STRUMENTI GIURIDICI DI SOSTEGNO ALLA PERSONA
cod. 1003108

Anno accademico 2014/15
1° anno di corso - Primo semestre
Docente
Settore scientifico disciplinare
Diritto privato (IUS/01)
Field
Discipline politiche, economiche e giuridiche
Tipologia attività formativa
Caratterizzante
30 ore
di attività frontali
6 crediti
sede:
insegnamento
in - - -

Obiettivi formativi

Lo studente, attraverso l'apprendimento degli Strumenti giuridici della persona, viene a conoscere le problematiche relative ai soggetti deboli fruitori dei Servizi sociali e gli strumenti approntati dall'ordinamento giuridico per tutelare tali soggetti. Da evidenziare l'organizzazione e i procedimenti con cui si effettua tale sostegno oltre all'apporto fornito al giudice dagli operatori sociali. Questi professionisti infatti rendono attuabile l'operato dei magistrati. Bisogna quindi metterli nelle condizioni di svolgere questo compito così delicato e rilevante per una società che si vuole definire civile.

Prerequisiti

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Contenuti dell'insegnamento

Cenni generali sull'ordinamento giuridico, le fonti, la struttura statale con particolare riguardo ai poteri (legislativo, esecutivo e giudiziario). Le linee guida sul diritto di famiglia, soprattutto in relazione alla filiazione come condizione unitaria, così come novellata dalla legge delega n. 219/2012 e dal d.lgs. n. 154/2013.

A sostegno giuridico delle persone con fragilità saranno presi in esame:

I diritti minorili tra autonomia e protezione all’interno della famiglia (anche in crisi), e nella società; la tutela del minore straniero; la giustizia minorile come garante della tutela.

Le forme di protezione per la donna nella famiglia e nei rapporti di convivenza; le tutele successive alla crisi della coppia: mantenimento, assegnazione della casa coniugale; il diritto di eguaglianza e il diritto alla differenza nel godimento dei diritti umani; le convenzioni internazionali sulla eliminazione della discriminazione anche in campo lavorativo.

Per l’anziano l’amministrazione di sostegno e le altre forme di tutela (interdizione e inabilitazione); i sistemi pensionistici (cenni); le forme di previdenza del terzo pilastro: "long-term care", i prestiti ipotecari vitalizi; le forme di tutela patrimoniale: le rendite vitalizie ex art. 1872 ss. c.c., i vitalizi atipici, i “trust” di protezione e le vendite immobiliari con riserva di usufrutto.

La tutela del paziente nei riguardi del medico nel caso di mancato consenso informato e in quello di dissenso (Testimoni di Geova, Welby, Englaro); l’amministratore di sostegno “ora per allora”; il risarcimento del danno in assenza di consenso informato.

Gli argomenti affrontati saranno approfonditi con professionisti esperti del settore ( tra gli altri un giudice del tribunale dei minorenni di Milano )

Programma esteso

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Bibliografia

Per un ripasso sulle nozioni generali dell'ordinamento giuridico è sufficiente qualsiasi manuale di diritto privato.Per gli studenti che non abbiano mostrato competenze in diritto di famiglia nel percorso di laurea triennale si consiglia: G. Bonilini, Manuale di diritto di famiglia, Utet, 2014. Per la preparazione dell’esame dello stesso testo v.: cap. IV, p.109 ss.; cap. V, pp.125-130; cap. VII, pp. 227-248; cap. VIII, pp. 269-284; cap. IX, pp. 321-370.
M.R.Spallarossa (a cura di), Famiglia e servizi, Giuffrè, 2008, cap. X (Diritti dei minori tra autonomia e protezione), pp. 399-420;
A.C.Moro, Manuale di diritto minorile, Zanichelli, 2014, cap. 2.9 ( La tutela del minore straniero), pp. 69-87;
F.Ruscello, Famiglia e rapporto uomo-donna. Linee evolutive di una relazione ancora in itinere, in Dir. fam. pers., 2013, p. 1457.
L.Ferola, Convenzioni sulla eliminazione della discriminazione della donna, in Enc. di bioetica e scienza giur., ESI, 2011, pp. 801-822;
P. D' Addino Serravalle, Diritti delle donne, in Enc. di bioetica e scienza giur., ESI, 2011, pp. 788-800;
G. Ferrando, Meccanismi negoziali a protezione dei soggetti deboli, in Riv. trim. dir. e proc. civ., 2013,p.977;
L.Lenti,J.Long, Diritto di famiglia e servizi sociali, Laterza, 2011, pp. 208-211;
D.Veshi, Long-term care: il ruolo del settore privato, in Dir. e pratica lav., 2013, p. 1365;
M.N.Bugetti, Nuovi strumenti di tutela dei soggetti deboli tra famiglia e società, Ipsoa, 2008, pp. 248-265.
M. Lo Moro, Mancato consenso informato e responsabilità del medico, in Danno e Resp., 2013, p.1119-1129.

Letture facoltative:
D.De Strobel, Le assicurazioni per il rischio della non autosufficienza Long term care- I profili giuridici, in Dir. econ. assic., 2004, p. 147;
L.Lenti,J.Long, op. cit., pp. 328-351.

Gli articoli di riviste e le parti di libri necessari per la preparazione dell'esame si trovano presso la sig. Sabrina Secchi- segreteria del Corso di laurea.

Metodi didattici

Varie le modalità di svolgimento dell'insegnamento e ognuna con un preciso intento. La lezione non è mai solo frontale perché si vuole coinvolgere gli studenti sia per controllarne il livello di apprendimento sia per stimolarne l'attenzione. Dopo l'esposizione dell'argomento si può procedere con domande mirate e, nel caso di difficoltà, intervenire con un aiuto concreto. Sono poi previsti, alla fine della trattazione di ogni specifico argomento, o comunque per le materie più significative, approfondimenti pratici soprattutto con l'esame di provvedimenti giudiziari e anche di articoli di dottrina. Previsti infine dei seminari con l'apporto di persone qualificate.

Modalità verifica apprendimento

La verifica dell'apprendimento si fa in itinere, si può dire ad ogni lezione, chiedendo agli studenti quanto hanno recepito sull'argomento e cercando di venire incontro alle loro difficoltà. Sempre in itinere si dà ad uno o più studenti una sentenza da leggere a casa su un tema trattato in aula per discuterne poi con gli altri. Per l'esame finale si preferisce la forma orale per dare la possibilità allo studente di esporre con più agio la materia d'esame, tenendo presente comunque che le conoscenze giuridiche serviranno per interloquire con i soggetti istituzionali.
Le verifiche dovranno permettere di valutare:
- La conoscenza maturata dallo studente sugli argomenti trattati nel corso.
- La capacità di effettuare opportuni collegamenti tra gli argomenti trattati nel corso e tra questi e altri ambiti disciplinari.
- La capacità di individuare gli elementi rilevanti sui quali basare i propri giudizi sulle tematiche e i problemi affrontati e discussi a lezione.
- La capacità di applicare le conoscenze apprese ai propri contesti di esperienza formativa e professionale.
Le verifiche in forma orale saranno costituite da domande, che saranno differenziate per obiettivo e tenderanno sia a verificare le conoscenze dello studente sia la sua capacità di giudizio e di applicazione delle conoscenze apprese.
La valutazione finale è considerata quindi adeguata / sufficiente qualora lo studente dimostri la conoscenza dei concetti di base e delle tematiche affrontate a lezione, nonché una adeguata capacità di effettuare collegamenti e di riflettere su quanto appreso.

Altre informazioni

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