PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DELLE FAMIGLIE
cod. 1003112

Anno accademico 2019/20
1° anno di corso - Primo semestre
Docente
- Claudio BENCIVENGA
Settore scientifico disciplinare
Psicologia sociale (M-PSI/05)
Field
Discipline psico-pedagogiche, antropologiche e filosofiche
Tipologia attività formativa
Caratterizzante
45 ore
di attività frontali
9 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

L’obiettivo prioritario sarà di far acquisire soprattutto attraverso l’integrazione al programma di specifiche monografie, il commento ragionato di alcuni casi particolarmente noti alla cronaca (“Rignano Flaminio” per quanto concerne il funzionamento di alcune dinamiche gruppali, il caso del “bambino di Cittadella” per quanto concerne le tematiche del conflitto familiare) quella capacità di comprendere, analizzare e interpretare in una “chiave non ingenua” alcuni fenomeni sociali, applicando le proprie conoscenze in maniera critica rispetto al senso comune con il fine di sviluppare “autonomia di giudizio” professionale. Anche attraverso la discussione in gruppo dei casi verrà esemplificata una modalità di lavoro basato sul confronto e “l’intervisione” tra pari.

Prerequisiti

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Contenuti dell'insegnamento

Verranno affrontate le principali teorie sui gruppi con un approfondimento degli studi e delle ricerche nell’ ambito della psicologia sociale e dell’approccio psicoanalitico.
Le tre monografie (vedasi “testi consigliati per le monografie”) offriranno lo spunto per trattare i temi connessi ai fenomeni di gruppo “calandoli” su aspetti operativi/pratici/concreti.

Ci si soffermerà sui cambiamenti storico/culturali della famiglia fino ad arrivare a descrivere le nuove “forme” e costellazioni familiari. Anche su questo tema verrà privilegiato un taglio applicativo ritagliato e specifico sul ruolo e le funzioni dell’assistente sociale.

Programma esteso

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Bibliografia

Testi di riferimento:

David G Myers Psicologia Sociale, ed. Mc Graw – Hill, 2009 Milano (cap. 1, cap 6, cap 8, cap 9, cap 11).

G. Badolato , M.G. Di Iullo , Gruppi Terapeutici e gruppi di formazione, ed Bulzoni 2007 Roma (parte prima cap. 1, cap 2; parte seconda cap 1, cap 2).

C. Bencivenga, R. di Benedetto, S. Leone Strumenti operativi per CTU e periti in ambito psicoforense - Linee guida, approfondimenti e prassi vigenti, ed Maggioli, 2014, Santarcangelo di Romagna. ( Cap. 3, 4, 5, 6 , 9, 13, 14).


Monografie e testi consigliati:

A Salvini, Ultrà – Psicologia del tifoso violento, ed Giunti 2004, Firenze – Milano.

Claudio Bencivenga,Alessandro Uselli: Adolescenti e Comunità Terapeutiche tra trasformazioni e nuove forme di malessere - Casa ed. Alpes Roma 2016.

L Migliorini, N Rania, L Venini, Gli adolescenti e la città. Ed Franco Angeli 2002 Milano

Metodi didattici

Oltre alle lezioni frontali verranno presentati documentari e filmati appositamente selezionati sulle tematiche del corso.
Sarà facilitata la discussione di casi per una migliore integrazione della teoria con la prassi.
Verranno stimolate ricerche ragionate, bibliografiche e di “articoli di giornale”, su specifici temi affrontati in lezione con il fine di rendere “attuali e applicate” le conoscenze teoriche. A fine corso su piattaforma Elly verranno caricati alcuni materiali didattici utilizzati, come ad esempio slide in power point o altro

Modalità verifica apprendimento

E’ fortemente consigliata la presenza a tutte le lezioni.
L’esame sarà in forma Scritta con integrazione orale, attraverso l' elaborazione di una tesina ( 25 pag circa) che deve essere inviata al docente in prossimità della data di esame incentrata sugli argomenti dei testi di riferimento, seguendo la strutturazione e la griglia qui di seguito indicata.
Le prove di verifica dovranno pertanto permettere di valutare:
- La conoscenza maturata dallo studente sugli argomenti trattati nel corso
- La capacità di effettuare opportuni collegamenti tra gli argomenti trattati nel corso nonché con altri ambiti disciplinari.
- La capacità di individuare gli elementi rilevanti sui quali basare i propri giudizi rispetto alle tematiche proposte e discusse a lezione
- La capacità di applicare le conoscenze apprese ai propri contesti di esperienza formativa e professionale

La valutazione finale è considerata quindi adeguata qualora lo studente dimostri la conoscenza dei concetti di base e delle tematiche proposte, nonché una adeguata capacità di effettuare collegamenti e di riflettere su quanto appreso.
Fa parte tra i criteri di valutazione anche il raggiungimento dei seguenti requisiti (secondo i criteri di Dublino): Conoscenza e capacità di comprensione (5 punti) ; 2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate (8 punti); 3. Autonomia di giudizio (8 punti); 4. Abilità comunicative (4 punti); 5. Capacità di apprendere (5 punti)

Altre informazioni

(per ulteriore chiarimenti - su metodi, testi, programma , modalità di verifica - il docente è disponibile nel ricevimento o per qualsiasi ulteriore dubbio e delucidazione per mezzo di email istituzionale : claudio.bencivenga@unipr.it