Visiting professors a Parma
L'attività di visiting professor all'Università degli Studi di Parma
L'Università degli Studi di Parma, può conferire il titolo di “Visiting Professor” e “Visiting Researcher” a studiosi, stranieri o italiani, di elevata qualificazione scientifica, invitati a svolgere presso l’Università stessa (anche nell’ambito di accordi/convenzioni internazionali da questa stipulati con istituzioni universitarie, di ricerca o di alta formazione non italiane), attività formative, quali corsi, moduli, cicli di lezioni o di seminari, nell’ambito di un corso di studio o attività di ricerca, al fine di favorire l’implementazione dei processi di internazionalizzazione e la propria dimensione transnazionale, promuovendo lo scambio di esperienze scientifiche, didattiche e di ricerca.
Ai sensi del "Regolamento di Ateneo inerente i Visiting Professor e Visiting Researcher” approvato con delibere del Senato Accademico n. 535/17913 del 26.4.2016 e del Consiglio di Amministrazione n. 547/31608 del 28.4.2016, ed emanato con Decreto Rettorale DRD n. 1243/2016 Prot. 63170 del 5 maggio 2016, si intende per “Visiting Professor”, un professore o ricercatore affidatario di un’attività formativa nell’ambito di un corso di studi o di una scuola di dottorato di ricerca. Si intende per “Visiting Researcher” un professore o ricercatore che svolge la propria attività di ricerca nell’ambito di una struttura dipartimentale o interdipartimentale o in un centro.
VISITING PROFESSOR - A.A. 2018/2019 e 2019/2020 - Bando di selezione/Call for Applicants
Nell’ambito della propria strategia di internazionalizzazione, l’Università degli Studi di Parma indice una procedura di selezione pubblica per l’attribuzione di n. 16 (sedici) incarichi di insegnamento da attribuirsi a Visiting Professors (italiani o stranieri) che abbiano la loro sede di lavoro permanente presso un Ateneo straniero.
Le attività di insegnamento, alle quali possono accostarsi anche attività di ricerca, si svolgeranno all’interno di:
- Corsi di Laurea (primo ciclo);
- Corsi di Laurea Magistrale (secondo ciclo);
- Corsi di Laurea Magistrale a Ciclo Unico (secondo ciclo).
L’attività didattica deve svolgersi in maniera continuativa, fatta eccezione per gli obblighi relativi alle sessioni di esame, e deve prevedere lo svolgimento di moduli didattici che costituiscono parte integrante dei corsi di studio per un numero complessivo di ore non inferiore a 20 (venti).
Lo svolgimento delle attività didattiche contenute nel presente bando si articolano su uno dei seguenti periodi:
- A.A. 2018/2019 – Secondo semestre (periodo indicativo: febbraio – maggio 2019)
- A.A. 2019/2020 – Primo semestre (periodo indicativo: settembre – dicembre 2019)
I docenti e ricercatori interessati sono invitati alla presentazione della propria candidatura, inclusi gli allegati, ENTRO E NON OLTRE IL GIORNO 15 SETTEMBRE 2018.
Il bando è pubblicato con delibera del Senato Accademico n. 40 in data 27/03/2018 e delibera CdA n. 120 in data 29/03/2018.
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As part of its internationalization process, the University of Parma has launched this Call for Applications aimed at supporting the inward mobility of 16 Professors and Researchers from foreign Universities to perform academic duties both for education and research. Teaching activity, which also includes the possibility to perform tasks related to research, will be carried out at the following University degrees:
- BA Degrees (First-cycle degrees);
- MA Degrees (Second-cycle degrees);
- Single-cycle degree courses
The teaching activity consists of didactical modules and related exam sessions. The number of teaching hours may not be lower than 20 (twenty).
Teaching activity, according to the specification provided in each available position, may take place:
- during the second semester of the academic year 2018/2019 (tentative period: February – May 2019) or
- during the first semester of the academic year 2019/2020 (tentative period: September – December 2019).
