PLANCTOLOGIA
cod. 05535

Anno accademico 2019/20
3° anno di corso - Secondo semestre
Docente
Settore scientifico disciplinare
Ecologia (BIO/07)
Field
A scelta dello studente
Tipologia attività formativa
A scelta dello studente
52 ore
di attività frontali
6 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

Al termine dell’attività formativa lo studente dovrebbe aver acquisito conoscenze teoriche e pratiche di base richieste per studiare e riconoscere i principali taxa che costituiscono le comunità zooplanctoniche d’acqua dolce (rotiferi, cladoceri, copepodi e ostracodi). Il corso ha inoltre lo scopo di fornire i primi rudimenti d'indagine ecotossicologica e di analisi statistica multidimensionale.

In particolare lo studente dovrebbe essere in grado di:
D1. Capire e conoscere i principali concetti e metodi dell’analisi statistica per l’analisi dei dati biologici ed ambientali, la struttura, gli adattamenti e la classificazione dei principali gruppi di zooplanctonti d’acqua dolce, le funzioni fondamentali dei viventi e delle loro interazioni a livelli di complessità crescente, i rapporti tra gli organismi e l'ambiente e tra gli organismi a diversi livelli di organizzazione biologica, i potenziali rischi per la salute e le norme di sicurezza previste per il laboratorio di ecologia, planctologia ed ecotossicologia. (Conoscenza e capacità di comprensione).
D2. Utilizzare il linguaggio specifico proprio dell’ecologia, della planctologia e dell’ecotossicologia. Applicare i metodi matematici, statistici e informatici di base per l'analisi e l'elaborazione dell'informazione, dei dati sperimentali relativamente a sistemi e fenomeni biologici e applicare le principali tecniche di analisi ecologica Comprendere in lingua inglese argomenti relativi all’ecologia e alla planctologia, lavorare in gruppo (Capacità di applicare conoscenza e comprensione)
D3. Valutare e interpretare i dati sperimentali. Utilizzare criticamente i dati della letteratura scientifica. Valutare le metodologie computazionali e sperimentali che permettono la risoluzione ottimale di un problema biologico/ecologico. Valutare la didattica. (Autonomia di giudizio)
D4. Esporre i risultati di studi biologico/ecologici anche ad un pubblico non esperto anche utilizzando strumenti informatici. (Abilità comunicative)
D5. Collegare i diversi argomenti trattati tra loro e con le discipline di base ed affini. Aggiornarsi mediante la consultazione delle pubblicazioni scientifiche proprie dell’ecologia della planctologia e dell’ecotossicologia. Partecipare a seminari e giornate studio di formazione. Acquisire una metodologia di studio che consenta la prosecuzione della formazione universitaria. Raggiungere le competenze richieste per l'inserimento in attività professionali al termine del percorso triennale. (Capacità di apprendimento)

Prerequisiti

Aver superato l’esame di Ecologia

Contenuti dell'insegnamento

Il paradosso del plancton.
Che cosa è il plancton
Il plancton d’acqua dolce.
Lo zooplancton d’acqua dolce: Rotiferi, Copepodi, Cladoceri e Ostracodi.

Rotiferi: tassonomia, caratteristiche morfologiche, dimensioni, caratteri diagnostici.
Distribuzione, ecologia, ciclo biologico. Le specie più diffuse in Italia.

Copepodi: tassonomia, caratteristiche morfologiche, dimensioni, caratteri diagnostici.
Distribuzione, ecologia, ciclo biologico. Le specie più diffuse in Italia.

Cladoceri: tassonomia, caratteristiche morfologiche, dimensioni, caratteri diagnostici.
Distribuzione, ecologia, ciclo biologico. Le specie più diffuse in Italia.

Ostracodi: tassonomia, caratteristiche morfologiche, dimensioni, caratteri diagnostici.
Distribuzione, ecologia, ciclo biologico. Le specie più diffuse in Italia.

Lo zooplancton marino: cenni di sistematica. Ecologia, relazioni trofiche, movimento.
Migrazione verticale.

Elementi di Ecotossicologia

Metodi di campionamento.
Sorting.
Introduzione all’analisi multivariata con l’utilizzo del PAST.

Casi di studio.

Programma esteso

Il paradosso del plancton.
Che cosa è il plancton
Il plancton d’acqua dolce.
Lo zooplancton d’acqua dolce: Rotiferi, Copepodi, Cladoceri e Ostracodi.

Rotiferi: tassonomia, caratteristiche morfologiche, dimensioni, caratteri diagnostici.
Distribuzione, ecologia, ciclo biologico. Le specie più diffuse in Italia.

Copepodi: tassonomia, caratteristiche morfologiche, dimensioni, caratteri diagnostici.
Distribuzione, ecologia, ciclo biologico. Le specie più diffuse in Italia.

