IMPIANTI DI PROCESSO DELL'INDUSTRIA ALIMENTARE
cod. 18438

Anno accademico 2009/10
2° anno di corso - Primo semestre
Docente
Settore scientifico disciplinare
Impianti industriali meccanici (ING-IND/17)
Field
Ambito aggregato per crediti di sede
Tipologia attività formativa
Attività specifiche della sede
32 ore
di attività frontali
4 crediti
sede:
insegnamento
in - - -

Obiettivi formativi

il corso intende fornire le principali competenze relative ai più significativi impianti di processo dell'industria alimentare. <br />
<br />
Al termine del corso il discente avrà acquisito le principali competenze relative alla comprensione delle dinamiche dell'impianto e dei principali parametri gestionali

Prerequisiti

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Contenuti dell'insegnamento

<strong>Valutazione degli investimenti industriali</strong><br />
<ul>
<li>valore del capitale nel tempo, tasso di attualizzazione, calcolo del tasso di ammortamento, costi di impianto e di esercizio</li>
<li>definizione di investimento industriale, tipologie di investimento, di sostituzione, di upgrade e di espansione. il concetto di ammortamento, ammortamento aziendale e fondo ammortamento, ammortamenti a rate costanti, crescenti e decrescenti. l'ammortamento fiscale, l'impatto sull'utile netto di esercizio, il concetto di flusso di cassa, relazione tra flusso di cassa, utile di esercizio e ammortamenti</li>
<li>indicatori di convenienza economica: VAN, determinazione del tasso di interesse per il calcolo del VAN in funzione delle modalità di finanziamento dell'azienda, ROE, TIR, PBP e ROI</li>
<li>cenni di bilancio aziendale, principali voci di conto economico e stato patrimoniale e relazione tra di essi, esercizio</li>
</ul>
<br />
<strong>Tracciabilità alimentare</strong><br />
<ul>
<li>definizioni di tracciabilità (ISO, tracciabilità e rintracciabilità, tracciabilità come strumento di risk management, come strumento per il controllo di qualità, come strumento per la gestione logistica e come strumento commerciale</li>
<li>gli elementi di un sistema di tracciabilità: sistemi di identificazione, sistemi di data capture (bar code, RFID, OCR, banda magnetica), principi di funzionamento, criteri di selezione</li>
<li>gli standard per la tracciabilità: i sistemi di gestione dell'informazione sistemi di gestione dei link e di comunicazione</li>
<li>gli standard per la tracciabilità: i sistemi di identificazione di siti, lotti, item, unità logistiche.</li>
<li>implementazione di un sistema di tracciabilità: set up del progetto, identificazione degli obiettivi, analisi della situazione attuale e delle criticità, identificazione deli scenari to be e fattibilità tecnico economica, implementazione, monitoraggio dei risultati, prestazioni del sistema di tracciabilità. </li>
</ul>
<br />
<strong>Gestione delle scorte e degli approvvigionamenti</strong><br />
<ul>
<li>la gestione a scorta dei materiali, tecniche di previsione della domanda, la funzione delle scorte, la gestione dell'inventory come attività logistica, giacenze e rimanenze, valorizzazione delle rimanenze, scorte nei depositi, definizione, scorte di ciclo e scorte di sicurezza. Le scorte di ciclo per le economie di scala, lotto economico di acquisto, gestione a livello di riordino e ad intervallo di riordino. Le scorte di sicurezza, definizioni e valutazione.</li>
</ul>
<br />
<strong>Magazzini e material handling</strong><br />
<ul>
<li>magazzini: aree funzionali, ricevimento merci, progettazione, parametri di prestazione</li>
<li>Definizioni e classificazione dei sistemi di material handling, il valore dei sistemi di MH, sistemi di MH non vincolati</li>
<li>Sistemi di MH vincolati, classificazione e dimensionamento</li>
<li>Gestione della produzione</li>
<li>Analisi domanda, la programmazione della produzione a flusso continuo, la programmazione della produzione a lotti</li>
<li>il piano aggregato di produzione, il piano principale di produzione</li>
<li>la pianificazione dei fabbisogni, schedulazione e controllo delle attività produttive</li>
</ul>
<br />
<strong>Distribuzione</strong><br />
<ul>
<li>Sistemi distributivi, il canale logistico, canali distributivi coordinati e non coordinati; effetto bullwhip nella catena distributiva: quantificazione, riduzione ed eliminazione dell’effetto bullwhip</li>
<li>strategie distributive; distribuzione tradizionale: risk pooling, distribuzione diretta, cross-docking, transshipment</li>
<li>sistemi logistici push e pull, gestione di un canale pull, il principio del postponement</li>
</ul>

Programma esteso

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Bibliografia

Appunti delle lezioni <br />
Bibliografia indicata dal docente <br />

Metodi didattici

L'esame consiste in una prova scritta che verte su contenuti di teoria e/o esercizi simili a quelli svolti nel corso delle esercitazioni

Modalità verifica apprendimento

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Altre informazioni

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