TECNICHE ANALITICHE PETROGRAFICHE
cod. 1005925

Anno accademico 2015/16
2° anno di corso - Secondo semestre
Docente
Settore scientifico disciplinare
Petrologia e petrografia (GEO/07)
Field
Discipline mineralogiche, petrografiche e geochimiche
Tipologia attività formativa
Caratterizzante
42 ore
di attività frontali
6 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in - - -

Obiettivi formativi

Portare a conoscenza dell’impiego delle metodologie analitiche impiegate nel campo della petrologia e della geochimica per lo studio dei beni culturali realizzati, in tutto o in parte, con materiale lapideo. Tale impiego dovrà essere visto sia nella fase diagnostica dei vari fenomeni di degrado che nella fase di eventuali interventi di restauro, col doppio fine di suggerire dei trattamenti di mantenimento e di reperire materiali analoghi/compatibili con quelli dell’opera d’arte oggetto del degrado.

Prerequisiti

Conoscenza della chimica inorganica e della mineralogia di base, generale e sistematica, con particolare riferimento alle fasi presenti nelle rocce più comuni e nei pigmenti più frequentemente utilizzati. Conoscenza dell’utilizzo del microscopio ottico a luce polarizzata trasmessa. Conoscenza della fisica di base, relativamente alle radiazioni elettromagnetiche. Conoscenza della chimica inorganica di base.

Contenuti dell'insegnamento

1. Terminologia
2. Campionamento
3. trattamento dei campioni
4. metodi di separazione dei minerali
5. determinazione dei componenti volatili
6. elementi chimici a stato di ossidazione variabile
7. raggi X
8. diffrazione dei raggi X
9 . Tecniche diffrattometriche
10. spettrometria di fluorescenza a raggi X
11. spettrometria di fluorescenza a raggi X portatile
12. cenni su altre metodologie analitiche su campione “tal quale”
13. Analisi microchimiche puntuali
14. Analisi isotopiche
15. il microscopio ottico con sorgente a raggi ultravioletti

Programma esteso

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Bibliografia

AA.VV.: Intensità delle radiazioni X diffratte. Appunti dalle lezioni (Roma).
Armigliato A. & Valdrè U. (1982): Microscopia elettronica a scansione e microanalisi – parte I. Università degli Studi di Bologna, 411 pp. Of interest: capp. 1, 2, 3.
Armigliato A. & Valdrè U. (1982): Microscopia elettronica a scansione e microanalisi – parte II. Università degli Studi di Bologna, 356 pp. Of interest: capp. 1, 2, 3.
Bonatti S. & Franzini M. (1984): alcune indicazioni sul reticolo reciproco. Da: “Cristallografia mineralogica”, Boringhieri, Torino, 361 pp. Of interest: cap. 6.
Bonissoni G. (1977): introduzione alla spettrometria dei raggi X di fluorescenza. ETAS Libri, 245 pp. Of interest: capp. 1, 2, 3, 4, 5.
Currie L.A. (1995): Nomenclature in evaluation of analytical methods including detection and quantification limits. Pure & Appl. Chem., 67(10): 1699-1723.
Droop. G.T.R. (1987): A general equation for estimating Fe3+ concentrations in ferromagnesian silicates and oxides from microprobe analyses, using stoichiometric criteria. Mineralogical Magazine, 51: 431-435.
Gallone A. (1990): Analisi fisiche e conservazione. Franco Angeli, 182 pp.
Hutchinson C.S. (1974): laboratori handbook of petrographic techniques. Wiley, 527 pp.
Horwitz W. (1990): Nomenclature for sampling in analytical chemistry. Pure & Appl. Chem., 62(6): 1193-1208.
Jordan C.F. Jr., Fryer G.E., Hemmen E.H. (1971): Size analysis of silt and clay by hydrophotmeter. J. Sedim. Petrol., 41(2): 489-496.
Klein C. (2008): Mineralogia. Zanichelli, 606 pp. Of interest: cap. 7.
Lazzarini L. & Laurenzi Tabasso M. (1986): Il restauro della pietra. CEDAM, 320 pp.
Matteini M. & Moles A. (1999): La chimica nel restauro – I materiali nell’arte pittorica. Nardini editore, 379 pp.
Potts J. (1997): A glossary of terms and definitions used in analytical chemistry. Geostandard Newsletters, 21(1): 157-161.
Ricci Lucchi F. (1980): Sedimentologia – parte I. CLUEB. Of interest: cap. 2.3.1.

Rigault G. (1966): Alcune indicazioni sul reticolo reciproco. Da: “Introduzione alla cristallografia”, Livrotto e Bella, Torino.
Salvioli Mariani E. (2005): microscopia elettronica a scansione e microanalisi. Appunti dalle lezioni.
Seccaroni C. & Moioli P. (2002): Fluorescenza X – prontuario per l’analisi XRF portatile applicata a superfici policrome. Nardini editore, 161 pp. Of interest: parte I.
Simmons G. (1959): The photo-extinction method for the measuremente os silt-sized particles. J. Sedim. Petrol., 29(2): 233-245.

Metodi didattici

Esposizione di concetti fondamentali utili nel campo analitico. Presentazione di metodologie analitiche di vario livello di sofisticazione, costi e possibili impieghi. Frequentazione dei laboratori attualmente presenti nelle strutture nelle quali viene tenuto il corso.

Modalità verifica apprendimento

esame orale, durante il quale si inizierà dalle nozioni fondamentali sulle tecniche analitiche, per poi approfondire una particolare tecnica analitica e concludere con l'analisi delle sue possibilità di utilizzo nel campo dello studio e del restauro dei beni culturali.

Altre informazioni

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