LINGUISTICA GENERALE (INTEGRATO)
cod. 1005918

Anno accademico 2016/17
1° anno di corso - Primo semestre
Docente responsabile dell'insegnamento
MICHELINI Guido
insegnamento integrato
12 crediti
sede:
insegnamento
in - - -

Insegnamento strutturato nei seguenti moduli:

Obiettivi formativi

Il modulo A ha due diverse finalità: permettere di apprendere i principi di base della linguistica generale, la conoscenza dei quali è indispensabile per uno studio delle lingue straniere a livello universitario, e sollecitare gli studenti a una riflessione critica sul linguaggio umano, sulla sua funzione comunicativa e sui suoi rapporti con l’ attività cognitiva dell’uomo.
Il modulo B ha due diverse finalità: permettere di apprendere i principi di base della glottologia, la conoscenza dei quali è indispensabile per uno studio delle lingue straniere in una dimensione storica, e sollecitare gli studenti a una riflessione corretta su importanti temi quali il mutamento linguistico e l’origine delle lingue.

Prerequisiti

Il modulo A non presuppone conoscenze della disciplina, visto che è impartito a studenti appena usciti dalla scuola, dove la linguistica non è materia di insegnamento. Presuppone soltanto quelle capacità di comprensione che si acquisiscono frequentando una normale scuola media superiore.
Il modulo B presuppone le conoscenze di linguistica generale che gli studenti hanno acquisito seguendo il modulo A. Per quanto riguarda la parte finale, è auspicabile, ma non indispensabile, una conoscenza elementare di latino, francese e spagnolo, che permette di memorizzare più facilmente gli esempi proposti.

Contenuti dell'insegnamento

Il corso si articola nei moduli A (Linguistica generale) e B (Glottologia), di 30 ore ciascuno.
Nel modulo A si presentano i principi basilari della linguistica generale, partendo dalla nozione saussuriana di segno linguistico. Si definisce il significante, distinguendo fonetica e fonologia, e si accenna al problema del rapporto con la scrittura. Si definiscono il significato (senso e riferimento) e la funzione pragmatico-comunicativa della lingua. Si esaminano i morfemi distinguendoli in varie classi sulla base della loro semantica, accennando insieme al problema della tipologia morfologica. Si delineano le peculiarità essenziali della sintassi della frase, concentrandosi sui ruoli semantici dei suoi componenti e sulla funzione dell’ordine delle parole. Si conclude il modulo presentando le peculiarità essenziali di alcune teorie contemporanee che prestano un’attenzione particolare all’aspetto semantico-comunicativo: la linguistica cognitiva, la grammatica funzionale e la “role and reference grammar”.
Nel modulo B si presentano i principi generali della glottologia, partendo dal problema del cambiamento linguistico, di cui si definiscono le cause sia interne sia esterne, le ultime delle quali vanno ricondotte in primo luogo al plurilinguismo e ai contatti tra comunità linguistiche differenti. Si esaminano i cambiamenti fonetici, morfologici e lessicali, riservando un’attenzione particolare al problema dei prestiti e dei calchi. Si propone una breve presentazione della linguistica storico-comparativa da Bopp alle ricerche degli strutturalisti della Scuola parigina, evidenziando i principi generali che stanno alla base dei diversi orientamenti; nel corso di tale rassegna si delineano le peculiarità essenziali delle più importanti lingue indoeuropee antiche (antico indiano, antico persiano, ittito, greco miceneo e classico, latino). Si conclude il modulo proponendo un’analisi storico-comparativa di una serie di fenomeni della morfologia verbale dell’italiano.

Programma esteso

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Bibliografia

Modulo A.
Letture obbligatorie: de Saussure F., Corso di linguistica generale, editore Laterza, pp. 9-49 e 83-168.
Gobber G - Morani M., Linguistica generale (2a ed.), editore McGraw-Hill, pp. 1-146.
Lettura facoltativa: Croft W. - Cruse D. A., Linguistica cognitiva, editore Carocci,pp. 31-133.

Modulo B.
Letture obbligatorie: de Saussure F., Corso di linguistica generale, editore Laterza, pp. 171-282. Gobber G - Morani M., Linguistica generale (2a ed.), editore McGraw-Hill, pp. 147-291.
Lettura facoltativa: Bynon T., Linguistica storica, Il Mulino, pp. 31-112.

Metodi didattici

Gli argomenti dei singoli moduli A e B sono trattati in 15 lezioni di due ore ciascuna, svolte in un’aula con lavagna, che permetta di proporre una rappresentazione visiva degli schemi e delle analisi proposte.
Alla fine di ogni lezione il docente riceve nel proprio ufficio gli studenti, al fine di fornire delucidazioni sugli argomenti da lui trattati, oltre che sulle letture da preparare per l’esame.

Modalità verifica apprendimento

La verifica viene effettuata con esame unico su entrambi i moduli: l’esame è orale e si articola in sei domande, due delle quali vertono sulla bibliografia d’esame. Vengono accertate sia le conoscenze acquisite riguardo alla disciplina sia le capacità discorsive e argomentative dello studente.
Nella prima decade di novembre viene tenuto un preappello sul solo modulo A per le matricole che l’abbiano frequentato: l’esame è orale e si articola in tre domande, una delle quali verte sulla bibliografia d’esame. Chi supera il modulo A, viene esaminato in seguito sul solo modulo B. Il voto riportato nel modulo A fa media con quello riportato nel modulo B.

Altre informazioni

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