STRUMENTI GIURIDICI DI SOSTEGNO ALLA PERSONA
cod. 1003108

Anno accademico 2013/14
1° anno di corso - Primo semestre
Docente
Settore scientifico disciplinare
Diritto privato (IUS/01)
Field
Discipline giuridiche
Tipologia attività formativa
Caratterizzante
30 ore
di attività frontali
6 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in - - -

Obiettivi formativi

Lo studente, attraverso l'apprendimento degli Strumenti giuridici della persona, viene a conoscere le problematiche relative ai soggetti deboli fruitori dei Servizi sociali e gli strumenti approntati dall'ordinamento giuridico per tutelare tali soggetti. Da evidenziare l'organizzazione e i procedimenti con cui si effettua tale sostegno oltre all'apporto fornito al giudice dagli operatori sociali. Questi professionisti infatti rendono attuabile l'operato dei magistrati. Bisogna quindi metterli nelle condizioni di svolgere questo compito così delicato e rilevante per una società che si vuole definire civile.

Prerequisiti

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Contenuti dell'insegnamento

Le prime lezioni riguardano argomenti introduttivi di carattere generale quali l'ordinamento giuridico, le fonti, la struttura statale con particolare riguardo ai poteri (legislativo, esecutivo e giudiziario). Per poter affrontare la materia di esame è necessario preliminarmente trattare, ancora a livello di nozioni generali, il diritto di famiglia nella sua collocazione ordinamentale e nella sua evoluzione storica: dalle norme contenute nel codice civile del 1942 a quelle novellate dalla riforma del 1975 fino all'ultima normativa, in ordine di tempo, della fine 2012 che equipara in modo ormai totale i figli naturali riconosciuti e quelli adottivi ai figli legittimi, con cambiamenti anche nella competenza degli organi giudiziari deputati ai minori. Entrando nel vivo della materia , si esaminano i problemi relativi ai minori, quali soggetti deboli bisognosi di sostegno giuridico. Dapprima si definisce la filiazione nata in costanza di matrimonio, la filiazione naturale riconosciuta ma, soprattutto, istituto fondamentale per gli operatori sociali, l'adozione (nazionale e internazionale). Segue la situazione del minore nella crisi della famiglia: l'affidamento in caso di separazione personale e di divorzio. Sempre temi fondamentali per gli assistenti sociali investono la tutela offerta dall'ordinamento giuridico all'interno della famiglia e all'esterno: tra i tanti aspetti la tutela della salute, la tutela della personalità, la tutela della privacy, la tutela nei riguardi dei media, e via di seguito, avendo presente l'intento del legislatore di protezione ma anche di stimolo ad una crescita consapevole e indipendente. Sembra opportuno fornire ai futuri assistenti sociali la necessaria conoscenza dei soggetti istituzionali con cui andranno a collaborare, come i giudici della famiglia, i mediatori familiari e altre figure, e le procedure in cui interverranno. Nell'ultima parte del corso si esaminano altri soggetti bisognosi di protezione giuridica: gli incapaci e le persone deboli (soprattutto donne) che all'interno di un nucleo familiare-anche di fatto-subiscono violenza. Per la tutela degli incapaci è sorto di recente l'istituto dell'amministratore di sostegno, strumento più duttile dell'interdizione e degli altri istituti creati all'uopo. La conoscenza della normativa sulle persone assistite di cui all'art. 404 e seg. c.c. è essenziale per gli assistenti sociali sia quali soggetti adibiti alla cura degli incapaci sia come possibili amministratori di sostegno. Ma anche l'ultimo argomento del corso, la situazione di violenza all'interno di una convivenza, è rilevante per l'operatore sociale in quanto coinvolto in prima persona nell'assistenza di chi subisce la violenza nonché nel recupero del violento

Programma esteso

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Bibliografia

Sulle nozioni generali dell’ ordinamento giuridico e per un ripasso del diritto di famiglia si consiglia:” Lineamenti di diritto privato”, a cura di M. Bessone, Torino, Giappichelli editore, 2013( Cap. I, p. 3-24; Cap. XI , p. 103-109; Cap XII, p. 110-118; Cap. XIII,p. 119-121)

Come testo di riferimento si indica:” Famiglia e servizi” a cura di M.R. Spallarossa, Milano, Giuffrè editore, 2008( Cap. I, p. 25-49, Cap. VII, p. 251-276; Cap. VIII, P. II, p. 311-330; Cap. IX, p. 337-394; Cap. X, p. 399-420; Cap. XI, p. 427-460; Cap. XII, p. 465-476; Cap. XIII, p. 479-528)
Verranno segnalati a lezione materiali giurisprudenziali e dottrinali( facoltativi).
Filiazione: cosa cambia, di R. Rossi, Giuffrè, Milano, 2012

Metodi didattici

Varie le modalità di svolgimento dell'insegnamento e ognuna con un preciso intento. La lezione non è mai solo frontale perché si vuole coinvolgere gli studenti sia per controllarne il livello di apprendimento sia per stimolarne l'attenzione. Dopo l'esposizione dell'argomento si può procedere con domande mirate e, nel caso di difficoltà, intervenire con un aiuto concreto. Sono poi previsti, alla fine della trattazione di ogni specifico argomento, o comunque per le materie più significative, approfondimenti pratici soprattutto con l'esame di provvedimenti giudiziari e anche di articoli di dottrina. Con questi approfondimenti lo studente può vedere come la teoria sia trasbordata nella pratica. Si elabora insieme uno schema utile nel momento in cui l'assistente sociale dovrà stilare una relazione per l'organo giudiziario. Prendendo spunto per es.da una sentenza, si può procedere a mettere per iscritto i punti chiave del testo dandone un'organizzazione logica. Previsti infine dei seminari con l'apporto di persone qualificate. Un primo seminario sull'adozione di minori alla presenza di un giudice minorile. Un secondo sul mediatore familiare, figura in via di espansione, con la partecipazione di un avvocato impegnato nel ruolo. Infine, un seminario relativo all'amministratore di sostegno con l'aiuto di un avvocato specializzato.

Modalità verifica apprendimento

La verifica dell'apprendimento si fa in itinere, si può dire ad ogni lezione, chiedendo agli studenti quanto hanno recepito sull'argomento e cercando di venire incontro alle loro difficoltà. Sempre in itinere si dà ad uno o più studenti una sentenza da leggere a casa su un tema trattato in aula per discuterne poi con gli altri. Per l'esame finale si preferisce la forma orale per dare la possibilità allo studente di esporre con più agio la materia d'esame, tenendo presente comunque che le conoscenze giuridiche serviranno per interloquire con i soggetti istituzionali.
Le verifiche dovranno permettere di valutare:
- La conoscenza maturata dallo studente sugli argomenti trattati nel corso.
- La capacità di effettuare opportuni collegamenti tra gli argomenti trattati nel corso e tra questi e altri ambiti disciplinari.
- La capacità di individuare gli elementi rilevanti sui quali basare i propri giudizi sulle tematiche e i problemi affrontati e discussi a lezione.
- La capacità di applicare le conoscenze apprese ai propri contesti di esperienza formativa e professionale.
Le verifiche in forma orale saranno costituite da domande, che saranno differenziate per obiettivo e tenderanno sia a verificare le conoscenze dello studente sia la sua capacità di giudizio e di applicazione delle conoscenze apprese.
La valutazione finale è considerata quindi adeguata / sufficiente qualora lo studente dimostri la conoscenza dei concetti di base e delle tematiche affrontate a lezione, nonché una adeguata capacità di effettuare collegamenti e di riflettere su quanto appreso.

Altre informazioni

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