giovanni M. Avarello

16 marzo – da Patrice Merlin Simeu, ex Rappresentante degli studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia
Grazie infinitamente,
Noi studenti abbiamo perso un modello, un grande maestro e un uomo eccezionale. Ho ancora in mente il suo discorso di benvenuto e neanche una parola mi sfugge, talmente la sua impronta mi è rimasta targata nella mente. Riconosco lui in questo vostro messaggio e sono così felice di leggerlo.
Rimarrà per sempre il mio grande modello e non smetterò mai di raccontarlo ancora e ancora.
Patrice Merlin Simeu,
ex Rappresentante degli studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia

16 marzo - da Valter Mainetti, Presidente e Amministratore delegato di Sorgente Group
Carissimi,
il ricordo del Prof. Loris Borghi è per me inevitabilmente congiunto ad una delle mie esperienze emotive più profonde: il conferimento del titolo di Professore ad honorem che lui e l’Università di Parma vollero concedermi il 16 dicembre 2016, dopo dieci anni di insegnamento a contratto. Quando ho appreso della tragica notizia, è riaffiorata nella mia mente l’immagine di quella persona così distinta e seria, che riusciva ad incarnare, con orgoglio ed umiltà, sapienza e cultura, beni puri ed intoccabili.
La sua laudatio nei miei riguardi fu piena di sentimento, nella volontà di riconoscere che la trasmissione di un’esperienza imprenditoriale sia da considerarsi un valido strumento di conoscenza per gli studenti di un Ateneo. 
Nei suoi riguardi ho sempre nutrito rispetto, misto a grande ammirazione, perché il Prof. Borghi ha fatto della sua carriera universitaria e della sua vita professionale la ragione dell’esistenza: dedicandosi ai malati prima e agli studenti dopo con dedizione, intelligenza e rispetto delle Istituzioni: ritengo che soprattutto grazie al suo illuminante rettorato l’Università di Parma abbia raggiunto un’altissima qualità formativa a livello italiano ed europeo.
I suoi lungimiranti insegnamenti ed il suo grande esempio resteranno presenti nelle nostre menti, insieme alla riflessione che il nostro operato, per essere umano fino in fondo, non deve mai trascurare il sentimento della solidarietà e della fratellanza. 
Valter Mainetti
Cavalieri del Lavoro

16 marzo - da Rinaldo Lampugnani, Presidente dell'Associazione Alumni e Amici dell'Università di Parma
Loris Borghi, già Rettore dell'Università di Parma, è stato il fondatore ed il primo presidente dell'Associazione Alumni e Amici dell’Università di Parma e rimane per tutti noi la vera anima di questo progetto che, nato nel 2016, oggi esprime già più di 200 soci.
Loris Borghi credeva in una forte unione fra gli alunni, la città ed il mondo accademico nazionale ed internazionale nelle sue diversità, ricchezza di pensieri ed azioni per il mondo del lavoro e della ricerca finalizzato ai giovani laureati. 
L'averci lasciato prematuramente rinforza la nostra volontà di continuare a promuovere le sue idee, con la stima di tutto il Consiglio Direttivo e con l'affetto di ogni amico che lo conobbe.
Prof. Rinaldo Lampugnani
Presidente dell’Associazione Alumni e Amici dell’Università di Parma

16 marzo - dal Grupo Coimbra de Universidades Brasileiras
Brasilia, March 16, 2018 - Letter of Condolence
It is with great regret that the Coimbra Group of Brazilian Universities (GCUB) learns of the death of Mr. Loris Borghi, former President of Università degli Studi di Parma.
The President of GCUB, the Executive Board and the associated institutions will always be extremely grateful for the warm welcome received from the Rector Loris Borghi during the VIII International Seminar, IX General Assembly of the GCUB and First Brazil-Italy Rector's Meeting, which occurred in Parma, Italy, in October 2016. The event closing ceremony will remain in our hearts and minds, especially when the President Borghi, in a caring and kind manner, made the closing speech, wishing that Brazil and Italy could get closer through their Education Institutions. We will be forever grateful to Mr. Borghi and the Università degli Studi di Parma.
On behalf of the Universities Officers and Deans associated with GCUB, I would like to offer, very respectfully, my condolences and express my sincere sympathy to the family of the Magnificent President Loris Borghi and the entire academic community from Università degli Studi di Parma.
Professor Rossana Valéria De Souza E Silva
Executive Director
Coimbra Group of Brazilian Universities

