SUPPLY CHAIN MANAGEMENT 1 MODULO
cod. 1007299

Anno accademico 2017/18
2° anno di corso -
Docente
Settore scientifico disciplinare
Impianti industriali meccanici (ING-IND/17)
Field
Ingegneria gestionale
Tipologia attività formativa
Caratterizzante
63 ore
di attività frontali
9 crediti
sede: -
insegnamento
in ITALIANO

Modulo dell'insegnamento integrato: SUPPLY CHAIN MANAGEMENT

Obiettivi formativi

Conoscenze e capacità di comprendere
Al termine del corso, lo studente dovrà aver acquisito le principali conoscenze relative alla struttura e al funzionamento di una supply chain, in termini di: processi logistici e attori coinvolti; flussi; influenza delle scelte decisionali sulle principali prestazioni.

Competenze
Lo studente dovrà essere in grado di progettare autonomamente la supply chain e i principali processi, definendone le politiche gestionali più adatte in relazione al contesto applicativo. A titolo esemplificativo, ma non esaustivo, lo studente sarà in grado di costruire un network logistico, decidere i criteri di allocazione delle scorte nel sistema distributivo, misurare i principali indicatori di servizio logistico, affrontare decisioni di make or buy in ambito logistico, ecc. Lo studente dovrà essere in grado di utilizzare le conoscenze acquisite per analizzare ed elaborare dati numerici, per sostenere le relative scelte decisionali.

Autonomia di giudizio
Lo studente dovrà essere in grado di valutare l’impatto delle decisioni strategiche, di pianificazione e operative, sulle prestazioni della supply chain.

Capacità comunicative
Lo studente dovrà acquisire il lessico specifico inerente alla supply chain e al supply chain management. Ci si attende che, al termine del corso, lo studente sia in grado di trasmettere, in forma orale e in forma scritta, anche attraverso la risoluzione di problemi numerici, i principali contenuti del corso (ad esempio: supply chain, supply chain management, agility, resilience, customer service, ecc.), anche attraverso l’utilizzo di strumenti di uso comune nel settore, quali schemi a blocchi o flowchart.

Capacità di apprendimento
Lo studente che abbia frequentato il corso sarà in grado di approfondire le proprie conoscenze in materia di supply chain management in generale, attraverso la consultazione autonoma di testi specialistici, riviste scientifiche o divulgative, anche al di fuori degli argomenti trattati strettamente a lezione.

Prerequisiti

Non vi sono propedeuticità obbligatorie, ma si consiglia di aver sostenuto l’esame di Logistica Industriale e Gestione delle Produzione

Contenuti dell'insegnamento

La competizione sui mercati globalizzati odierni si basa sempre più sulla capacità delle organizzazioni di creare e fornire valore ai propri clienti. Tale valore viene oggi principalmente creato dalla gestione efficiente ed efficace del sistema logistico. Il corso di Supply Chain Management si propone di analizzare come attraverso la progettazione e la gestione efficiente ed efficace delle fasi del processo logistico sia possibile raggiungere gli obbiettivi strategici di innalzamento del servizio al minimo costo complessivo. La trattazione parte dalle principali definizioni inerenti alla supply chain, ne esamina i processi e gli attori principali, le prestazioni in termini di servizio, gli aspetti economici e strategici. Durante il corso viene proposta l’analisi di casi reali ed è prevista la realizzazione di seminari con intervento di aziende esterne.

Programma esteso

1. Introduzione al corso.
2. La supply chain: gli attori, le funzioni aziendali coinvolte in una supply chain;
3. I flussi in una supply chain. Flussi di prodotti, flussi di informazione, flussi economico finanziari, flussi di servizio
4. Servizio al cliente: fattori di servizio pre-transazionali, transazionali, post-transazionali. Lead time. Accuratezza. Flessibilità. Frequenza di consegna. Grado di copertura scorte.
5. Obiettivi di una SC, le fonti di ricavo e costo, supply chain surplus, concetti di efficacia ed efficienza della SC, supply chain management.
6. L’importanza delle scelte decisionali sui flussi e il SC surplus
7. Strategie distributive, pooling dell’inventory, costi dell’inventory, cross-docking
8. La variabilità nella supply chain: effetto bullwhip.
9. Business case: the beer game.
10. Distribution requirement planning.
11. Quick response, collaborative planning forercasting and replenishment, vendor managed inventory. Il caso Zara.

