METODOLOGIA DELLA RICERCA APPLICATA ALLA PSICOPATOLOGIA
cod. 1005121

Anno accademico 2012/13
1° anno di corso - Primo semestre
Docente
Settore scientifico disciplinare
Psicologia clinica (M-PSI/08)
Field
A scelta dello studente
Tipologia attività formativa
A scelta dello studente
32 ore
di attività frontali
4 crediti
sede:
insegnamento
in - - -

Obiettivi formativi

Imparare a riconoscere e implementare diversi tipi di ricerca in ambito clinico e psicopatologico con particolare riferimento alle ricerche a soggetto singolo

Prerequisiti

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Contenuti dell'insegnamento

Ricerche sperimentali in psicopatologia.
Ricerche a soggetto singolo.
Ricerche in ambiente naturale e validità ecologica.
Ricerche sugli esiti.
Ricerche sui processi.

Programma esteso

A cosa serve, a uno psicologo clinico, conoscere la metodologia della ricerca in psicopatologia?
Il corso cercherà di rispondere a questa domanda attraverso una serie di discussioni che saranno svolte in aula.
Trovo un articolo che esalta le mirabolanti doti terapeutiche di una nuova tecnica per i soggetti autistici. Prima di decidere se usarla con i miei pazienti mi sarà utile saper valutare questo articolo da un punto di vista metodologico.
Ne trovo un altro dove una rigorosa ricerca di base mostra come la memoria di lavoro sia deficitaria nei bambini con disturbo specifico di apprendimento. Buone conoscenze metodologiche mi aiuteranno a valutare come potrei tradurre questa scoperta teorica in una pratica terapeutica efficace.Sto lavorando con un paziente con disturbo d’ansia. Che ricerca posso mettere in piedi, ovviamente a soggetto singolo, per vedere se quello che sto facendo è utile per lui? E se invece di lavorare da solo, con un solo paziente ansioso, cosa potrei fare si volessi provare a valutare l’efficacia generale del lavoro di tanti psicoterapeuti con tanti pazienti con disturbi della sfera emozionale?
Infine, forse la questione più importante di tutte. Sto cercando di aiutare un bambino con un disturbo di comportamento. Ma il mio piccolo paziente fa i suoi sintomi più gravi non nello studio, ma a casa e a scuola. Cosa succede se provo a far applicare semplici metodi di ricerca ai genitori e agli insegnanti? Come si modifica il punto di vista di una mamma o di una maestra quando è la mamma o la maestra stessa a valutare gli effetti di un intervento psicologico? E quali sono i vantaggi di queste modificazioni sul bambino in difficoltà?

Bibliografia

Celi F. e Fontana D. (2007). Formazione, ricerca e interventi psicoeducativi a scuola. Milano: McGraw-Hill (capitoli 1, 2, 4, 5, 6, 8, 10, 11).
Celi F. e Fontana D. (2003). Fare ricerca sperimentale a scuola. Trento: Erickson (solo per chi non può frequentare il corso: capitoli 1, 2, 3, 5, 6, 7, 9, 10, 11).
De Coro A. e Andreasi S. (2004) La ricerca empirica in psicoterapia. Roma: Carocci (solo per chi non può frequentare il corso).

Metodi didattici

Lezioni frontali.
Esercitazioni in itinare

Modalità verifica apprendimento

Esame scritto con risposte V/F

Altre informazioni

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