17 marzo - dai Rappresentanti degli Studenti e da Presidente e Vicepresidente CdLM in Medicina e Chirurgia, dai Rappresentanti SISM Parma
“Abbiamo una grande missione nei confronti degli Studenti, affinché siano cittadini responsabili e sensibili, oltre che futuri professionisti”. “Il miglior Docente è colui che usa mente e cuore con i propri Studenti”. (Loris Borghi, 24 marzo e 15 giugno, 2016).
Ci è servito tempo per renderci conto che quanto veniva comunicato era accaduto veramente; a quel punto, il silenzio, seguito dal desiderio di riunirci, condividere ricordi, riflessioni, emozioni, in ordine sparso, ma anche tante domande … non su questioni superficiali, etichette, pregiudizi, informazioni private del loro contesto, ma domande profonde.
A voci unite, esterniamo il nostro dolore per la perdita del Professor Borghi, per noi modello di valore: medico empatico e generoso, docente e mentore appassionato, guida ispirata e inclusiva. Guardiamo alla sua vita come una testimonianza di grande impegno e concretezza, spirito di iniziativa, capacità di ascolto, speranza nei momenti difficili, sostegno, fiducia, integrazione.
Cosa ha portato un uomo instancabile, determinato, tenace, combattivo, ad arrendersi, a volgere lo sguardo nel vuoto, fino al gesto estremo? Ognuno darà la sua risposta.
I contenuti della nostra risposta ci evocano un senso di responsabilità collettiva, per non aver saputo colmare la sensazione di abbandono che lo ha pervaso. Allo stesso tempo, pur nello sconforto, vogliamo vedere possibili risvolti positivi, ovvero una forte sveglia che ci scrolla dal torpore, che ci fornisce l’ennesima occasione di dibattito costruttivo e di crescita, una (e ultima) “lezione” del Professore.
Desideriamo salutarlo con immutata stima, profonda gratitudine e con il proposito di rinnovare il nostro impegno per rendere il Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia di Parma, e la nostra Università in generale, un luogo di eccellenza, umanità, empatia, inclusione, benessere, come era nella Sua visione.
Ai Famigliari, ai Colleghi e Personale della Struttura complessa di Medicina Interna e Lungodegenza Critica, da Lui fondata e diretta, giunga il nostro cordoglio ed abbraccio affettuoso.
Rappresentanti degli Studenti nel CdLM in Medicina e Chirurgia @UniPR
Rappresentanti del Segretariato Italiano Studenti in Medicina (SISM) - Parma
Presidente e Vicepresidente del CdLM in Medicina e Chirurgia @UniPR

19 marzo - da Gino Gandolfi, Presidente Fondazione Cariparma
La tragica e improvvisa scomparsa del prof. Loris Borghi mi ha addolorato e turbato profondamente. Negli anni in cui ho avuto il privilegio di lavorare al suo fianco, nelle vesti di Pro Rettore, ho avuto la possibilità di comprendere la sua vera natura. Era una persona onesta, buona, generosa e sensibile. Lavoratore instancabile e sempre pronto a farsi carico dei problemi altrui senza mai risparmiarsi. Ogni giorno, festività comprese, il suo pensiero era sempre rivolto all’Università e ai nostri studenti. Ha amato profondamente la nostra Università più della sua stessa vita. Le sue ferme e irrevocabili dimissioni da Magnifico Rettore lo hanno testimoniato. L’incarico di Rettore ha rappresentato solo una parte della sua vita professionale. Ha anche assolto al ruolo di medico con profonda umanità, vocazione e dedizione nei confronti dei suoi pazienti e dei suoi tanti, ottimi allievi e colleghi. In tanti lo possiamo testimoniare. Purtroppo perdo un Amico ma i suoi insegnamenti mi accompagneranno sempre. Non dimenticherò mai la passione, l’abnegazione e l’impegno profusi nel solo e unico interesse del nostro Ateneo e dell’intera comunità di Parma. In me e nelle tante persone che lo hanno conosciuto veramente rimarrà il ricordo indelebile di un uomo di grande integrità e spessore morale.
Gino Gandolfi
Presidente di Fondazione CariParma e Prof. Ordinario presso il Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Parma

