COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA 2
Partizione: Cognomi A-L

Anno accademico 2013/14
2° anno di corso - Annuale
Docente
Settore scientifico disciplinare
Composizione architettonica e urbana (ICAR/14)
Field
Ambito aggregato per crediti di sede
Tipologia attività formativa
Caratterizzante
80 ore
di attività frontali
8 crediti
sede: -
insegnamento
in - - -

Obiettivi formativi

Scriveva alcuni anni fa Marc Bloch: “L’incomprensione del presente nasce fatalmente dall’ignoranza del passato, ma è vano cercare di comprendere il passato se non si sa niente del presente”. Il tema del contesto, quale palinsesto fondamentale in cui inserirsi e con cui dialogare, è dunque uno degli obiettivi primari del Laboratorio. La città del XXI secolo è chiamata infatti, sempre più, a ripensare, trasformare e reinventare parti consistenti dei propri tessuti per far fronte alle esigenze di una società globalizzata. Interventi che dovranno però essere socialmente e culturalmente sostenibili; interventi che dovranno essere testimoni del loro ruolo civile nella contemporaneità, pena la perdita di significato ed il loro conseguente fallimento. Il progetto dell’aggregato urbano inteso come organismo complesso che proprio nelle regole che sottendono la propria molteplicità (di funzioni, usi, spazialità) trova il punto di connessione con il contesto, è il secondo obiettivo del Laboratorio. Una città, infatti, è un insieme di “tessuti” (urbani, sociali, economici, culturali, civili) dalla cui interazione deriva l’essenza stessa del suo “essere città”. Saper “leggere” questi tessuti significa allora saper “scrivere” il loro futuro, significa saper progettare i tessuti e le strutture della città contemporanea. Ogni nuova parte urbana è però “autonoma e complementare” rispetto alle altre, a costituire un organismo dinamico di relazioni, strutture e spazi che caratterizzano l’identità di un paesaggio urbano. Il progetto dello spazio pubblico, quale ambito collettivo di vicinato, quale luogo in cui si realizza la vita e l’architettura di una città è così il terzo, imprescindibile, obiettivo del Laboratorio.
Alla fine dell’esperienza didattica ogni studente dovrà aver acquisito gli strumenti e le conoscenze fondamentali del disegno urbano, del progetto dello spazio pubblico, del progetto della residenza. Ad esse si aggiungerà la capacità di presentare graficamente un progetto (in una serie di tavole) e la consapevolezza operativa di alcuni tra i principali programmi di disegno automatico, fotoritocco e renderizzazione.

Prerequisiti

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Contenuti dell'insegnamento

Il progetto della città, fra tradizione e innovazione, tra storia e contemporaneità, come fondamento di una nuova società globale e sostenibile è il tema del Laboratorio. La morfologia urbana, come strumento operativo in grado di “leggere” il contesto e “tradurlo” in una sintesi progettuale consapevole è il filo conduttore dell’esperienza didattica.

Il progetto riguarda la riqualificazione e trasformazione dell'area della Lungara nel quartiere di Trastevere a Roma. Il progetto nasce dalla lettura del tessuto storico al fine di comprendere le logiche che lo hanno costruito nel tempo e definire quella struttura latente, la "mappa morfologica", su cui fondare il progetto della sua trasformazione. Il progetto dello spazio pubblico, unitamente a quello di un piccolo brano di tessuto al posto dell'attuale Carcere di Regina Coeli (di cui è prevista la demolizione) costituiscono il tema didattico.

