Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma
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Da alcuni mesi compaiono sulla stampa locale, in particolare sulla Gazzetta di Parma, notizie riguardanti il concorso ospedaliero per la copertura della direzione dell’unità Operativa Complessa Chirurgia d’Urgenza dell’Ospedale Maggiore di Parma (Azienda Ospedaliero – Universitaria).

Dato che alcuni interventi di singoli e di associazioni sindacali, di cui l’ultimo sulla Gazzetta di Parma di oggi 19 novembre, parlano di una “interferenza dell’Università tesa a bloccare tale concorso per trasformare l’unità operativa complessa di Chirurgia d’Urgenza in un’unità operativa semplice per farla diventare universitaria”, ho ritenuto opportuno chiarire la posizione dell’Università.

Ricordo a tutti che l’Università è governata da sei organi statutari ben definiti dalla legge che sono: il Rettore, il Senato Accademico, il Consiglio di Amministrazione, il Collegio dei Revisori dei Conti, il Nucleo di Valutazione e il Direttore Generale.

Chiarisco subito che nessuno di tali organi si è mai occupato in nessun modo, né formale né informale, di tale concorso per la semplice ragione che esso non riguarda l’Università.

Trattasi infatti di un concorso per il primario di una struttura complessa a direzione ospedaliera che deve essere espletato dall’Azienda e da una commissione composta integralmente da personale ospedaliero e che quindi dev’essere espletato nella piena autonomia delle relative responsabilità.

L’Università, intesa nella sua componente di governo formale e sostanziale, non ha mai avanzato pretese su tale struttura né tantomeno ha messo in atto ipotetiche o subdole manovre per far fallire tale concorso a favore di chicchessia.

Chiarito tutto ciò, come Rettore e conoscitore delle vicende riguardanti il nostro ospedale, mi auguro che tale importante struttura, priva di una direzione nel pieno della propria funzione da circa 10 anni, possa trovare al più presto una adeguata soluzione con la presa di servizio di un professionista capace e meritevole.

Concludo invitando tutti ad un atteggiamento più responsabile quando trattasi di questioni delicate come quella di assicurare ai nostri concittadini e a tutti i pazienti un assetto qualificato delle strutture assistenziali del nostro Ospedale.

 

Il Rettore

Loris Borghi

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