GIORNALISMO E CRITICA TEATRALE
cod. 1008792

Anno accademico 2020/21
1° anno di corso - Secondo semestre
Docente
- Francesca BORTOLETTI
Settore scientifico disciplinare
Discipline dello spettacolo (L-ART/05)
Field
Attività formative affini o integrative
Tipologia attività formativa
Affine/Integrativa
30 ore
di attività frontali
6 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi


Il corso mira a trasmettere la conoscenza delle testate giornalistiche, cartacee e su piattaforma web, dove si è sviluppato e si sviluppa, oggi, il discorso teatrale e la comunicazione intorno alle arti performative.
Capacità di apprendimento. L'impostazione laboratoriale di una parte delle lezioni consentirà agli studenti di raggiungere una certa padronanza metodologica e capacità di analisi rispetto al discorso critico sulla stampa cartacea e on-line, utili per l'accesso a future professioni relative alla comunicazione, alla trasmissione e al dibattito sulle arti performative attraverso i media.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Il duplice taglio storico-critico e laboratoriale fornirà concetti e le terminologie specifiche necessari a riconoscere la “cassetta degli attrezzi” della critica teatrale e i modi diversi di applicarla a seconda dei media, dei contesti e degli spazi comunicativi.
A conclusione del corso gli studenti, sulla base delle conoscenze analitiche maturate, dovrebbero aver maturato la capacità di formulare giudizi autonomi e motivati rispetto agli articoli di critica e di informazione teatrale
Abilità comunicative. A conclusione del corso gli studenti dovrebbero aver conseguito capacità di comunicare ed esporre con chiarezza le questioni base legate alla dialettica fra i media e le arti performative.

Prerequisiti


Questo esame si rivolge a studenti che abbiano una propria e personale cultura spettatoriale, ovvero che abbiano l'abitudine di andare a teatro (danza, prosa, opera lirica) almeno 4 o 5 volte all'anno. Si tratta di un prerequisito minimo, meglio ancora se accompagnato dall’aver dato in precedenza, nel triennio, almeno un esame di discipline dello spettacolo.

Contenuti dell'insegnamento


Il corso introduce al modo in cui i media contemporanei impostano e affrontano la comunicazione teatrale. Dopo una breve storia della critica teatrale (con riferimento in particolare all’Italia del Novecento), il corso si concentra sui media contemporanei, per capire come impostano e affrontano la comunicazione teatrale, in tutte le sue declinazioni: dalla recensione all’informazione, dall’intervista alla testimonianza.

Una parte del corso avrà taglio storico-critico e affronterà questioni di carattere generale: dove, quando e come i media parlano di teatro e di arti performative? Quale lo spazio riservato alle arti performative ieri (nel Novecento) e oggi? Quali sono gli snodi storici che hanno cambiato il ruolo della critica teatrale, i suoi linguaggi e le categorie d’analisi? Come le nuove piattaforme digitali emerse negli ultimi vent’anni hanno cambiato le forme di comunicazioni e i linguaggi della critica teatrale in Italia e in Europa?

In parallelo si procederà con alcune lezioni di tipo laboratoriale e seminariale, che vedranno la partecipazione di specialisti del settore e saranno organizzate intorno a casi di studio (singole riviste o testate), per individuare lo spazio, i linguaggi, gli oggetti della comunicazione teatrale sui media, ma anche i legami tra generazioni di critici e generazioni di artisti, prendendo in considerazione differenti testate, dalla stampa quotidiana, ai periodici di settore, ai magazine su web.

Programma esteso

- - -

Bibliografia


Bibliografia generale

1. F. Cruciani, “Problemi di storiografia”, in F. Cruciani, N. Savarese (a cura di), Guide bibliografiche. Teatro, Milano, Garzanti, 1991, pp. 3-10.
2. R. Guarino, “Premessa. L’oggetto mancante e la memoria vivente”, in Idem, Il teatro nella storia, Roma-Bari, Laterza 2005, pp. V-XI.
3. M. Consolini e R. Gandolfi (a cura di), “Dossier: le culture delle riviste”, in Culture teatrali, n. 7 (2003).
4. C. Cannella, D. Vincenti (a cura di), “Dossier. Lo stato della critica”, Hystrio, n. 2 (2011)
5. A. Monteverdi, Oliviero Ponte di Pino. “Ateatro.it: Dieci anni di Webmagazine”, in Digimag, n. 61, Digicult, Milano (2011).

Testi relativi agli incontri seminariali

1. D. Orecchia, ll critico e l’attore. Silvio D’Amico e la scena italiana di inizio Novecento, Torino (2012); Premessa.
2. M. Consolini, “Per una storia delle riviste teatrali: periodizzazioni e ricerche”, in in Gerardo Guccini, Armando Petrini (dir.), Riviste di teatro e ricerca accademica. Un colloquio e un inventario, Roma, Bonanno, 2016, pp. 47-68; e M. Consolini, “Il teatro italiano visto da «Comoedia». Sguardi sulla «sorella latina»”, in Teatro e Storia, n.s., n. 37 (2016), pp. 285-306. Pdf
3. R. Gandolfi, Linguaggio critico e nuovo teatro: la rivista “Sipario” negli anni ’60, in Culture teatrali, n. 7 (2003).
4. T. Gusman, “Ihering e la critica della recitazione”, in Acting Archives Review, n. 3 (2012), pp. 111-136 (online)
5. G. C. Chernetich, “Comunicare la danza contemporanea: La Danza sulla carta”; e L. Donati, “Comunicare la danza contemporanea: gli sviluppi delle riviste online”, in A. Pontremoli e G. Ventura, La Danza: Organizzare. Per Creare, Franco Angeli (2019).
6. S. Lo Gatto, “‘Come se voi ci foste’. Sulla morfologia digitale della spettatorialità”, in Stratagemmi (2017): 99-111; e S. Lo Gatto, “What You See Is What You Get”, in Iperscene 3: pp. 21-31.

I testi sono reperibili in pdf nella piattaforma Elly.

Materiali aggiuntivi saranno condivisi in classe e/o caricati su Elly.

Metodi didattici


Il corso alterna lezioni frontali, sempre aperte al dibattito con gli studenti in aula, con altre lezioni seminariali tenute da operatori nel settore – critici teatrali, studiosi, organizzatori, responsabili dell’ufficio stampa – unite a lezioni di carattere laboratoriale, con compiti di analisi del linguaggio critico rivolto al teatro su differenti testate, e momenti di confronto e discussione guidata.

Modalità verifica apprendimento


L’esame è orale e scritto; un voto (che peserà per 1/2 della valutazione complessiva) è assegnato allo studio dei testi in bibliografia; un secondo voto (che peserà per i 2/3 della valutazione complessiva) sarà assegnato alla valutazione di una tesina scritta, o presentata oralmente tramite power point.

Altre informazioni


Gli studenti non frequentanti devono contattare la docente per stabilire un programma ad hoc.