TOPOGRAFIA ANTICA
cod. 13097

Anno accademico 2013/14
2° anno di corso - Primo semestre
Docente
Settore scientifico disciplinare
Topografia antica (L-ANT/09)
Field
Ambito aggregato per crediti di sede
Tipologia attività formativa
30 ore
di attività frontali
6 crediti
sede:
insegnamento
in - - -

Obiettivi formativi

L’insegnamento si propone di fornire una formazione avanzata nel campo della topografia antica. Obiettivo formativo è l’acquisizione di un’ampia e qualificata conoscenza teorica e pratica delle più recenti metodologie di ricerca in tema di topografia del mondo classico e di un’alta qualificazione nel settore della tutela, della conservazione e della valorizzazione del patrimonio archeologico. Strumenti, obiettivi e metodi della ricerca topografica contemporanea verranno acquisiti mediante la maturazione di competenze umanistiche e tecniche relative allo scavo, alla raccolta, elaborazione ed edizione dei dati, alla ricognizione di superficie, alle basi cartografiche e ai sistemi operativi, all’archeologia preventiva. L’insieme di queste competenze consentirà il raggiungimento di una consapevolezza critica del dibattito scientifico relativo alla topografia greca e romana e al paesaggio antico, del quale si conosceranno programmi insediativi, divisioni agrarie, regimazioni idriche, sistemi stradali e infrastrutturali. Obiettivo finale sarà la capacità di decodificare il paesaggio antico in tutte le sue componenti, individuandone i sistemi semantici e pervenendo, di conseguenza, ad una gestione consapevole del paesaggio contemporaneo. Le conoscenze e le capacità di apprendimento acquisite nel percorso di laurea triennale verranno implementate attraverso la proposta di testi specialistici, eventualmente anche in lingua straniera, che consentiranno di elaborare e applicare autonomamente idee originali anche attraverso la eventuale partecipazione ad iniziative mirate alla conoscenza di nuovi percorsi di ricerca e alla padronanza del dibattito scientifico sugli studi archeologici e le discipline applicate all’archeologia. Lo studente sarà sollecitato, in questo secondo livello di studi, ad una riflessione critica sui testi proposti per lo studio individuale, ad un approccio metodologico più specialistico nei confronti delle tematiche oggetto di approfondimento, alla maturazione di abilità avanzate relative alla documentazione e lettura dei contesti archeologici, all’appropriata comunicazione delle proprie competenze, ad attività di coordinamento di piccoli gruppi di lavoro, alla comprensione critica di testi scientifici specialistici, anche in lingua straniera. Potrà, quindi, sviluppare capacità di elaborazione tali da consentirgli di proseguire, per lo più in modo autonomo, gli studi di archeologia in una prospettiva legata, ad esempio, ad un’eventuale attività di ricerca o ad un ulteriore sviluppo delle competenze in campo professionale negli enti di ricerca pubblici e privati e nelle istituzioni preposte alla tutela e valorizzazione dei beni culturali, ovvero università, musei, soprintendenze archeologiche, fondazioni, enti pubblici e privati che presiedono alla gestione del paesaggio e che gestiscono scavo, didattica archeologica e allestimento museale.

Prerequisiti

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Contenuti dell'insegnamento

Senza parole. Lo spazio come linguaggio nel mondo antico.

L'insegnamento prenderà in esame la costruzione e gestione del paesaggio antico come coefficiente di identità e consenso nel mondo romano. Del sistema integrato città-campagna verranno indagati i principali fattori di sviluppo e controllo territoriale, ovvero programmi insediativi, piani regolatori, divisioni agrarie, regimazioni idriche, rete stradale e razionalizzazione infrastrutturale. L’esame del sistema linfatico del paesaggio antico vedrà il contributo delle competenze umanistiche e tecniche richieste alla figura professionale del topografo per la raccolta, elaborazione ed edizione dei dati: decodifica delle fonti scritte e archeologiche, scavo archeologico, ricognizione di superficie, basi cartografiche e sistemi operativi, carta del rischio archeologico, archeologia preventiva, nuove tecnologie applicate ai beni culturali, documentalistica archeologica, e-archaeology. Strumenti, obiettivi e metodi della ricerca archeologica contemporanea contribuiranno, infine, a definire l’apporto delle scienze archeologiche alla gestione consapevole dell’ambiente e al management dei beni culturali.