Interested foreign professors and researchers are invited to submit their applications, inclusive of all annexes, WITHIN 15th SEPTEMBER 2018
The Call for Applications is authorized with official approval by Academic Senate act n. 40 (27th March 2018) and Board of Administrators act n. 120 (29th March 2018).
- Testo del bando/Call for Applications
- Domanda di partecipazione/Application form
- Decreto di approvazione della Commissione Selezionatrice/Rector's Decree nominating the Selection Committee
- Graduatoria dei ricercatori selezionati/List of selected candidates (approvata con D.R. 2730/2018 - Prot. n. 228993)
Progetto "TEACHINPARMA" - Reclutamento di Visiting Professor a supporto dei corsi di dottorato per il periodo 2017-2020
E' disponibile dal 2 febbraio 2017 il bando del progetto TeachInParma, realizzato grazie a un importante contributo di Fondazione Cariparma, il cui obiettivo generale è il reclutamento di Visiting Professors, professori stranieri assunti con un contratto di insegnamento annuale rinnovabile, dal 2017 al 2020, al fine di aumentare ulteriormente l’internazionalizzazione dei dottorati di ricerca dell’Ateneo.
Le posizioni aperte e le aree disciplinari interessate sono 15 e coinvolgono quasi tutti i corsi di Dottorato dell’Università. Il bando pubblico si chiuderà il 28 febbraio e i Professori selezionati inizieranno la loro attività a Parma nel prossimo autunno.
Il progetto costituisce un’opportunità unica per migliorare gli indicatori di internazionalizzazione dell’Università alla luce di un aumento nell’attrattività dei corsi di Parma. "TeachInParma" è anche l’occasione per formare competenze strategiche in aree di ricerca oggi poco sviluppate o assenti all’interno dell’Ateneo. I docenti, scelti tra i profili di maggiore spessore a livello internazionale, oltre a svolgere attività seminariali e didattiche, seguiranno la formazione dei dottorandi di Parma e li ospiteranno presso le loro Istituzioni di origine, per periodi di ricerca che andranno da un minimo di 6 mesi ad un massimo di 2 anni.
La partecipazione a consorzi internazionali e a bandi di finanziamento europei (come ad esempio il programma Horizon2020) sarà uno degli impegni richiesti ad ogni Visiting Professor, in collaborazione con i colleghi dell’Ateneo di Parma.
Il progetto vede Fondazione Cariparma al fianco dell’Università di Parma nel più ampio quadro della Strategia di Internazionalizzazione di Ateneo.
I visiting professor a Parma nell'ambito del piano strategico 2016-2018
Nel contesto del piano strategico 2016/2018, l’Ateneo di Parma ha previsto diverse azioni tese a rafforzare la dimensione internazionale della didattica e della ricerca.
Tra queste, ai sensi ai sensi dell’art. 23 comma 3 della Legge 240/210 attuato dall’art. 5 del vigente “Regolamento per la disciplina dei contratti di insegnamento nei corsi di studio ai sensi dell’art. 23 della legge n. 240/2010”, un’azione specifica è rivolta al reclutamento di visiting professors ai quali, nel corso dell’anno accademico 2016/2017, è stata assegnata un’attività di insegnamento. I visiting professors selezionati nell'ambito del piano strategico di Ateneo sono qui di seguito elencati.
