ECONOMIA EUROPEA
cod. 1005604

Anno accademico 2014/15
2° anno di corso - Secondo semestre
Docente
Settore scientifico disciplinare
Economia applicata (SECS-P/06)
Field
Economico
Tipologia attività formativa
Caratterizzante
48 ore
di attività frontali
8 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in - - -

Obiettivi formativi

Le Conoscenze e la Capacità di comprendere (I Descrittore di Dublino) riguardano la prospettiva economica del processo di integrazione europea, fondata storicamente sulla creazione del “mercato unico” (le quattro libertà di circolazione: beni, servizi, persone e capitali). La frequenza alle lezioni e lo studio di questo insegnamento offrirà quindi agli studenti questa Competenza (II Descrittore di Dublino): padroneggiare gli strumenti metodologici necessari per l’analisi del mercato unico europeo quale naturale punto di riferimento nelle strategie delle imprese industriali, che per definizione guardano al di là dei confini nazionali. Tenendo conto dei III, IV e V Descrittori di Dublino, l’insegnamento ha altresì come obiettivo il conseguimento di Autonomia di giudizio (comprendere come nell’economia del XXI secolo vi sia ancora spazio sia per l’industria di qualità che per un intelligente ruolo della mano pubblica a supporto di quest’industria con una “nuova” Politica industriale sopranazionale), Capacità comunicative (saper comunicare con i decisori politici e la business community) e, infine, Capacità di apprendimento (saper condurre rigorose analisi empiriche sulla manifattura dei paesi europei in una prospettiva comparata: Ue, Usa, Cina e paesi emergenti).

Prerequisiti

Una buona conoscenza della Microeconomia e del processo di integrazione economica europea.

Contenuti dell'insegnamento

Il corso si propone di gettare luce sull’economia europea vista primariamente nella sua dimensione di grande potenza manifatturiera mondiale. Il “rinascimento manifatturiero” di cui, da alcuni anni a questa parte, diffusamente si parla sia in Europa che negli USA formerà l’oggetto della prima parte del corso, che si propone dunque di rispondere a questa semplice domanda: “Perché la manifattura conta?”. Partendo da questo quadro d’insieme, nella seconda parte il focus verrà spostato sulla Politica industriale. Verrà in particolare illustrata quella che il docente ha chiamato la “Jacquemin-Rodrik Synthesis” – dai nomi dei due autorevoli economisti, Alexis Jacquemin e Dani Rodrik, che in epoche diverse (il primo era consigliere di Jacques Delors alla Commissione europea di Bruxelles) si sono occupati dei fondamenti economici della Politica industriale. Una public policy – verrà argomentato - che non deve essere vista solo come possibile rimedio ai classici “fallimenti del mercato”, bensì come una policy che può grandemente contribuire al cambiamento strutturale dell’economia. Un’enfasi particolare verrà data all’approccio (“Politica industriale integrata”) che, dal 2002 ai nostri giorni, si è venuto consolidando all’interno dell’Ue.

Programma esteso

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Bibliografia

F. MOSCONI, Le nuove politiche industriali nell’Europa allargata, Monte Università Parma editore, Parma, II^ ed. 2005 (una nuova edizione è in corso di pubblicazione).

F. MOSCONI, The New Industrial Policy in Europe a Decade After (2002-2012), in M. YÜLEK (Ed.), “Economic Planning and Industrial Policy in the Globalizing Economy. Concepts, Experience and Prospects”, Springer 2014 (in corso di pubblicazione).

Il docente renderà poi disponibile una serie di “Materiali didattici” (paper, articoli, presentazioni PPT) per l’approfondimento di alcuni dei principali temi trattati nel corso delle lezioni.

Metodi didattici

Nelle lezioni frontali verranno illustrati i contenuti sia della monografia del docente, che del suo capitolo nel libro curato dal prof. Yülek (si vedano, più sopra, i “Testi di riferimento”) -- lavori dedicati entrambi alla Politica industriale europea. Inoltre, sempre nelle lezioni frontali il docente presenterà, avvalendosi di paper e articoli, la struttura dell’economia europea e, in particolare, della sua manifattura. A tutte queste lezioni frontali si accompagnerà poi un ciclo di seminari con testimoni privilegiati, ciclo volto ad approfondire la conoscenza della realtà industriale europea, partendo dal case-study italiano (l’Italia resta la seconda manifattura dell’Ue dopo la Germania).

Modalità verifica apprendimento

Esame scritto.
Le conoscenze e la capacità di applicarle verranno accertate con N. 2 domande a risposta aperta (ma su argomenti ben precisi tratti dalla monografia e dal capitolo di libro), valutate fino a 10 punti ciascuna.
Le capacità di comunicare con linguaggio tecnico appropriato, l’autonomia di giudizio e la capacità di apprendere verranno valutate con la richiesta di presentare e discutere un paper su uno degli argomenti del corso, richiesta valutata fino a 10 punti (all’inizio del corso il docente pubblicherà una lista di topic fra i quali gli studenti potranno scegliere, e darà loro le indicazioni sul format).

Altre informazioni

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