19 marzo - da Alessio Malcevschi, docente del Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale
Addio Loris,
mi mancherai ma mi mancheranno ancora di più la tua energia, la tua umanità, il tuo desiderio di cambiare in meglio la nostra Università e non solo.  Se c’è una lezione che mi hai insegnato è quella che per migliorare le cose non si può mai essere  indifferenti, occorre anche esporsi e tu l’hai fatto. Chi vive veramente non può essere che così e tu hai vissuto fino alla fine. Mi ripetevi che l’indifferenza è resa, non è vita, perciò non sopportavi  gli indifferenti. Te ne sei andato e ci hai lasciati soli ma non indifferenti.  Le tue parole le conserverò  come uno dei messaggi più preziosi  da passare agli studenti e non solo. Un abbraccio per sempre.
Alessio Malcevschi

20 marzo - da Isabella Mozzoni, Maria Cristina Ossiprandi, Sara Rainieri, Francesca Zanella, docenti dell'Università di Parma
Caro Loris,
mai avremmo pensato di salutarti in questo modo oggi, mai avremmo pensato di piangere pensando a te. La nostra stima e la nostra amicizia non sono mai venute meno in questi anni tanto positivi e tanto ricchi di soddisfazioni, quanto a volte un po’ burrascosi.
L’entusiasmo e la passione con cui hai lavorato in tutta la tua carriera ed in particolare negli anni in cui sei stato alla guida dell’Ateneo sono servite da stimolo per tutti noi. La tua dedizione, unita ad una estrema sensibilità nel comprendere le persone, ci ha reso migliori e soprattutto ci ha reso consapevoli di un modo di vivere l’Università che mai avevamo sperimentato e che non smetteremo mai di mettere in pratica.
Sicure di poterti riabbracciare, ti salutiamo con affetto e immutata stima
Isabella, Francesca, Maria Cristina e Sara

21 marzo - dalla studentessa Lorella Camino 
Ho aspettato qualche giorno per unirmi agli innumerevoli messaggi di cordoglio, per fare chiarezza tra i miei pensieri, elaborare il lutto, “purificare” la rabbia e distillare tutte le emozioni evocate dai ricordi. A volte il silenzio vale più di mille parole, soprattutto in situazioni come questa, in cui la persona con cui vorresti parlare è l’unica che non può sentire. Io credo che di Loris Borghi sia ormai stato detto tutto, da chi lo conosceva, chi non lo conosceva, chi ne ha sentito parlare, da chi gli ha guardato le spalle e anche da chi gliele ha voltate.
Sono stata una sua studentessa, una Rappresentante degli Studenti, il suo punto di riferimento tra la compagine dell’Associazionismo Studentesco durante la sua campagna elettorale alla carica di Rettore, una sua fedele sostenitrice, una collaboratrice, un’amica.
Io ho scelto non parlare DI lui questa volta, ma è CON lui che voglio immaginare di parlare, come una volta, ancora una volta…un’ultima volta.

