PSICOLOGIA DEI GRUPPI E RISOLUZIONE DEI CONFLITTI INTERPERSONALI
cod. 1005548

Anno accademico 2013/14
1° anno di corso - Secondo semestre
Docente
Settore scientifico disciplinare
Psicologia sociale (M-PSI/05)
Field
Psicologia sociale e del lavoro
Tipologia attività formativa
Caratterizzante
42 ore
di attività frontali
6 crediti
sede:
insegnamento
in - - -

Obiettivi formativi

•Acquisizione di conoscenze e capacità di comprensione relative alle componenti psicologiche che derivano dalla disparità di genere. Acquisizione della capacità di lettura delle dinamiche conflittuali e di definizioni di possibili strategie di intervento. Queste conoscenze estendono e/o rafforzano quelle tipicamente associate ai corsi di psicologia sociale e dei gruppi previsti nel primo ciclo anche attraverso il contributi di discipline affini.
• Acquisizione della capacità di applicare le conoscenze, capacità di comprensione e abilità nel affrontare problemi a tematiche nuove o non familiari, inserite in contesti di intervento diversificati (pubblico/privato/associazionismo, scuola/servizi sanitari, ecc.).
Acquisizione della capacità di riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all’applicazione delle conoscenze e dei giudizi;
• Acquisizione della capacità di riconoscere e gestire la complessità sapendo completare le informazioni limitate o incomplete a partire dalle risorse offerte dal contesto e dagli interlocutori presenti.
• Acquisizione della capacità di comunicare in modo chiaro e privo di ambiguità le loro conclusioni, nonché le conoscenze e la ratio ad esse sottese, a interlocutori specialisti e non specialisti.

Prerequisiti

Conoscenze di psicologia sociale e psicologia dei gruppi di base.

Contenuti dell'insegnamento

La prima parte del corso affronta la questione delle differenze di genere come esempio paradigmatico del rapporto gerarchico fra gruppi sociali. Le disparità di genere quali espressioni di strutture valoriali, sistemi di significati, relazioni economiche e di potere rappresentano, nella società contemporanea, un tema di primaria rilevanza al centro di un rinato dibattito sia nell’ambiente scientifico che in quello istituzionale e politico.
La coppia (eterosessuale) è pertanto il contesto relazionale a partire dal quale è affrontata l’analisi delle dinamiche conflittuale e delle possibili metodologie di gestione dei conflitti.
La seconda parte del corso riguarda l’accoglienza delle donne vittime di violenza domestica o che soffrono di un forte disagio familiare. Il corso propone un’ analisi dei criteri, dei metodi e degli strumenti ai quali le istituzioni ricorrono per accogliere le donne che chiedono aiuto.
Il corso si focalizza sulle competente e sul ruolo che la figura professionale dello psicologo può assumere per accogliere e accompagnare la donna nelle diverse fasi del sostegno e nei confronti dei diversi interlocutori.

Programma esteso

- - -

Bibliografia

[PER TUTTI] Raccolta di autori sui temi della prima parte del corso, disponibile presso copisteria Bindcopy, via d’Azeglio, 78 PR

[PER TUTTI] Reale E. (2011). Maltrattamento e violenza sulle donne. Vol. II. Criteri, metodi e strumenti per l’intervento clinico. Milano: Franco Angeli

[PER I NON FREQUENTANTI] Bimbi F., Basaglia A. (2010). La violenza contro le donne. Formazione di genere e migrazioni globalizzate. Milano: Guerini e Associati

Metodi didattici

Il corso prevede lezioni frontali e seminari di approfondimento condotti da personalità di rilievo nell’ambito della disciplina e della professione

Modalità verifica apprendimento

Gli studenti e le studentesse potranno scegliere tra due modalità di frequenza; questa scelta determinerà a sua volta la modalità di valutazione.
a) Scelta di libera frequenza: è la modalità “tradizionale”. La frequenza alle lezioni non è obbligatoria. L’esame finale prevede una prova scritta a tema il cui superamento permetterà di accedere alla prova orale finale. La prova scritta si svolgerà negli appelli pubblicati e la data della successiva prova orale sarà concordata il giorno della prova scritta. Il materiale sul quale prepararsi prevede un testo in più rispetto ai frequentanti.
b) Scelta di frequenza continua. Per gli studenti che scelgono questa modalità (in questo caso saranno raccolte le firma di presenza) le prove saranno in itinere: una prove scritta per la parte “conflitti”, una riferita ad un intervento psicosociale. In questo caso, il voto finale corrisponde alla media dei voti ottenuti sulle due prove.

Altre informazioni

Gli studenti e le studentesse potranno scegliere tra due modalità di frequenza; questa scelta determinerà a sua volta la modalità di valutazione.
a) Scelta di libera frequenza: è la modalità “tradizionale”. La frequenza alle lezioni non è obbligatoria e l’esame finale, orale, si svolge sulla base di un programma predefinito.
b) Scelta di frequenza continua. Per gli studenti che scelgono questa modalità (in questo caso saranno raccolte le firma di presenza) le prove saranno in itinere: una prove scritta per la parte intergruppi, una per la parte sul genere e una riferita ad un intervento psicosociale. In questo caso, il voto finale corrisponde alla media dei voti ottenuti sulle tre prove.