DIRITTO DELL'EDILIZIA E DEI BENI CULTURALI E AMBIENTALI
cod. 1008322

Anno accademico 2022/23
2° anno di corso - Primo semestre
Docente
- Matteo SOLLINI
Settore scientifico disciplinare
Diritto amministrativo (IUS/10)
Field
"discipline economiche, sociali, giuridiche per l'architettura e l'urbanistica"
Tipologia attività formativa
Caratterizzante
40 ore
di attività frontali
4 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Modulo dell'insegnamento integrato: DIRITTO AMMINISTRATIVO PER L'ARCHITETTURA E L'URBANISTICA

Obiettivi formativi

Conoscenze e capacità di apprendimento:
Al termine del corso, lo studente avrà acquisito una preparazione specifica in tema di attività edilizia (Testo Unico dell’Edilizia) e disciplina del paesaggio (Codice dei beni culturali e del paesaggio), e ciò anche a seguito dell’esame di casi pratici
Lo studente maturerà, inoltre, le conoscenze e competenze di base della disciplina di riferimento, per affrontare, in futuro, un approfondimento e una valutazione autonoma di tali aspetti, certamente necessari per lo svolgimento della professione, sia in forma libera, che alle dipendenze di una pubblica amministrazione.

Competenze:
Alla fine del percorso di studio, lo studente avrà appreso i procedimenti per il rilascio dei titoli abilitativi, anche in zone o su immobili sottoposti a vincolo paesaggistico o culturale, nonché le norme che li disciplinano. Lo studente sarà, dunque, in grado, di istruire, in autonomia, i principali adempimenti connessi a tali procedimenti, ora consistenti, principalmente, nella compilazione di formulari unici predisposti sia a livello nazionale, che regionale.

Capacità comunicative:
Al superamento dell’esame lo studente dovrà avere maturato una sufficiente proprietà di linguaggio, quanto meno per quanto attiene la terminologia tecnico-giuridica specifica dell’insegnamento.

Prerequisiti

Buona padronanza della lingua italiana

Contenuti dell'insegnamento

- La disciplina dell’attività edilizia in generale;
- Il regolamento edilizio, la Commissione edilizia comunale e lo Sportello Unico per l’Edilizia;
- Il permesso di costruire;
- La segnalazione certificata di inizio attività (s.c.i.a.) e la previgente denuncia di inizio attività (d.i.a.);
- La c.d. “super d.i.a.”;
- Gli illeciti urbanistico-edilizi;
- La disciplina generale del paesaggio (cenni storico-evolutivi);
- Il ruolo e i poteri delle Soprintendenze, quali articolazioni periferiche del MIBAC;
- La natura ed il procedimento per la costituzione del vincolo paesaggistico;
- Il rapporto tra l’attività edilizia e la tutela del paesaggio;
- La disciplina generale dei beni culturali;
- I vincoli culturali diretti e indiretti

Programma esteso

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Bibliografia

G. PAGLIARI, Manuale di diritto urbanistico, Milano, Giuffrè Francis Lefebvre, 2019 (ISBN 9788828815792), limitatamente alle seguenti parti: Parte Terza (Premessa e Capp. I,II,III,IV,V,VI,VII,VIII,IX); Parte Quarta (tutta); Parte Sesta (Capp. I,II,III).

Metodi didattici

Il corso si articola in una serie di lezioni frontali di apprendimento attivo (in aula, in presenza), nel corso delle quali sarà sempre riservato uno spazio dialogico con l'aula. In corrispondenza di ogni tema affrontato, saranno forniti numerosi esempi di applicazione pratica dei singoli istituti giuridici. Tutta la normativa citata o analizzata in aula verrà resa disponibile in corrispondenza delle singole lezioni e costituirà parte integrante del programma di apprendimento e di esame. Qualora, a causa del perdurare del'emergenza sanitaria da Covid-19, fosse necessario svolgere le lezioni a distanza, si procederà in modalità sincrona, mediante applicativo Teams, previa adeguata comunicazione agli studenti.

Modalità verifica apprendimento

La verifica della preparazione consiste in una prova scritta (test), ed in una eventuale prova orale facoltativa, da tenersi nello stesso giorno di somministrazione del test scritto, ed immediatamente dopo la sua correzione ad opera del docente.
L'esame consiste in un test scritto, della durata di 40 minuti, composto di 11 quesiti, di cui 10 a risposta chiusa, ed uno a risposta aperta.
Ogni quesito a risposta chiusa presenta tre possibili risposte, di cui solo una esatta.
Il punteggio massimo conseguibile con il superamento del test è pari a 27/30.
Il test si compone di n. 2 quesiti a risposta chiusa, ciascuno del valore di 1 punto, di n. 3 quesiti a risposta chiusa, ciascuno del valore di 2 punti, e di n. 5 quesiti a risposta chiusa, ciascuno del valore di 3 punti.
Il quesito a risposta aperta ha un valore di 4 punti. La valutazione della risposta fornita al quesito a risposta aperta - da 0 a 4 punti - è fondata sulla verifica della padronanza della lingua italiana e del lessico tecnico della disciplina, nonchè sulla completezza, pertinenza e coerenza della risposta, rispetto all'oggetto del quesito.
In caso di superamento positivo del test, ossia con il conseguimento di una votazione pari ad almeno 18/30 (sufficienza), lo studente ha la facoltà di accettare o rifiutare il voto.
In caso di accettazione semplice, si procederà alla successiva verbalizzazione in forma telematica.
In caso di accettazione del voto conseguito all'esito della prova scritta, ma con richiesta di integrazione orale, lo studente si sottopone immediatamente alla prova orale integrativa, consistente nella somministrazione di un'unica domanda, per la quale il massimo punteggio attribuibile è pari a 3/30 (oltre eventuale lode, conseguibile laddove lo studente dimostri, in particolare, una notevole padronanza del lessico tecnico, oltreché la capacità di istituire, in forma autonoma, collegamenti dinamici tra diversi argomenti). La domanda somministrata nella prova orale facoltativa non consiste nella mera richiesta di chiarimenti o precisazioni alle risposte rese nella prova scritta, sibbene nella proposizione allo studente di un quesito su argomento d'esame non ricompreso nel test scritto.
In caso di integrazione orale, il voto di partenza è costituito da quello conseguito all'esito della prova scritta, che rappresenta una base intangibile.
In caso di rifiuto del voto conseguito all'esito della prova scritta, lo studente potrà ripresentarsi al successivo appello, previa adeguata preparazione.
Nel corso delle prove somministrate (test obbligatorio ed eventuale colloquio orale facoltativo), lo studente sarà valutato, prioritariamente, in relazione ai seguenti parametri:
a) adeguata capacità di esposizione linguistica (scritta e orale) dei concetti, con buona padronanza del lessico tecnico-giuridico acquisito;
b) capacità di identificare e valorizzare le connessioni esistenti tra i diversi istituti del diritto delle opere pubbliche, dell’edilizia e dei beni culturali e paesaggistici, fornendo dimostrazione di una preparazione coerente e sistematica, che non si sviluppi come mera sommatoria di macro-argomenti apparentemente indipendenti;
c) adeguata capacità di ragionamento, che prescinda dalla formale acquisizione ed acritica ripetizione di dati normativi puramente letterali.
Qualora, a causa del perdurare dell'emergenza sanitaria da Covid-19, fosse necessario integrare lo svolgimento degli esami di profitto con la modalità a distanza, il test scritto verrà sostituito da un colloquio orale a distanza con applicativo Teams, mediante somministrazione di n. 4 quesiti.

Altre informazioni

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