Sicurezza, qualità e autenticità degli alimenti; Made in Italy, quale futuro verso EXPO 2015?
Il convegno si terrà presso la Sala Pietro Barilla delle Fiere di Parma (Viale delle Esposizioni 393A) nell'ambito di CIBUS .
Appellarsi alla qualità suona ormai come ripetitivo e un po’ noioso. Sembra una vecchia storia della quale non si può fare a meno, perché nessuno si azzarda a dire il contrario, ma che in verità non da tutti e non sempre viene condivisa nella pienezza del suo significato. Con il termine “qualità” si intende una molteplicità di significati tecnici, complessi e articolati, difficili da sintetizzare. Non di rado il termine qualità assume valori differenti in relazione agli intenti di chi lo utilizza (costo, sapore, facilità di consumo, valore dietetico/nutrizionale ecc.).Se si vuole che la qualità dei nostri prodotti si trasformi in competitività, si tratta di dimostrare concretamente il suo significato e declinarla in termini di contenuti tecnico scientifici.
L’intenso dibattito sulla sicurezza che ha pervaso il settore alimenti in questi ultimi anni ha favorito il diffondersi di una cultura della qualità a tutti i livelli della filiera di produzione e consumo. Non è auspicabile, per un settore di tale rilevanza economica, rimanere ancorati al passato, ma piuttosto occorre interpretare le possibilità produttive offerte dall’innovazione tecnologica e comprendere come meglio rispondere alle richieste di un mercato in continua evoluzione. Se nel termine “qualità” si devono riassumere tutte le caratteristiche del prodotto, si deve affermare che la sicurezza è in modo sempre più determinante la condizione indispensabile e irrinunciabile per la qualità.
I prodotti italiani godono da sempre di una grande immagine, ora si tratta di confermare e di consolidare questa immagine rendendola inattaccabile dal punto di vista qualitativo. Se vogliamo trasformare la qualità in un valore aggiunto per il prodotto italiano dobbiamo essere in grado di dimostrarla, spiegarla e difenderla.