Bibliografia

Tutto il materiale impiegato durante le lezioni e le esercitazioni è disponile agli studenti e condiviso in una cartella del portale Elly In aggiunta al materiale condiviso, lo studente può approfondire personalmente alcuni argomenti affrontati durante il corso facendo riferimento ai seguenti testi:• Chopra, S. & Meindl, P., 2012. “Supply chain management: strategy, planning and operations”. (5th Edition). Pearson International
• Christopher, M., 2005. “Logistics and Supply Chain Management”, Person Education
• Hammer, M., 1990. “Reengineering Work: Don't Automate, Obliterate”. Harvard Business Review, pp.1-8
• Mentzer, T., et al., 2001. “Defining Supply chain Management”. Journal of Business Logistics, 22(2), pp.1-25
• Rizzi, A., Montanari, R., Bertolini, M., Bottani, E., & Volpi, A., 2011. “Logistica e Tecnologia RFID - Creare valore nella filiera alimentare e nel largo consume”. ISBN: 978-88-470-1928-7. Springer-Verlag Italia, Milano.
• Chen et al., 2000. “Quantifying the bullwhip effect in a simple supply chain: the effects of forecasting, lead time and information”. Management Science, 46(3), pp.436-443
• Lee et al., 1997. “The bullwhip effect in supply chains”. Sloan Management review, 38(3), pp.93-102
• Christopher. M.,2000. “The Agile Supply Chain: Competing in Volatile Markets”. Industrial Marketing Management, 29(1), pp.37–44
• Christopher, M., & Peck, H., 2004. “Building the Resilient Supply Chain”. International Journal of Logistics Management, 15(2), pp.1-14
• “Zara: time based competition in the fashion market”. In Fernie, J., & Sparks, L. (eds.), Logistics and Retail Management: Insights Into Current Practice and Trends from Leading Experts
• VICS CPFR overview - http://www.vics.org/committees/cpfr/

Metodi didattici

Il modulo 1 del corso ha un peso di 9 CFU, che corrispondono a 63 ore di lezione. Le attività didattiche saranno condotte privilegiando lezioni frontali in aula alternate a esercitazioni.Gli argomenti teorici del corso sono affrontati mediante lezioni frontali. Durante il corso sono proposte esercitazioni sulle parti progettuali del corso e business case. Inoltre, vengono discussi casi aziendali a titolo di esempio relativo agli argomenti teorici del corso.A complemento dei metodi didattici finora esposti, se le condizioni lo consentono, vengono organizzati dei seminari tenuti da responsabili di aziende multinazionali che riportano esperienze concrete maturate in casi studio reali.

Modalità verifica apprendimento

La verifica dell’apprendimento prevede una prova scritta basata su domande a risposte aperte della durata di 1 ora. La prova consiste normalmente di 3 quesiti che possono vertere su contenuti teorici, dimostrazioni, esercitazioni e casi studio affrontati durante il corso; la votazione finale viene calcolata assegnando ad ogni domanda una valutazione da 0 a 30 ed effettuando la media aritmetica delle singole valutazioni, con arrotondamento finale per eccesso; la prova è superata se raggiunge un punteggio pari ad almeno 18 punti. La lode viene assegnata nel caso del raggiungimento del massimo punteggio su ogni item a cui si aggiunga la padronanza del lessico disciplinare.

Altre informazioni

La frequenza al corso non è obbligatoria. Per gli studenti che non possono frequentare vengono messi a disposizione i file audio e i file pdf delle lezioni su piattaforma internet condivisa