ISTITUZIONI DI DIRITTO ROMANO
Partizione: Cognomi M-Z

Anno accademico 2018/19
1° anno di corso - Annuale
Docente
- Marco GARDINI
Settore scientifico disciplinare
Diritto romano e diritti dell'antichità (IUS/18)
Field
Ambito aggregato per crediti di sede
Tipologia attività formativa
Base
84 ore
di attività frontali
12 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

Al termine del corso ci si attende che lo studente:
conosca e ricordi gli snodi evolutivi dell’esperienza giuridica romana insieme ai principali istituti del diritto romano;
applichi le conoscenze acquisite, analizzando in modo autonomo casi concreti e ponendo criticamente a confronto gli istituti del diritto romano con quelli del diritto civile vigente in Italia;
comunichi efficacemente impiegando il lessico tecnico-giuridico.

Prerequisiti

nessuno

Contenuti dell'insegnamento

Il corso verte sui principali istituti del diritto privato romano, con particolare attenzione al profilo giudiziale del diritto. Saranno oggetto di approfondimento il ruolo dei giuristi e del Pretore, che furono i principali protagonisti di un vicenda che ha gettato le basi per la formazione del diritto occidentale. Il diritto romano rappresenta infatti un modello che nei paesi europei è stato rielaborato sotto forma di codificazioni, mentre in alcuni altri trova ancora applicazione giudiziale mediante richiami ai testi che ci sono stati tramandati. Il corso di Istituzioni, attraverso la presentazione del diritto romano nella sua evoluzione storica, si propone di offrire allo studente un’introduzione generale allo studio del diritto privato, da un lato trasmettendo e affinando la padronanza del linguaggio e dei concetti tecnico–giuridici, dall’altro promuovendo la consapevolezza della storicità del diritto.

Programma esteso

Le fonti e l’evoluzione storica e istituzionale del diritto romano. Il processo civile (il processo per legis actiones; il processo per formulas; il processo extra ordinem). Il negozio giuridico. I soggetti di diritto (famiglia, matrimonio, filiazione, patria potestas, capacità di agire, tutela e curatela). Cose, beni e diritti reali (proprietà, comunione, diritti reali di godimento e di garanzia, possesso). Le obbligazioni (evoluzione storica, modi di estinzione e modificazione, contratti, obbligazioni non contrattuali da atto lecito, obbligazioni ex delicto e quasi ex delicto, a responsabilità del debitore e le garanzie dell’obbligazione). La successione mortis causa e le donazioni (lineamenti).

Bibliografia

Manuale di riferimento:
A. LOVATO – S. PULIATTI - L. SOLIDORO, Diritto privato romano, Giappichelli, 2017, pp. XIV-786.
Il manuale andrà studiato integralmente, fatta eccezione per il capitolo VIII relativo alle "Successioni", la cui preparazione potrà essere limitata ai seguenti paragrafi: 1,2,3,4,6,15 e 23a.

Letture facoltative per chi intende integrare e approfondire:
D. MANTOVANI, Le formule del processo privato romano. Per la didattica delle Istituzioni di diritto romano, 2a ed., Padova, CEDAM, 1999;
F. BALDESSARELLI, Le radici dei diritti dell’Europa. Dal Cippus Antiquissimus al Corpus Iuris Civilis, Parma, MUP, 2017.

Metodi didattici

Le lezioni saranno erogate in modalità frontale e seminariale, favorendo il più possibile la partecipazione degli studenti. In alcune occasioni agli studenti verranno assegnati lavori di gruppo finalizzati alla presentazione e alla discussioni di casi concreti.

Modalità verifica apprendimento

Studenti frequentanti.
Il conseguimento degli obiettivi formativi sarà verificato attraverso una interrogazione orale che si terrà dopo la conclusione del corso. Verranno programmate una o più prove intermedie (che potranno essere sia orali che scritte), al fine di verificare periodicamente l’apprendimento.
Nel calcolo del voto finale si terrà conto della partecipazione alla discussione durante le lezioni e del risultato delle prove intermedie scritte/orali (solo se positive). Il voto finale positivo sarà espresso in una scala di valutazione da 18 a 30.

Studenti non frequentanti.
Prova orale sui contenuti del manuale. L'interrogazione orale consisterà in almeno almeno 3 domande (con punteggi individuali da 0 a 10 per ogni domanda, con valore di merito crescente). Nel determinare il voto finale sarà dato valore alla qualità dell’argomentazione giuridica e alla accuratezza dell’esposizione. Il voto finale positivo sarà espresso in una scala di valutazione da 18 a 30.

Altre informazioni

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