Programma esteso

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Bibliografia

L. Quilici, S. Quilici Gigli, Introduzione alla topografia antica, Bologna 2004.
Misurare la terra. Centuriazione e coloni nel mondo romano. Catalogo della mostra (Modena 1983-1984), Modena 1983, pp. 71-165.
F. Guandalini, Le centuriazioni in Emilia Romagna, in Urbanizzazione delle campagne nell'Italia antica, Roma 2001, pp. 71-79.
Antichi paesaggi. Una proposta di valorizzazione della centuriazione romana in Emilia-Romagna, a cura di F. Lenzi, Bologna 2009, pp. 11-48.
Viae publicae romanae. Catalogo della mostra (Roma 1991), Roma 1991, pp. 17-24 e pp. 33-35.
L. Quilici, Le strade dell’Emilia antica, in Orizzonti, 1, 2000, pp. 115-138.
A. Morigi, «. in un gomitolo di strade.». La formazione storica del paesaggio itinerario dell’alto appennino parmense, in Discipline del paesaggio. Un laboratorio per le scienze umane, a cura di G. Iacoli, Milano-Udine 2012, pp. 101-122.
La linea e la rete. Formazione storica del sistema stradale in Emilia Romagna, a cura di P.L. Dall’Aglio, I. Di Cocco, Milano 2006, pp. 47-82, 141-155, 213-222, 281-291, 305-309.
A. Morigi, Forum Popili: forma e urbanistica, in Cultura abitativa nella Cisalpina romana, 1. Forum Popili, a cura di A. Coralini, Firenze 2010, pp. 215-243.
A. Morigi, La città dentro la città. Le trasformazioni di Parma antica, in Storia di Parma, 2. Parma romana, a cura di D. Vera, Parma 2009, pp. 691-693.
A. Morigi, Sarsina e la valle del Savio: la forma della città e del territorio, in Storia di Sarsina, 1. L’età antica, a cura di A. Donati, Cesena 2008, pp. 38-62.
P.L. Dall’Aglio, Annotazioni storico-topografiche, in Monte Sorbo. La pieve singolare, a cura di M. Mengozzi, Cesena 2012, pp. 69-74.
G. Cera, Scali portuali nel sistema idroviario padano in epoca romana, in Agricoltura e commerci nell’Italia antica, Roma 1995, pp. 179-198.
Uomo acqua e paesaggio. Atti dell’incontro sul tema ‘Irreggimentazione delle acque e trasformazione del paesaggio antico’, Roma 1997, pp. 99-142, 165-184, 193-212.
Tabula Peutingeriana. Le antiche vie del mondo (Biblioteca di Geographia Antiqua, 3), Firenze 2003, pp. 7-16, 53-66.
L. Quilici, S. Quilici Gigli, Esperienze di studio e rilevamento per la ricostruzione del paesaggio antico, in La forma della città e del territorio. Esperienze metodologiche e risultati a confronto. Atti dell’Incontro di studio (Santa Maria Capua Vetere 1998), Roma 1999, pp. 91-102.
Il mazzo delle carte. L’informatizzazione dell’archivio cartografico e aerofotografico dell’IBC, a cura di I. Di Cocco, S. Pezzoli, Bologna 2012, pp. 53-90.
Per la consultazione on-line della Tabula Peutingeriana si rimanda ai seguenti siti:
www.hs-augsburg.de/~harsch/Chronologia/Lspost03/Tabula/tab_intr.html
www.olschki.it/Plus/htm/2003/52691/52691.htm

Metodi didattici

Il metodo di insegnamento è commisurato alle esigenze specifiche della disciplina, che richiede la trasmissione dei principali contenuti della ricerca archeologica attraverso la tradizionale lezione frontale e l'esemplificazione dei più comuni strumenti di lavoro attraverso eventuali applicazioni pratiche, in caso integrate da incontri seminariali in collaborazione con le principali istituzioni museali regionali. Il materiale di lavoro impone il costante utilizzo di supporti informatici, che possano immediatamente trasferire, a livello visivo, i contenuti in esame. Gli studenti saranno invitati a interagire con la principali banche dati digitali e ad acquisire dimestichezza con le nuove tecnologie applicate ai beni culturali, con particolare attenzione alla e-archaeology, alla documentalistica archeologica, ai sistemi informativi territoriali, alla cartografia archeologica. Al termine dell’insegnamento sarà richiesta la discussione seminariale di un argomento di ricerca affidato durante le lezioni.

Modalità verifica apprendimento

Il metodo di valutazione prevede una prova orale preceduta da eventuali discussioni ed esercitazioni seminariali su un tema di ricerca specifico. Domande sulle principali linee del dibattito scientifico relativo alla topografia antica mireranno a verificare conoscenze e competenze sul paesaggio antico, sul sistema integrato città-campagna, su programmi insediativi, piani regolatori, divisioni agrarie, regimazioni idriche, rete stradale e razionalizzazione infrastrutturale. La sufficienza verrà considerata raggiunta se sarà verificata l’acquisizione di conoscenze avanzate e strumenti d’indagine specialistici che possano supportare la profonda comprensione del sistema paesaggio e la gestione consapevole delle competenze umanistiche e tecniche richieste alla figura professionale del topografo per la raccolta, elaborazione ed edizione dei dati. Il punteggio sarà calcolato in base alla capacità dello studente di dimostrare autonomia critica e padronanza nel trattamento delle fonti scritte e archeologiche relative al paesaggio antico, alla ricognizione di superficie, alle basi cartografiche e sistemi operativi, alle nuove tecnologie applicate ai beni culturali, alla documentalistica archeologica, alla e-archaeology. Il punteggio finale dell’esame integrato sarà calcolato facendo la media dei punteggi conseguiti negli esami singoli.

Altre informazioni

La frequenza è vivamente consigliata. Programma e bibliografia verranno indicati durante lo svolgimento delle lezioni e saranno disponibili sul sito dell’insegnamento sul portale www.lea.unipr.it, dove verranno pubblicati anche tutti i materiali e le informazioni relative ad attività ed iniziative previste durante il semestre, che saranno automaticamente recapitate via mail agli studenti iscritti. Durante le lezioni verranno concordate discussioni seminariali: gli studenti sono, quindi, invitati a prendere al più presto contatto con il docente.