Titolo | Nome e Cognome | Università di provenienza | Dipartimento | Insegnamento | Semestre di insegnamento | Lingua di docenza |
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Prof. | BOGEL Fredric Victor | Cornell University NY (USA) | Antichistica, Lingue, Educazione, Filosofia - A.L.E.F. | Letterature anglofone (*) | Secondo | Inglese |
Prof. | DENTONI Domenico | Wageningen University (NL) | Economia | Agri-Food Chain Management (*) | Primo | Italiano |
Prof. | O'SULLIVAN Patrick | Grenoble Ecole de Management (FR) | Economia | Business Ethics (*) | Secondo | Inglese |
Prof. | HOFKENS Johan | Katholieke Universiteit Leuven (BE) | Fisica e Scienze della Terra "Macedonio Melloni" | Advanced Optical Microscopy for Life and Material Science (*) | Secondo | Inglese |
Prof. | VITIELLO Michael | University of the Pacific (USA) | Giurisprudenza | American Criminal Law: Recent Developments (*) | Secondo | Inglese |
Prof.ssa | VRDOLJAK Ana | University Technology Sydney (AUS) | Giurisprudenza | International Law and Cultural Heritage (*) | Secondo | Inglese |
Prof. | ITURRIOZ Ignacio | Federal University of Rio Grande do Sul (BRA) | Ingegneria Civile, dell'Ambiente, del Territorio e Architettura - DICATeA | Advanced Fracture Mechanics (*) | Secondo | Inglese |
Prof. | VERNEREY Frank | University of Colorado Boulder (USA) | Ingegneria Civile, dell'Ambiente, del Territorio e Architettura - DICATeA | Advanced Finite Element Analysis (Module 2) (*) | Secondo | Inglese |
Prof. | CHATZINOTAS Symeon | University of Luxembourg (LUX) | Ingegneria dell'Informazione | 5G Wireless Networks (*) | Secondo | Inglese |
Prof. | PETRAČEK Jiřì | Brno University of Technology (CZ) | Ingegneria dell'Informazione | Nanophotonics (*) | Secondo | Inglese |
Prof. | FAZI Filippo Maria | University of Southampton (UK) | Ingegneria Industriale | Applied Acoustics (*) | Primo | Inglese |
Prof. | JOSSA Stefano | Royal Holloway University of London (UK) | Lettere, Arti, Storia e Società - L.A.S.S. | Letteratura e società nell'Italia moderna e contemporanea (*) | Secondo | Italiano |
Prof. | SOMAINI Antonio | Université Sorbonne Nouvelle - Paris 3 (FR) | Lettere, Arti, Storia e Società - L.A.S.S. | Teorie e storia della cultura visuale (*) | Secondo | Italiano |
Prof. | KRISTENSEN Jan | University of Oxford (UK) | Matematica e Informatica | Lectures on Mathematical Analysis | Secondo | Inglese |
Prof. | KUUSI Tuomo | Aalto University - Helsinki (FIN) | Matematica e Informatica | Complements of Advanced Analysis | Secondo | Inglese |
Prof. | FERRI Francesca | University of Essex (UK) | Neuroscienze | Abnormal Psychology and Cognitive Neuroscience (Psicopatologia e neuroscienze cognitive) (*) | Secondo | Italiano |
Prof. | LEASK Julie | University of Sydney (AUS) | Scienze Biomediche Biotecnologiche e Traslazionali - S.Bi.Bi.T. | Igiene generale e applicata (modulo del corso integrato di "Microbiologia ed Igiene") | Primo |
Inglese |
Prof. | LUQUE Francisco Javier | University of Barcelona (ES) | Scienze degli Alimenti | Molecular Modelling in the Study of Food and Drugs (*) | Secondo | Inglese |
Prof. | PALLA Luigi | University College London (UK) | Scienze degli Alimenti | Statistics for Food and Nutrition Sciences (*) | Secondo | Italiano |
Prof. | CECCIM Riccardo Burg | Universidade Federal do Rio Grande do Sul (BRA) | Giurisprudenza | Welfare di comunita: modelli e esperienze internazionali | Primo | Italiano |
Prof. | TONSO Sandro | Universidade Estadual de Campinas (BRA) | Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale | Ambientalizzazione curriculare dell'Università: studi concettuali, comparativi e propositivi. verso un'Università sostenibile | Secondo | Italiano |
Per gli studenti iscritti all'Università degli Studi di Parma, un'occasione unica per confrontarsi con l'eccellenza in ambito internazionale.
Gli insegnamenti contrassegnati con (*) possono essere inseriti nel proprio piano di studi come "crediti liberi" (TAF D), indipendentemente dall'anno di iscrizione.