…in quello studio in fondo al corridoio del secondo piano del Padiglione Barbieri, tra mille volumi di medicina, cartelle cliniche ed enormi raccoglitori ordinati per anno, dipartimento e settore scientifico-disciplinare…un posacenere pieno di cicche di sigaretta spente, la finestra socchiusa e una giacca color pastello sull’appendiabiti…
Lorella(L): Salve Prof., scusi il ritardo, come va?
Prof. Loris Borghi(B): Ciao Lorella! Vieni, accomodati…ma dimmi di te, come stai? Che stai combinando?
L: …insomma Prof., ad essere sincera non sto molto bene…sono successe tante cose in questi ultimi mesi, ho sempre chiari i miei obiettivi, ma è come se avessi perso la strada per raggiungerli, mi sento fuori posto e fuori tempo, mi guardo allo specchio e faccio fatica a riconoscermi e a riconoscerci… tutto quello che vedo attorno a me è così lontano da come lo avevamo immaginato io e lei… è come se alle persone non importasse nulla di costruire, ma solo di avere dei risultati. Capisce il controsenso? Come si può ottenere qualcosa senza investire un po' del proprio tempo, senza progettare, senza chiedere, senza collaborare, senza avanzare proposte, senza elaborare, senza prendere in considerazione i fisiologici errori di un comune processo evolutivo? Io mi sento sconfitta Prof, perché tutto quello per cui abbiamo lavorato, tutti i risultati, i progetti, i sogni, gli ideali, sembrano essere stati seppelliti dalla più amara delle complicanze: l’indifferenza. Sembra che gli studenti, i professori, la gente di questa città abbiano dimenticato com’era, e cosa ben peggiore, abbiano perso la visione di un futuro in cui vale la pena essere migliori.
…lui si accende una sigaretta, mi sorride…
B: cara Lorella, tu mi ricordi tanto me quando avevo la tua età. Capisco come ti senti, ma vedi, è una questione di punti di vista…è sempre solo una questione di punti di vista, nel senso che le persone vedono solo quello che vogliono vedere, quello che gli conviene, in parole semplici. Quello che abbiamo costruito c’è, esiste, anche se qualcuno si volta da un’altra parte pur di non riconoscerlo. Quelli come me e come te, sono costitutivamente ed istintivamente portati a vivere in prima linea, ad esporsi, ad osare, a sbagliare… ma la parola “errore” non è sinonimo di “colpa”, ricordatelo bene questo. Quando ho deciso di intraprendere questa strada non pensavo al successo, alla popolarità …io lo sapevo che ogni cambiamento richiede degli ostacoli, delle rinunce, dei sacrifici. Ogni innovazione ha un prezzo, cara Lorella, è la spinta evolutiva del progresso a farci vacillare, a volte cadere…ma è la fiducia nel valore di tutto questo a farci rialzare, a convincerci a riprovare. C’è sempre un modo per essere diversi e sai qual è? Fare la differenza.
…la sigaretta si è spenta…l’odore di fumo e cenere colora i ricordi. Il ricordo di un uomo dalla giacca color pastello, le mani grandi e la risposta sempre pronta.
L: Grazie DI TUTTO Prof, adesso vado a studiare, lei si riguardi mi raccomando. Buona giornata.

È così che voglio ricordare il Professor Loris Borghi, in una giornata qualunque, in una chiacchierata che non c’è mai stata, ma che avrei tanto voluto che ci fosse. Nelle parole che avrei voluto mi dicesse e che in parte mi aveva detto nelle tante occasioni in cui ho avuto il piacere e l’onore di avere a che fare con lui e con i suoi collaboratori. Ad essere del tutto sincera è proprio a loro che dedico questa lettera, perché le parole, in fin dei conti, sono rivolte a chi può ascoltarle o leggerle. A tutti coloro che, come me, hanno affiancato il Prof. Borghi nella sua vita e nella carriera voglio dire GRAZIE per aver fatto la differenza.
Lorella Camino

21 marzo - da Carla Sfamurri, Responsabile UO Programmazione, Organi e Affari Istituzionali
Per lui il “Caro” non era una forma di semplice cortesia o un modo di rivolgersi per forza dell’abitudine.
Quando mi sono sentita, da subito, chiamare “Cara Carla”, ho sentito la ferma volontà di accogliermi nel Suo progetto, dandomi fiducia sul fatto che, anch’io, avrei potuto fare la mia parte.
Nel Suo “caro” innumerevoli sono stati i messaggi da cogliere: il tuo lavoro è prezioso, ti ringrazio, guardiamo lontano, non ti scoraggiare, è difficile ma siamo un gruppo, lavoriamo insieme, soffriamo insieme…
Gli ho sempre detto che mi consideravo una privilegiata: una certa vicinanza mi ha senz’altro favorito nel sentirmi parte di un progetto, nel rinnovare costantemente il mio senso di appartenenza ad una davvero Grande Istituzione, con delle potenzialità che superano la nostra immaginazione.
Nel Suo ricordo è questo che ora siamo chiamati a fare: sviluppare queste potenzialità, che sono la scienza per cui dobbiamo essere onorati di lavorare, e sempre e comunque la coscienza, che deve muovere le nostre azioni, dalle più semplici alle più coraggiose.
Carla Sfamurri – dipendente tecnico amministrativo dell’Ateneo

