Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma

La dott.ssa Irene Bassanetti, assegnista presso il Dipartimento di Chimica dell’Università di Parma, ha collaborato allo sviluppo di una innovativa ricerca, frutto del lavoro coordinato dalla prof.ssa Angiolina Comotti, del gruppo di Scienze dei Materiali dell'Università di Milano-Bicocca, i cui risultati sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista Nature Chemistry (IF=25,325).

La dott.ssa Bassanetti ha infatti conseguito la laurea magistrale in Chimica e il dottorato di ricerca in Scienze Chimiche presso l’Università degli Studi di Parma, e ha successivamente passato un anno come Post-Doc nei laboratori di Milano–Bicocca nel gruppo della prof.ssa Comotti e del prof. Sozzani.

Il nuovo materiale è stato battezzato AzoPORE (AZObenzene nanoPORous matErial) ed è costituito da cristalli con delle cavità di dimensioni nanometriche, che gli permettono di assorbire notevoli quantità di gas. La novità di AzoPORE è la sua sensibilità alla luce, dovuta alla struttura molecolare costituita da unità di azobenzene che si contraggono quando vengono opportunamente illuminate, provocando un rapido collasso della struttura cristallina porosa e il rilascio delle molecole di CO2 intrappolate nei pori.

AzoPORE è riutilizzabile, perché la porosità viene ripristinata scaldando (bastano pochi minuti a 100°C). Pertanto, illuminare AzoPORE è come strizzare una spugna intrisa d’acqua, con la differenza che AzoPORE assorbe preferenzialmente l’anidride carbonica, ovvero il principale responsabile del riscaldamento globale.

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