STORIA DELLA LOGICA ANTICA E MEDIEVALE
cod. 1010065

Anno accademico 2021/22
1° anno di corso - Primo semestre
Docente
- Irene BININI
Settore scientifico disciplinare
Storia della filosofia medievale (M-FIL/08)
Field
Storia della filosofia
Tipologia attività formativa
Caratterizzante
30 ore
di attività frontali
6 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

Il corso mira a consolidare e approfondire:

1: le seguenti conoscenze e capacità di comprensione (1° descrittore di Dublino):
(a) conoscenza approfondita di autori e tematiche rilevanti nella storia del pensiero logico e filosofico di età antica e medievale;
(b) capacità di lettura, analisi e interpretazione critica di alcuni testi classici della storia della logica, sia nella lingua originale (Latino) che nella traduzione in lingue moderne;
(c) conoscenza della terminologia tecnica logica e filosofica necessaria per l’interpretazione dei testi;
(d) conoscenza delle principali posizioni interpretative nel dibattito contemporaneo, e conoscenza di alcuni dibattiti contemporanei negli ambiti della filosofia della logica che possono essere rilevanti per l’interpretazione degli autori antichi e medievali.

2: le seguenti capacità di applicazione delle conoscenze acquisite (2° descrittore di Dublino):
(a) capacità di riconoscere la struttura e saper riformulare diversi tipi di argomenti di carattere logico e filosofico, capacità di criticare tali argomenti e argomentare la propria critica in un dibattito;
(b) capacità di elaborare le proprie conoscenze mediante relazioni e prove orali e scritte, mediante argomentazione filosofica e basandosi sul riferimento, storicamente documentato, ai testi antichi e medievali, nella loro versione originale (letteratura primaria) e nelle loro diverse interpretazioni moderne (letteratura secondaria);
(c) capacità di riconoscere le connessioni teoriche e concettuali fra la storia della logica antica e medievale e alcuni dibattiti della filosofia della logica contemporanea.

3-4-5: le seguenti conoscenze e capacità di giudizio, comunicazione e apprendimento continuo
3°, 4° e 5° descrittore di Dublino):
(a) capacità di analizzare e criticare un testo di filosofia della logica, sia da un punto di vista storico che filosofico;
(b) capacità di porsi in atteggiamento critico rispetto al testo e riportare la propria analisi in forma orale e scritta, mediante dibattiti e mediante la stesura di brevi relazioni scritte;
(c) capacità di interagire su un piano filosofico con i docenti e con i propri colleghi, in lingua italiana e inglese, mediante la lettura guidata dei testi, attraverso domande e dibattiti durante le ore di lezione; attraverso eventuali lavori di gruppo finalizzati alla stesura di relazioni scritte.

Prerequisiti

Il corso è rivolto a chi possiede già competenze e conoscenze in ambito
logico e di storia delle filosofia antica e medievale. È inoltre raccomandata la conoscenza del latino, almeno elementare, e una buona conoscenza della lingua inglese.

Studentesse e studenti che ritenessero di non avere conoscenze sufficienti dell'inglese possono concordare un programma alternativo (analogo al programma dei non-frequentanti) con la docente.

Contenuti dell'insegnamento

Titolo: “Pensare, immaginare e ragionare con l’impossibile. Breve storia del concetto di impossibile da Aristotele a Galileo Galilei”
Il corso si propone di presentare la riflessione logica e filosofica sul concetto di impossibile e i diversi modi in cui questo concetto viene modellato nella logica antica e medievale, fino all’inizio della modernità. I temi principali saranno:
(1) l’origine storica e l’uso filosofico di argomentazioni “per absurdum”, mediante le quali si dimostra una tesi dimostrando l’impossibilità della sua negazione;
(2) la discussione medievale degli enunciati condizionali con antecedente impossibile e la storia del principio logico secondo cui “tutto segue dall’impossibile” (ex impossibili quodlibet);
(3) l’uso medievale e pre-moderno di esperimenti mentali che muovono da scenari in cui è coinvolta una qualche impossibilità metafisica o naturale, e le relative domande sulle regole di inferenza applicabili nella disamina di tali impossibilità attraverso l’immaginazione.

