FILOSOFIA DELLE ARTI E DEI PROCESSI SIMBOLICI
cod. 1005323

Anno accademico 2013/14
1° anno di corso - Secondo semestre
Docente
Settore scientifico disciplinare
Estetica (M-FIL/04)
Field
Istituzioni di filosofia
Tipologia attività formativa
Caratterizzante
30 ore
di attività frontali
6 crediti
sede:
insegnamento
in - - -

Obiettivi formativi

Il corso si propone di far acquisire:
- Descrittore 1(conoscenza e capacità di comprensione): approfondite conoscenze su un tema classico della riflessione estetica; capacità di comprendere testi estetico-filosofici anche complessi, analizzando e discutendo le teorie in essi contenute; competenze analitiche e logico-argomentative rispetto al linguaggio artistico e ai rapporti che esso intrattiene con altri linguaggi e altre forme di sapere (filosofico e scientifico.
- Descrittore 2 (capacità di applicare conoscenza e comprensione): capacità di applicare le tecniche logico-argomentative a un caso concreto (la questione della metafora), valutandone la correttezza e il rigore logico; capacità di argomentare ed esporre per iscritto le proprie tesi, confrontandole con la bibliografia di riferimento.
- Descrittore 3 (autonomia di giudizio): capacità di integrare le conoscenze e di approcciare in modo critico concetti e teorie estetico-filosofiche; capacità di evincere dalla lettura di un testo la prospettiva teorica dell’autore; capacità di analizzare approfonditamente un problema estetico-filosofico, ricostruendo in modo autonomo le principali linee interpretative e la connessa bibliografia di riferimento.
- Descrittore 4 (capacità comunicative): capacità di comunicare in modo chiaro e rigoroso le proprie tesi, a interlocutori specialisti e non specialisti.
- Descrittore 5 (capacità di apprendimento): capacità di comprendere, analizzare e discutere nuove teorie estetico-filosofiche, anche in un orizzonte interdisciplinare.

Prerequisiti

- - -

Contenuti dell'insegnamento

Titolo del corso: "Metafora, significato, referenza”

Il corso si incentrerà sulla metafora, cioè su un tema classico dell’estetica che è divenuto, negli ultimi decenni, un tema di più ampia discussione. La metafora non verrà intesa come un semplice artificio poetico-retorico, bensì come un dispositivo semantico in grado di far interagire diversi domini concettuali, di riorganizzare categorie e conoscenze.
La prima parte del corso avrà per oggetto l’interaction view di Max Black, che tanto influsso ha avuto sugli studi successivi (sia in filosofia che nell’area delle scienze cognitive), affermando il valore conoscitivo della metafora e la sua vicinanza ai modelli teorici della scienza. Per contestualizzare tale teoria, si analizzerà in via preliminare la concezione del significato che Black elabora in polemica con le posizioni di Russell e del primo Wittgenstein. La seconda parte del corso avrà per oggetto la concezione della metafora sviluppata da Nelson Goodman nei Linguaggi dell’arte, cioè nel quadro di un costruttivismo filosofico che critica l’idea di conoscenza come descrizione univoca e oggettiva del mondo. Infine, verranno esaminate alcune questioni poste da Paul Ricœur nella Metafora viva: perché la funzione conoscitiva della metafora emerge soltanto quando si passa da una teoria della “metafora-parola” a una teoria della “metafora-enunciato”? Che legami esistono tra la funzione conoscitiva della metafora e la sua capacità di produrre un’innovazione semantica? E che legami esistono tra l’innovazione semantica prodotta da una metafora “viva” e il tipo di referenza ascrivibile al linguaggio poetico-artistico?
La discussione intorno alla metafora permetterà dunque di riflettere sia sulle peculiarità del linguaggio artistico, sia sulle relazioni che esso può intrattenere con altri linguaggi e altre forme di razionalità.