Gli adempimenti per l'accoglienza di visiting researchers e visiting professors non comunitari (extra UE)
Per i cittadini non comunitari ammessi a svolgere progetti di ricerca per periodi superiori a 3 mesi, si applica il Decreto legislativo 9 gennaio 2008, n.17 (in applicazione della direttiva 2005/71/CE relativa ad una procedura specificatamente concepita per l’ammissione di cittadini di Paesi terzi ai fini di ricerca scientifica, al di fuori delle quote del Decreto Flussi), divenuto pienamente operativo a partire dal 1° luglio 2009. Tale Decreto ha introdotto una novità in ambito di Visti e Permessi di soggiorno: è stato specificatamente concepito un Visto per Ricerca Scientifica, seguito dal relativo Permesso di Soggiorno per Ricerca Scientifica.
Le procedure sono applicabili per progetti di ricerca da svolgersi sulla base di:
- lavoro subordinato
- lavoro autonomo (Co.co.co, fra cui anche i Visiting Professor titolari di contratti per attività didattica e di ricerca; prestazioni occasionali superiori a 3 mesi)
- assegno di ricerca
- borse di ricerca
Ingresso di ricercatori stranieri a fini di ricerca (Art. 27 ter del Testo Unico sull'Immigrazione) - Visiting researchers
La normativa in vigore definisce in primo luogo la categoria di cittadini stranieri che possono accedere a tale canale di ingresso, specificando che deve trattarsi di stranieri in possesso di un titolo di studio superiore che nel Paese in cui è stato conseguito, dia accesso a programmi di dottorato. Tra gli ingressi per ricerca scientifica rientrano anche gli assegnisti di ricerca e i beneficiari di borsa di studio post dottorato; sono esclusi invece, in quanto si tratta di ingresso per studio, coloro che entrano in Italia per conseguire diploma di scuola di specializzazione, dottorato di ricerca, master universitario, corso di perfezionamento indipendentemente dall'eventuale svolgimento di attività di ricerca (vd. nota MIUR 07/07/2010).
Alla base della richiesta di nullaosta per ricerca scientifica deve inoltre esservi una Convenzione di Accoglienza (modello UNIPR in italiano) (modello UNIPR in lingua inglese, a mero scopo di traduzione ma non avente validità) stipulata tra l’Istituto di ricerca ed il ricercatore, con cui l’Istituto si impegna ad accogliere il ricercatore ed a fornire una serie di garanzie, mentre il ricercatore si impegna a realizzare un progetto di ricerca approvato dall’Istituto. Nella Convenzione deve essere specificato l’oggetto e il periodo di svolgimento del progetto di ricerca. La Convenzione di Accoglienza deve essere sottoscritta dall’Ateneo e dal candidato prima che vengano avviate le altre fasi e quindi quando il ricercatore è ancora all’estero.
La convenzione, tra l’altro, stabilisce:
a) il rapporto giuridico tra le parti
b) le condizioni di lavoro del ricercatore e le risorse messe a sua disposizione in misura non inferiore al doppio dell'assegno sociale (pari a € 896,14 per l'anno 2016). La legge n. 9 del 21 febbraio 2014, ha introdotto nel testo dell’art. 27 ter, il comma 3 bis, il quale dispone che le risorse mensili, dichiarate nella convenzione che stabilisce il rapporto giuridico e le condizioni di lavoro del ricercatore, possano provenire non solo dall’istituto di ricerca che sottoscrive la suddetta convenzione, ma anche dal sostegno finanziario dell’Unione europea, di un’organizzazione internazionale, di un altro istituto di ricerca o di un soggetto estero ad esso assimilabile.
c) la garanzia di copertura delle spese del viaggio di ritorno e dei costi connessi all'eventuale condizione di irregolarità del ricercatore;
d) la stipula di una assicurazione sanitaria per il ricercatore e i suoi familiari eventualmente ricongiunti, ovvero l'obbligo per l'istituto di provvedere alla loro iscrizione al SSN.
In caso di diniego del nullaosta, la convenzione decade automaticamente.