Cladoceri: tassonomia, caratteristiche morfologiche, dimensioni, caratteri diagnostici.
Distribuzione, ecologia, ciclo biologico. Le specie più diffuse in Italia.

Ostracodi: tassonomia, caratteristiche morfologiche, dimensioni, caratteri diagnostici.
Distribuzione, ecologia, ciclo biologico. Le specie più diffuse in Italia.

Lo zooplancton marino: cenni di sistematica. Ecologia, relazioni trofiche, movimento.
Migrazione verticale.

Elementi di Ecotossicologia

Metodi di campionamento.
Sorting.
Introduzione all’analisi multivariata con l’utilizzo del PAST.

Casi di studio:

1. Distribuzione ed ecologia di specie di calanoidi nell’appennino settentrionale.
2. Successione di cladoceri in una risaia del nord Italia
3. Gli Ostracodi nelle risaie italiane 30 anni dopo: nuova sintesi e ipotesi

Esercitazioni
Calcolo WGM
LC50, limiti di confidenza
Analisi delle componenti principali
Analisi di campioni di zooplancton: sorting di ostracodi cladoceri e copepodi.
Riconoscimento dei principali taxa.
Fissazione del campione con formalina, dissezione e preparazione dei vetrini.

Bibliografia

Bellavere C. e Moroni A. 2001. Laghi e pozze del versante Nord dell’Appennino settentrionale. CIREA Dipartimento di Scienze Ambientali Università di Parma. Tipografia Supergrafica Parma.
Boero F., Belmonte G., Fanelli G., Piraino S., Rubino F. 1996. The continuity of living matter and the discontinuities of its constituents: do plankton and benthos really exist? TREE 11: 177-179.
Braioni M.G. e Gelmini D. 1983. Rotiferi Monogononti (Rotatoria: Monogononta). Guide per il riconoscimento delle specie animali delle acque interne italiane. Consiglio Nazionale delle Ricerche AQ/1/200.
Brown J.H. 1981. Two decades of homage to Santa Rosalia: toward a general theory of diversity. American Zoologist 21: 877-888.
Dussart B. 1969. Les copepodes des eaux continentales. Editions N. Boubee & Cie, Paris
Ghetti P.F. e McKenzie K.G. 1981. Ostracodi (Crustacea, Ostracoda). Guide per il riconoscimento delle specie animali delle acque interne italiane. Consiglio Nazionale delle Ricerche AQ/1/108.
Hutchinson G.E. 1959. Homage to Santa Rosalia or why are there so many kinds of animals? The American Naturalist XCIII: 145-159.
Hutchinson G.E. 1961. The paradox of the plankton. The American Naturalist XCV: 137-145.
Hutchinson G.E. 1967. A treatise of limnology the nature and biology of the zooplankton. Wiley & Sons, NY.
Margaritora F.G. 1985. Cladocera. Edizioni Calderini Bologna.
Meisch C. 2000. Freshwater Ostracoda. Spektrum Akademoscher Verlag GmbH, Heidelberg.

Stella E. 1982. Calanoidi (Crustacea, Copepoda, Calanoida). Guide per il riconoscimento delle specie animali delle acque interne italiane. Consiglio Nazionale delle Ricerche AQ/1/140.
Stella E. 1984. Crustacea Copepoda: Calanoida (d’acqua dolce). Edizioni Calderini Bologna.

Metodi didattici

Lezioni frontali durante le quali il docente interagisce con gli studenti ponendo domande generali e sollecitando commenti e domande da parte degli studenti. Durante lo svolgimento degli esercizi in classe il docente richiede la collaborazione singola o collettiva degli studenti nella soluzione dei quesiti proposti.

Modalità verifica apprendimento

La verifica del raggiungimento degli obiettivi di apprendimento avviene attraverso verifiche in itinere, sotto forma di quesiti posti alla platea degli studenti durante la lezione e la verifica, a campione, del corretto svolgimento di esercizi da svolgere a casa. Gli studenti devono anche descrivere un caso di studio a loro scelta proponendolo alla classe in formato ppt della durata di 10 minuti.
La prova finale è scritta. La prova, della durata di 2 ore, prevede 25 domande aperte e 5 esercizi. Il voto finale deriva dalla sommatoria dei punteggi ottenuti per domanda (massimo 1 punto) e per esercizio (dai 2 ai 5 punti a seconda dell’esercizio). I risultati dell’esame sono pubblicati sul portale Esse3 entro una settimana dalla data dell’esame. Gli studenti possono visionare l’esame, previo appuntamento con il docente.
Il contributo alla definizione del voto finale è calcolato come percentuale di: correttezza delle conoscenze acquisite (50%), capacità di ragionamento e collegamento (30%), capacità comunicativa e di sintesi (10%), proprietà di linguaggio (5%), partecipazione alle lezioni e alle esercitazioni (5%).

Altre informazioni

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