21 marzo - da Emilia Caronna, Delegata del Rettore per fasce deboli, studenti con disabilità e con disturbi specifici di apprendimento
…passione, entusiasmo, positività  niente muri di gomma: “Loris,(era Preside di Medicina) devo risolvere un grande problema di una studentessa”-  “tu cosa faresti?” - e io: farei così e cosà…senza troppe parole, in una visione comune verso la sofferenza…”vai avanti va bene condivido”…oggi è laureata e rinata alla vita…”Loris, è venuta da me una Zia di Francesco Canali…cosa possiamo fare per lui?” …”gli diamo un attestato di merito in Scienze motorie” tutti d’accordo…durante una commissione di laurea…un’aula piena di amici e anche c’erano gli spingitori della Maratona fatta da Francesco, persino il vescovo…gioia al cospetto di una gravissima patologia…il sorriso di Francesco ci ha ripagato…le parole di Loris e le mie su un albero pieno di foglie…tutte uguali ma tutte diverse, fanno una chioma… e poi mi ha voluto incontrare prima della sua elezione…siamo andati un pomeriggio Guido e io  e…”ti ridò la delega”…” io perplessa “ sono vecchietta…” ma gratificata: “ti do un anno?” “ cosa c’entra l’età mi ha detto siamo giovani dentro e conta questo” …che poi per tanti motivi sono diventati 6… a volte bastava in staff una lunga occhiata silenziosa per capirci, per condividere…cosa ci univa? l’ umiltà davanti a chi ha una vita difficile, escluso dal mondo, ma con il nostro sapere, la nostra umanità, la tutela, mille percorsi per una integrazione nel mondo accademico…ogni ragazz* che è arrivato * alla laurea, un nostro orgoglio…la vita si è fatta difficile anche per te, non avendo più tu alcun potere ti hanno voltato le spalle, Loris, e anche se angosciata, sconsolata, non ho diritto di giudicare nessuno, tanto meno chi si è battuto per anni per cambiare un sistema…dal letame nascono i fiori...
Emilia Caronna

21 marzo - da Patti Smith
Dear Friends
I send you all my love and prayers from afar.  And would like to offer my most cherished memory of our dear Rector. The souvenir of his smile, and all the warmth, intelligence, and compassion it conveyed.
Last spring, when I received my doctorate in Parma, he guided me through the process with patience and humor.  He treated me as a friend, his bright eyes greeting mine, his hand extended.  In preparation for the ceremony he instilled within me his own confidence and humility.
I write these words not to wipe away tears, but to eclipse them with the memory of his radiance, in hopes that in reliving his warmth, his smile, it will help
all assembled to smile as well.
Patti Smith

22 marzo - dal prof. Marco Baldassari, Direttore scientifico della Fondazione Collegio Europeo di Parma, e altri colleghi
Queste brevi righe per esprimere la nostra riconoscenza e stima al compianto prof. Loris Borghi, che abbiamo avuto modo di conoscere purtroppo solo negli ultimi anni della sua vita, durante il suo breve periodo di Rettorato. Nello scambio di incontri che abbiamo avuto con lui, si è sempre dimostrato una persona estremamente aperta, incoraggiante, con grande capacità di ascolto. Aveva il pregio di saper coinvolgere le persone, di motivarle e farle sentire parte di un progetto comune, superando logiche personalistiche. Soprattutto nutriva grande fiducia nelle persone più giovani e nei confronti di chi, per svariati motivi, non aveva ancora avuto la chance di poter dare il proprio contributo in modo attivo, di poter dimostrare di valere. Questa categoria di persone, in particolare, ha saputo trovare in lui un riscatto e una voglia di cambiamento di cui questa Università e, soprattutto questa città, hanno ancora oggi estremamente bisogno.
Tanti sono stati i progetti sostenuti da Borghi, tra cui, quello che abbiamo vissuto in prima persona e di cui possiamo parlare con più cognizione di causa: il rilancio del Collegio europeo, considerato da lui come parte
di un ampio progetto di internazionalizzazione sia a favore dell’Ateneo che del territorio.
Per cui ci sembra sentito e doveroso lasciare una traccia e un ricordo delle valide iniziative realizzate grazie al suo impegno.
Marco Baldassari, Alessandro Benvenuti, Michela Chiari, Rosangela De Simone, Luisa Giorgetta, Alessandra Lorenzano, Monica Rabaglia