Nel caso in cui il ricercatore debba svolgere in Italia un'attività di ricerca nel campo delle professioni sanitarie, il rilascio del visto è subordinato, oltre che al possesso di tutti i requisiti di norma previsti, anche al preventivo riconoscimento del titolo di studio da parte del Ministero della Salute; nei casi in cui non sia previsto lo svolgimento di attività di tipo sanitario, il responsabile legale della struttura sanitaria ove verrà svolta l'attività di ricerca dovrà rilasciare una specifica dichiarazione in tal senso ad uso delle Rappresentanze diplomatico-consolari ( v. Decreto Interministeriale dell’11 maggio 2011.)
Al ricercatore, una volta entrato in Italia, viene rilasciato un permesso di soggiorno di durata pari a quella del programma di ricerca, ma rinnovabile in caso di proroga del programma stesso (previa presentazione del rinnovo della convenzione di accoglienza).
Il ricercatore può iniziare a svolgere l’attività di ricerca anche prima che gli venga rilasciato il permesso di soggiorno.
Nota: I cittadini extracomunitari già ammessi come ricercatori da altri Stati dell’UE possano, senza dover richiedere il visto d’ingresso, fare ingresso e soggiornare in Italia per un periodo massimo di tre mesi al fine di proseguire le loro ricerche.
In tal caso il ricercatore non dovrà neanche richiedere il permesso di soggiorno, ma dovrà solo presentare telematicamente allo Sportello Unico una comunicazione (Modello FC) allegando la convenzione stipulata nell’altro Stato ed una dichiarazione dell’Istituto presso cui si svolgerà l’attività in Italia. Occorrerà, invece, stipulare una nuova convenzione e richiedere il permesso di soggiorno qualora il ricercatore intenda soggiornare in Italia per un periodo superiore a tre mesi.
Professori universitari destinati a svolgere in Italia un incarico accademico (art. 27, lett. C, del Testo Unico sull'Immigrazione) - Visiting professors
Al fine di incentivare un’immigrazione qualificata verso il nostro Paese ed attrarre lavoratori in grado di apportare particolari contributi alla conoscenza ed alla ricerca universitaria, l’art. 27 del testo unico prevede un ingresso facilitato per i professori universitari destinati a svolgere in Italia un incarico accademico o un'attività retribuita di ricerca presso università, istituti di istruzione e di ricerca operanti in Italia.
La procedura prevede l’invio da parte dell’Università/Istituto Superiore di Ricerca di una richiesta di nulla osta al lavoro per l’assunzione di un professore universitario (modello F) da compilare e trasmettere allo Sportello Unico attraverso l'apposita procedura informatica disponibile sul sito del Ministero dell'Interno (https://nullaostalavoro.interno.it). Nella domanda dovrà essere indicata anche l’Università/Istituto Superiore di Ricerca di provenienza del docente. Il nulla osta è concesso previo parere favorevole da parte della D.T.L. e della questura competente.
Solo una volta ottenuto tale nulla osta (che lo Sportello Unico provvede a consegnare al datore di lavoro e a inviare, per via telematica, alla rappresentanza diplomatica competente) il lavoratore straniero potrà recarsi presso la rappresentanza del proprio Paese per richiedere il visto d'ingresso.
Si evidenzia che i professori universitari possono fare ingresso in Italia anche per effettuare prestazioni di lavoro autonomo. In tal caso non dovrà essere richiesto il nullaosta al lavoro allo Sportello Unico per l’immigrazione, ma sarà lo stesso lavoratore a dover presentare direttamente la domanda per ottenere il visto di ingresso alla rappresentanza diplomatico-consolare italiana nel proprio Paese. Alla domanda il lavoratore dovrà allegare la certificazione, rilasciata dalla Direzione Territoriale del Lavoro del luogo in cui il contratto verrà eseguito, attestante che il contratto d’opera o il programma negoziale non configura un rapporto di lavoro subordinato. Dovrà, pertanto, essere preventivamente sottoposto all’esame della D.T.L. l’eventuale contratto di prestazione d’opera, di consulenza o di altro genere (ex. contratto a progetto) che il lavoratore andrà a stipulare (v. art. 40, comma 22, del Regolamento di attuazione - D.P.R. 394/1999 e successive modifiche).