Programma esteso

- - -

Bibliografia

-M. Black, Modelli archetipi metafore, Pratiche, Parma, 1983 o 1992 o qualunque altra edizione, eventualmente anche in lingua inglese (solo i seguenti 3 capitoli: “Metafora”; “Modelli e archetipi”; “Ancora sulla metafora”).
-M. Black, The Nature of Mathematics: A Critical Survey, Routledge and Kegan Paul, London, 1965 o qualunque altra edizione (solo le pp. 1-40, 76-84, 129-134: le fotocopie saranno disponibili presso la Biblioteca Interdipartimentale di Reggio Emilia).
-N. Goodman, I linguaggi dell’arte, Il Saggiatore, Milano, 1998 o qualunque altra edizione, eventualmente anche in lingua inglese (solo i primi due capitoli: “Rifare la realtà”; “Il suono delle immagini”).
-P. Ricœur, La metafora viva, Jaca Book, Milano 2010 o qualunque altra edizione, eventualmente anche in lingua francese (solo i seguenti capitoli o “studi”: 3, 7 e 8).
Inoltre, un testo a scelta fra i seguenti:
-M. Black et alii, Capire Wittgenstein, a cura di M. Andronico, D. Marconi, C. Penco, Marietti, Genova, 1988.
-Nelson Goodman, Vedere e costruire il mondo, Roma-Bari, Laterza, 2008.
-E. Franzini e M. La Matina (a cura di), Nelson Goodman, la filosofia e i linguaggi, Quodlibet, Macerata, 2007.
-S. Chiodo, Visione o costruzione: Nelson Goodman e la filosofia analitica contemporanea, Led, Milano, 2006.
-L. Marchetti, Arte ed estetica in Nelson Goodman, Aesthetica Preprint, Palermo, 2006.
-R. Messori, Poetiche del sensibile. Le parole e i fenomeni tra esperienza estetica e figurazione, Quodlibet, Macerata, 2013.
-A. Martinengo, Il pensiero incompiuto: ermeneutica, ragione, ricostruzione in Paul Ricœur, Aliberti, Firenze, 2008.
-J. Derrida, “La mitologia bianca”, in Margini – della filosofia, Einaudi, Torino 1997, pp. 275-349, e Id., “Il ritrarsi della metafora”, in Psyché. Invenzioni dell’altro, vol. 1, Jaca Book, Milano, 2008, pp. 67-102.
-Jean-Luc Amalric, Ricoeur, Derrida : L’enjeu de la métaphore, Puf, Paris, 2006.
-Gert-Jan van der Heiden, The Truth (and Untruth) of Language: Heidegger, Ricoeur and Derrida on Disclosure and Displacement, Duquesne University Press, 2010.
-M. Salvioli, Il Tempo e le Parole. Ricoeur e Derrida a “margine” della fenomenologia, ESD, Bologna 2006.
-P.A. Rovatti, Guardare ascoltando: filosofia e metafora, Bompiani, Milano, 2003.

Metodi didattici

Durante le lezioni verranno analizzate, discusse e confrontate fra di loro le teorie della metafora di Max Black, Nelson Goodman e Paul Ricoeur. Il corso sarà affiancato da seminari di approfondimento, nei quali si darà particolare rilievo all’analisi dei testi, sollecitando gli studenti ad estrapolare, discutere e ricostruire criticamente le teorie in essi presenti. Sono inoltre previste esercitazioni individuali, sotto forma di relazioni scritte, nelle quali lo studente potrà applicare le conoscenze e le competenze apprese, sviluppando al contempo autonomia di giudizio e capacità di comunicare in modo chiaro e rigoroso le proprie tesi.

Modalità verifica apprendimento

• Modalità della verifica finale: una relazione scritta su un tema concordato con il docente, più un colloquio orale. Ognuna delle due prove sarà valutata in trentesimi; il voto finale sarà costituito dalla media tra i due voti. L’esame si considera superato se la media tra i due voti raggiunge almeno i 18/30.

• Il colloquio orale, tramite domande aperte sui temi e i testi affrontati nel corso, permetterà di verificare l’acquisizione sia delle conoscenze e delle capacità di comprensione, sia delle competenze analitiche e logico argomentative. La relazione scritta permetterà di verificare la capacità di applicare conoscenze e tecniche logico-argomentative a un caso concreto, e di comunicare le proprie tesi in modo chiaro e rigoroso; essa consentirà altresì di verificare la capacità di esporre criticamente concetti e teorie, anche rintracciando autonomamente la bibliografia più pertinente in rapporto a un dato problema.

- FASCE DI PUNTEGGIO:

OTTIMO: 28-30;

DISTINTO: 25-27;

BUONO: 22-24;

SUFFICIENTE: 18-21; INSUFFICIENTE: da 0 a 17.

Altre informazioni

- - -