23 marzo - da Fabio Fornari (Direttore del Dipartimento di Medicina Interna e Gastroenterologia) e Luigi Cavanna (Direttore del Dipartimento di Oncologia – Ematologia), Ospedale “Guglielmo da Saliceto”, Piacenza
Il Prof. Loris Borghi: un grande medico, un uomo di scienza, ricco di umanità
La perdita improvvisa del Prof. Loris Borghi ha profondamente addolorato tutti coloro, come noi, che con Lui hanno condiviso ideali, impegno, amore per la medicina e per la ricerca scientifica. Professore Ordinario di Medicina Interna, Fondatore e Direttore di numerose Scuole di Specializzazione, autore di fondamentali ricerche scientifiche, ha raggiunto l’apice della carriera Accademica il 1.11.2013 quale Magnifico Rettore dell’Università di Parma. Lo ricordiamo soprattutto per il suo impegno e la sua lungimiranza nel consolidare in campo medico la profonda amicizia e collaborazione tra la Facoltà di Medicina dell’Università di Parma e l’Ospedale “G. da Saliceto” di Piacenza nell’intento di creare anche nella nostra città un Ospedale di insegnamento. Già il 9 aprile 2011 e, in occasione del Festival del Diritto, il 24 settembre 2011 nel salone di Palazzo Gotico, il Prof. Loris Borghi allora Preside della Facoltà di Medicina, iniziò ad esplicitare il suo progetto di “una Facoltà del Ducato” per un ospedale del futuro che dovrà essere un concentrato di tecnologia e di sapere. Il 21 dicembre dello stesso anno, presentando nell’Aula Magna dell’Ateneo Parmense il bilancio di missione delle Discipline Sanitarie (vedi Libertà del 22.12.2011) sottolinea ancora con forza il forte legame fra le due città in campo medico e nella formazione universitaria. I medici piacentini presenti all’evento dichiarano “Oggi vediamo concretizzarsi un sogno”. Il 2 ottobre 2015, nella suggestiva cornice del tendone di Bosco dei Santi, il patron Antonio Marchini e gli “Amici della Mietitrebbia “ gli assegnano il prestigioso riconoscimento “Cuore d’Oro Città di Piacenza “giunto alle sedicesima edizione. Libertà in data 3 ottobre riportando le parole del Prof. Borghi titola “Io medico per aiutare gli altri”. Ricordiamo alcune delle parti più significative e profetiche del suo discorso di ringraziamento. “Ho riconosciuto in chi ha voluto attribuirmi questo riconoscimento quella cultura contadina dell’onestà, del darsi da fare per la propria comunità che appartiene alla mia storia personale, alla cultura delle mie montagne, sui monti di Palanzano, dove sono nato. Sono convinto che le chiavi di ogni successo sono la passione, lo studio, il rigore e la ricerca. Dai pazienti ho imparato che la malattia è anche psichica e spirituale. Dai tanti miei giovani allievi ho imparato che il loro entusiasmo e vivacità sono davvero il motore inesauribile dell’umanità. ”Concludendo: “Dobbiamo assolutamente evitare che il medico contemporaneo si faccia confinare nel ruolo di puro tecnico”. Il 23.12 2014 in Rettorato a Parma viene firmata la Convenzione Università di Parma – Ospedale “G da Saliceto” di Piacenza che autorizza gli studenti del Corso di Laurea di Medicina di Parma a frequentare, per il loro tirocinio professionalizzante, i reparti del nosocomio piacentino. Ad oggi, oltre 200 studenti hanno utilizzato il nostro ospedale come “Ospedale di insegnamento“. Grazie Loris per la tua lungimiranza, per la tua disponibilità, per la tua “visione” sempre proiettata nel futuro. Grazie Loris per averci onorato della tua amicizia e aver valorizzato la sanità piacentina.
Fabio Fornari e Luigi Cavanna

25 marzo - da Monica Cocconi, Delegata del Rettore per Anticorruzione e Trasparenza
Degli anni di collaborazione ricordo il garbo e l’estremo rispetto, la gentilezza dei modi e delle parole e le espressioni di affetto. Interpretavi il mandato rettorale come una vocazione e una missione, in continuità con quella di docente e di medico e poterlo assolvere ti riempiva di orgoglio e di grande responsabilità.
Il tuo gesto estremo ci suggerisce che nessuno dovrebbe essere lasciato solo nel dolore e ci sospinge a divenire sempre più una comunità di persone, oltre che di saperi.
Ti penso già fra le braccia del Padre, insieme ai Beati, finalmente in Pace. La ricerca continua e gli interrogativi sulla fede, in realtà, ti collocavano già in quella dimensione. Coglierlo fino in fondo ti avrebbe donato quella serenità interiore che ti avrebbe preservato dallo sconforto.
Buon viaggio e che la terra ti sia lieve.
Monica Cocconi, docente dell'Università di Parma

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