DIRITTO PENALE COMPARATO
cod. 06915

Anno accademico 2021/22
5° anno di corso - Primo semestre
Docente
- Francesco MAZZACUVA
Settore scientifico disciplinare
Diritto penale (IUS/17)
Field
A scelta dello studente
Tipologia attività formativa
A scelta dello studente
36 ore
di attività frontali
6 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

L’insegnamento si propone di fare conoscere agli studenti le strutture fondamentali dei diversi sistemi penali, con particolare riguardo agli aspetti che incidono sull’operatività delle garanzie individuali, attraverso la comparazione tra le soluzioni accolte nei vari ordinamenti ed il confronto con la giurisprudenza delle Corti sovranazionali (in particolare, la Corte europea dei diritti dell’uomo). Ci si attende che lo studente apprenda ad individuare analogie e differenze tra i diversi sistemi penali, comprendendo le ragioni e le implicazioni delle impostazioni adottate ed essendo in grado di formarsi un’opinione autonoma circa i pregi e i difetti delle medesime. Infine, ci si attende che lo studente sappia esporre le conoscenze acquisite attraverso un linguaggio tecnico adeguato e nella consapevolezza che la medesima nozione può assumere significati diversi nei vari ordinamenti giuridici.

Prerequisiti

Buona conoscenza del diritto costituzionale e della parte generale del diritto penale italiano

Contenuti dell'insegnamento

Fatte alcune premesse sul ruolo della comparazione in materia penale e sul recente processo di europeizzazione del diritto penale, l’insegnamento avrà ad oggetto le diverse soluzioni adottate negli ordinamenti statali e nella giurisprudenza delle Corti europee con riguardo a questioni che incidono sull’applicazione delle garanzie dell’individuo. In particolare, ci si soffermerà sulla dimensione attuale del principio di legalità e sul ruolo del c.d. “diritto giurisprudenziale” attraverso il confronto tra gli ordinamenti di civil law e quelli di common law, anche al fine di evidenziare alcuni aspetti di convergenza tra i due modelli, favorita anche dagli orientamenti emersi nelle pronunce della Corte europea dei diritti dell’uomo. Sempre attraverso il confronto tra i vari sistemi nazionali e la giurisprudenza della Corte di Strasburgo, poi, verranno affrontate ulteriori problematiche che incidono sul volto attuale delle garanzie penalistiche, con particolare riguardo al loro ambito di applicazione e, quindi, alla definizione del concetto di “materia penale”. Infine, particolare attenzione verrà dedicata al ruolo del principio di proporzionalità nella valutazione circa la legittimità dell’incriminazione di condotte costituenti esercizio di diritti fondamentali (ad es. in materia di libertà sessuale, di libertà di espressione e di fine vita).

Programma esteso

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Bibliografia

Gli studenti non frequentanti dovranno preparare l'esame studiando i seguenti volumi: A. Cadoppi, Tra storia e comparazione. Studi di diritto penale comparato, Cedam, Padova, 2014, pagine 3-224, e V. Manes-M. Caianiello, Introduzione al diritto penale europeo, Giappichelli, Torino, 2020, pagine 3-43, 125-208 e 261-279 (totale pagine: 362). Per gli studenti frequentanti, il programma verrà invece concordato con il docente e si baserà sui temi affrontati nelle lezioni e sui relativi materiali caricati sulla piattaforma Elly.

Metodi didattici

L’insegnamento verrà impartito mediante lezioni in presenza e materiali audiovisivi verranno resi disponibili anche online attraverso la piattaforma Elly. Durante le lezioni si alterneranno momenti prevalentemente frontali a momenti interattivi con gli studenti, dei quali sarà incoraggiata la partecipazione attiva nella discussione e nell’analisi critica della casistica giurisprudenziale maggiormente rilevante. Durante le lezioni il docente verificherà le conoscenze preliminari degli studenti e, se necessario, fornirà a tutti gli studenti le competenze minime per colmare le lacune e affrontare con profitto il corso.

Modalità verifica apprendimento

La valutazione sommativa finale, con voto in trentesimi, consegue a una prova orale che prevede almeno tre domande che avranno ad oggetto il programma del corso. L'esame mira a valutare il livello di apprendimento dello studente, la sua capacità di effettuare collegamenti fra gli argomenti, nonché la sua capacità di utilizzare un linguaggio giuridico idoneo. La soglia della sufficienza sarà raggiunta se lo studente avrà mostrato conoscenza e comprensione degli istituti fondamentali e capacità di esposizione autonoma. Il voto viene comunicato immediatamente al termine della prova stessa. Nell’eventuale perdurare dell'emergenza sanitaria e a seconda dell'evolvere della stessa, l'esame di profitto potrà svolgersi o in modalità mista (ossia in presenza, ma con possibilità di sostenimento anche a distanza per gli Studenti che ne facciano richiesta al docente), oppure solo con modalità on line per tutti (a distanza). Della modalità prescelta sarà data tempestivamente notizia sul sistema esse3 con anticipo rispetto allo svolgimento dell'esame. Non sono previste prove intermedie.

Altre informazioni

Il docente è disponibile per chiarimenti sia in orario di ricevimento che tramite mail.