Il concetto di mixité economica, sociale e culturale costituisce il fondamento dell’esperienza progettuale.
Il ruolo della residenza dovrà essere predominante (una città è fatta anzitutto di case), da declinare in alloggi di diverso taglio (almeno: 100-120 mq, 60-80 mq, 38-40 mq - studio - da destinare a studenti, single, artisti, giovani coppie etc.) e struttura (simplex-duplex). Ad essa si aggiungerà un’opportuna quantità di spazi commerciali destinati a botteghe, negozi, svago e ristorazione. Obiettivo: la creazione di un tessuto complesso, misto, dinamico (com’è quello della città storica). Su questo sistema s’innesteranno alcuni edifici speciali (da studiare solo superficialmente) in grado di “radunare e identificare” il nuovo quartiere.
Il tutto sarà “tenuto insieme” dal progetto degli spazi aperti, vero “tema portante” di tutta l’esperienza progettuale. Il concetto di spazio va inteso, evidentemente, come “pieno” civile il cui ruolo urbano sta, innanzitutto, nel sapiente e consapevole disegno dei suoi “margini”, in quanto “limite” di mediazione e connessione tra il nuovo progetto e la città. Ad essi sta, infatti, la definizione dello spazio pubblico come “spazio civile” e dunque il suo collocarsi come parte integrante del più ampio organismo urbano.
Il saggio progettuale si qualifica, dunque, come un grande progetto civile, uno stratificato “paesaggio culturale”, di cui il nuovo progetto dovrà, consapevolmente, entrare a far parte.

Programma esteso

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Bibliografia

- M. Maretto Ecocities. Il progetto urbano tra morfologia e sostenibilità. Franco Angeli, Roma-Milano 2012.
- M. Maretto Saverio Muratori. Il progetto della città. Franco Angeli, Roma-Milano 2012.
- M. Maretto Il Paesaggio delle Differenze. Architettura, città e territorio nella nuova era globale. ETS Edizioni, Pisa 2008.
- J. Habraken The Structure o the ordinary. Form and Control in the Built Environment. Jonathan Teicher, Editor, Cambridge MIT Press, 1998, 359 p.
- A.Petruccioli Jhon Brinkeroff Jackson. A proposito dei paesaggi. Dodici saggi brevi. ICAR, Politecnico di Bari 2006

Metodi didattici

L’architetto del XXI secolo dovrà essere un architetto colto e dunque in possesso di quegli strumenti critici fondamentali per la comprensione e la gestione dei processi complessi tipici del nuovo mondo globalizzato. L’attività del Laboratorio sarà affiancata, dunque, da alcuni seminari a carattere teorico i cui contenuti saranno parte integrante dell’esame finale. Il lavoro progettuale sarà articolato, quindi, in due fasi/consegne relative a due precisi stadi di avanzamento del lavoro:

- il Masterplan (ovvero il progetto della città):
esperienza ritenuta fondativa che occuperà tutto il primo semestre e che si svolgerà attraverso una serie successiva di consegne intermedie volte a garantire la massima consapevolezza delle scelte progettuali e la massima accuratezza della loro comunicazione formale. Mai come nel progetto urbano la scelta attenta del linguaggio grafico è componente imprescindibile del progetto.

- il progetto dell’architettura:
riguarda la progettazione di uno o più edifici (a scelta dello studente), preferibilmente a carattere residenziale o misto, da condurre fino alla scala del dettaglio, tenendo in debita considerazione sia gli aspetti strutturali che tecnologici. Gli edifici oggetto di questa fase dovranno necessariamente svolgersi in relazione diretta con uno spazio pubblico/collettivo da progettare congiuntamente con essi. Questa fase occuperà circa i due terzi del secondo semestre.

Per ogni fase è prevista l’elaborazione di tavole in formato A1 e la realizzazione di un plastico in scala adeguata.
Ognuna delle due fasi si concluderà con un voto (in trentesimi).
Nel corso dell’anno accademico, infine, una serie di esercitazioni scritte/orali verificherà la conoscenza, da parte dello studente, degli argomenti teorici affrontati a lezione.

Tutta la documentazione relativa all’area di progetto verrà fornita dal Corso.

Modalità verifica apprendimento

Esercitazioni scritte nel corso dell'A.A. sui temi teorici trattati dal Laboratorio.
Discussione del progetto svolto nel corso dell'A. A.

Altre informazioni

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