Programma esteso

I concetti di impossibile e impossibilità sono tra quelli più difficilmente definibili, e anche fra i più dibattuti non solo nella filosofia della logica contemporanea, ma anche nella storia della logica antica e medievale. Durante il corso ci soffermeremo in particolare su tre momenti della storia della logica antica e medievale in cui il concetto di impossibile ha acquisito un ruolo centrale.
Il primo tema che affronteremo è quello delle dimostrazioni “per assurdo”, e cioè delle dimostrazioni che mirano a supportare una certa conclusione attraverso la dimostrazione dell’impossibilità della sua negazione. Ci soffermeremo sul modo in cui la struttura e la “forza” delle argomentazioni di questo tipo sono discusse da Aristotele negli Analitici e nei Topici, e sull’influenza di Aristotele su alcuni autori medievali.
Il secondo tema che sarà affrontato è la discussione medievale, che ha inizio nel XII secolo con Abelardo e prosegue nei due secoli successivi, sugli enunciati condizionali con antecedenti impossibili, e su quali criteri di verità possano essere stabiliti per condizionali di questo tipo. Questo tema sarà discusso in relazione alle origini storiche del principio logico secondo cui “tutto segue dall’impossibile” (ex impossibili sequitur quodlibet, conosciuto nella logica contemporanea come principio di esplosione) e anche in relazione ad alcuni dibattiti della filosofia contemporanea sugli enunciati ‘controfattuali’ e ‘contropossibili’.
Un terzo tema che sarà presentato è l’uso di esperimenti mentali con scenari impossibili nella filosofia naturale del XIII e XIV secolo, e la discussione medievale sul tipo di inferenze logiche ammissibili in argomentazioni di questo tipo, in cui è coinvolta l’immaginazione di entità o situazioni impossibili, secondo qualche senso di impossibilità. Vedremo che l’uso medievale di esperimenti mentali con scenari impossibili è fortemente radicata in (e giustificata da) certe teorie logiche secondo cui è possibile ragionare in modo sensato a partire da premesse impossibili. Vedremo anche come questa pratica medievale di ragionare e basare alcune conclusioni scientifiche a partire da scenari impossibili viene in parte adottata e in parte fortemente criticata in alcune opere di Galileo Galilei.

Bibliografia

Durante il corso saranno discussi estratti dai seguenti testi, e da altri testi di logica medievale, che saranno resi noti durante la prima settimana di lezione:

Aristotele, Analitici Primi, in Aristotele, Organon, a cura di Maurizio Migliori, Bompiani 2016.

Aristotele, Analitici Secondi, Organon, a cura di Maurizio Migliori, Bompiani 2016.

Boezio, De Syllogismis Hypotheticis, testo, traduzione, introduzione e commento di Luca Obertello, Paideia 1969.

Pietro Abelardo, Dialectica, a cura di L.M. De Rijk, van Gorcum 1970 (la traduzione di alcuni passi sarà a cura della docente)

William of Ockham, Summa Logicae, a cura di Philotheus Boehner, St. Bonaventure university-Nauwelaerts-Schöningh, St. Bonaventure, N. Y.-Louvain-Paderborn, 1957-1962 (la traduzione di alcuni passi sarà a cura della docente).

Galileo Galilei, Discorso sopra i due massimi sistemi, a cura di Beltràn Marì, BUR 2014.


Sarà cura della docente fornire alle studentesse e studenti una copia digitale (nella versione orginale e nella traduzione in lingua moderna) delle parti di testo discussi durante le lezioni.

Ogni materiale didattico utilizzato o distribuito durante le lezioni sarà caricato sulla piattaforma ELLY, alla voce del corso.

Le studentesse e studenti non frequentanti sono invitati a mettersi in contatto con la docente per concordare un programma e una bibliografia alternativa.

Metodi didattici

Il corso sarà tenuto in collaborazione con l’Università di Toronto e con il corso “Themes in Medieval Philosophy” tenuto da Peter King presso questa università. Alcune lezioni (nelle giornate del lunedì) saranno tenute in condivisione tra i due corsi e si svolgeranno in lingua inglese e in modalità online. Le altre lezioni (nelle giornate di martedì e giovedì) saranno tenute invece in lingua italiana e in presenza, se la situazione sanitaria lo permetterà.

Modalità verifica apprendimento

Le conoscenze e le capacità di comprensione e applicazione delle conoscenze acquisite saranno verificate attraverso un esame scritto e un esame orale finali.
L’esame scritto consisterà nella risposta a circa 6 domande aperte, che verteranno sui diversi temi affrontati nel corso, tra le quali le studentesse e studenti dovranno scegliere di rispondere ad almeno 3. La durata dell’esame scritto sarà di circa 3 ore. Se la situazione sanitaria non permetterà di svolgere l’esame scritto in presenza, si concoderà insieme a studentesse e studenti una diversa modalità di verifica.

L'esame orale, della durata di circa 30 minuti, consisterà in una discussione e eventuale approfondimento delle risposte date nell’esame scritto.

Studentesse e studenti avranno la possibilità di scegliere se fare l’esame scritto e orale in lingua italiana o inglese.

Gli esami scritto e orale mirano a verificare: 1) le conoscenze storiche e filosofiche, sia per quanto riguarda le fonti primarie sia per quanto riguarda la letteratura secondaria; 2) la capacità dello studente di valutare e comparare testi, interpretazioni di testi e posizioni storiografiche; 3) la capacità di comprensione, contestualizzazione e analisi di un testo filosofico.

Altre informazioni

Alcune lezioni del corso si terranno in inglese, ma gli studenti possono fare domande e contributi alla discussione in italiano.

Studentesse e studenti che ritenessero di non avere conoscenze sufficienti dell'inglese possono concordare un programma alternativo -- analogo al programma dei non-frequentanti -- con la docente.

Sono previsti due o tre appelli per sessione di esame, come da calendario.