COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA III
cod. 1003882

Anno accademico 2015/16
3° anno di corso - Secondo semestre
Docente
Settore scientifico disciplinare
Prova finale per settore senza discipline (PROFIN_S)
Field
Per la prova finale
Tipologia attività formativa
Lingua/Prova Finale
70 ore
di attività frontali
7 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in - - -

Obiettivi formativi

La terza esperienza progettuale all’interno del percorso formativo dello studente-architetto (esperienza fortemente consigliata per chi intendesse intraprendere un percorso di laurea magistrale in progettazione architettonica) si pone l’obiettivo di indagare gli aspetti funzionali, formali e figurativi dell’architettura in rapporto al contesto in cui è inserita. Architettura e città costituiscono il binomio secondo il quale la componente ideativa e prefigurativa al massimo grado di libertà acquisisce fondamento e definizione formale consapevole.

Prerequisiti

Trattandosi di un laboratorio di progettazione del terzo anno sono prerequisiti indispensabili la conoscenza della storia e della critica dell’architettura (soprattutto contemporanea) e gli strumenti applicabili nella progettazione architettonica.

Contenuti dell'insegnamento

Contenuto del corso è la progettazione architettonica nella sua declinazione compositiva.

Programma esteso

Tema del corso di composizione architettonica e urbana si inquadrerà in quello più vasto dell’architettura della scuola e verterà in particolare sul progetto della scuola materna contestualizzato all’interno del Campus universitario di Parma.
Vi è più di una ragione per pensare che all’interno del Campus universitario debba necessariamente trovare localizzazione una scuola materna: la prima è che è possibile interpretare il Campus come una grande fabbrica del sapere in cui gli addetti-operai (i docenti, i ricercatori, il personale tecnico amministrativo, ma anche gli studenti) sempre più necessitano di una struttura scolastica aziendale destinata alla prima infanzia.
Secondariamente, il Campus si è storicamente caratterizzato come luogo della formazione scolastica universitaria prima, primaria e secondaria superiore poi con il progetto della Scuola Europea annessa. La scuola materna costituirebbe, quindi un completamento auspicabile.
Terza ragione è che il Campus come quartiere urbano modello ecosostenibile, secondo l’accezione del Progetto MasterCampus, quindi con anche una quota di residenzialità interna aperta a famiglie richiederebbe tra gli altri servizi aggiuntivi quello di una scuola per l’infanzia.
Seguirà un programma dettagliato delle fasi di progetto definite nei diversi periodi di lezione

Bibliografia

AA.VV., L'architettura italiana oggi. Racconto di una generazione, a cura di G. Ciucci, Laterza, Bari 1988;
AA.VV., (a cura di M. Montuori), 10 Maestri dell’architettura italiana. Lezioni di progettazione, Electa, Milano 1988;
Manfredo Tafuri, Storia dell’architettura italiana 1944-1985, Einaudi, Torino 1985
Indicazioni bibliografiche mirate rispetto agli indirizzi specifici del progetto verranno date caso per caso.

Metodi didattici

L’idea della città per parti (Aymonino), della città come (unica) architettura (Rossi), insieme all’idea di tipologia come invariante della morfologia, (Canella) costituiscono il fondamento teorico-metodologico che imprime al laboratorio un continuo scambio dialettico-critico tra città e progetto, parte e tutto, architettura e città.
Operativamente l’applicazione compositivo-progettuale, sarà svolta in parallelo alla presentazione di una casistica generale al tema prescelto, riguardante lo sviluppo progettuale di temi complessi in ambito nazionale ed internazionale.
E’ previsto nel progetto un approfondimento delle interrelazioni spaziali, strutturali, tecnologico-costruttive.
Lo studente per l’elaborazione del progetto dovrà avvalersi di tecniche avanzate di rappresentazione tridimensionale virtuali o materiali (plastici).
L'attività didattica è organizzata nel laboratorio inteso come luogo dell'operare singolare e collettivo in cui si progetta, secondo una metodologia di scambio dialettico tra docente e discente. Il gruppo è l'unità operativa con il quale affrontare il tema.
La fase analitica generale e di sviluppo del sistema relazionale generale sarà sviluppata secondo modalità collettive.
Sono previsti momenti di discussione e verifica intermedia collettiva svolti in forma seminariale.
L’esame finale è previsto nella sessione di luglio e sarà svolto in forma seminariale unitamente agli altri laboratori del coordinamento didattico.

Modalità verifica apprendimento

La verifica dell’apprendimento avverrà in forma seminariale da un collegio docenti di progettazione architettonica del coordinamento didattico attraverso l’esame e la discussione collettiva del progetto

Altre informazioni

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