POLITICA INTERNAZIONALE
cod. 1005945

Anno accademico 2018/19
2° anno di corso - Primo semestre
Docente
Settore scientifico disciplinare
Storia delle dottrine politiche (SPS/02)
Field
Discipline politiche, economiche e statistiche
Tipologia attività formativa
Caratterizzante
30 ore
di attività frontali
6 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

L’obiettivo generale dell’insegnamento è duplice: da un lato, ci si propone di fornire agli studenti una conoscenza di base delle dinamiche che caratterizzano la politica internazionale (da quelle passate a quelle più recenti o in atto); dall’altro, ci si attende che gli studenti acquisiscano sia gli strumenti analitici fondamentali che la capacità critica per interpretare tali dinamiche attraverso le chiavi di lettura proposte dai grandi paradigmi delle relazioni internazionali.

Conoscenza e capacità di comprensione

Il corso fornisce le conoscenze relative agli autori e ai temi che hanno caratterizzato i principali dibattiti della disciplina, collocandoli nelle differenti fasi storiche in cui si sono sviluppati. Al termine del corso, gli studenti acquisiranno la capacità di comprendere criticamente i principali paradigmi alle Relazioni Internazionali , riuscendo ad interpretare attraverso questi gli eventi e le dinamiche più importanti della politica internazionale contemporanea. 



Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Saranno presi in esame i principali approcci teorici delle Relazioni Internazionali e, per ognuno di essi, verrà discusso almeno un caso di studio tratto dalla storia recente. Saranno inoltre prese in esame le dinamiche in atto nella politica internazionale e i possibili scenari futuri, anche attraverso il riferimento ai fenomeni e agli eventi più rilevanti dell’attualità. Al termine del corso, gli studenti dovrebbero essere in grado di analizzare le questioni principali della politica internazionale contemporanea e di comprendere in modo critico il dibattito sulle cause della guerra e della pace, della cooperazione e del conflitto. L’esame delle grandi tradizioni delle Relazioni Internazionali consentirà inoltre agli studenti di sviluppare una profonda capacità analitica delle principali dinamiche che caratterizzano la politica internazionale, fornendo loro la possibilità di interpretare e valutare in modo critico gli scenari futuri.



Autonomia di giudizio

Sulla base degli strumenti analitici di impianto sia storico che teorico, e attraverso il riferimento al pensiero degli autori che hanno contribuito a dare forma ai diversi dibattiti delle Relazioni Internazionali, al termine del corso gli studenti dovrebbero maturare la capacità di interpretare criticamente le dinamiche tipiche della politica internazionale, riuscendo a formulare in modo chiaro e articolato il proprio punto di vista sulle questioni che sono al centro del dibattito politico contemporaneo, anche alla luce delle diverse prospettive analitiche esistenti.

Abilità comunicative

Lo studio della politica internazionale rappresenta un ambito oggi ancor più rilevante delle scienze sociali e, come per le altre scienze sociali, anche le Relazioni Internazionali sono una disciplina caratterizzata da un proprio lessico specifico e da una propria modalità di articolazione dei concetti e dei paradigmi analitici. Ci si attende dunque che, al termine del corso, gli studenti acquisiscano la capacità di comunicare con chiarezza e di discutere in modo critico le principali questioni relative alla politica internazionale, anche facendo riferimento alle diverse visioni e agli approcci che caratterizzano la disciplina.

Prerequisiti

No

Contenuti dell'insegnamento

Oggi la retorica celebrativa del mondo post-sovrano cede il passo alla geopolitica del caos. Il corso si propone, perciò, di affrontare, dal punto di vista teorico-politico, questo “caos-mondo” che vede contemporaneamente la frantumazione dello Stato-nazione e il riemergere di forme inedite di sovranismi, nuovi concetti di guerra e nuovi teatri di crisi.
Il corso affronterà la genesi e la trasformazione dello Stato moderno, a partire dall'analisi sviluppata da Carl Schmitt sulla sovranità, sul modello westfaliano e sul diritto internazionale (“pensare per linee globali”). Verrà analizzato il moderno sistema di relazioni fra Stati e il processo di costruzione della nazione (ipotesi costruttivista ed etno-simbolica). Verranno, altresì, prese in considerazione le grandi tradizioni teoriche delle Relazioni Internazionali (realismo, liberalismo, neo-marxismo, cosmopolitismo, comunitarismo e teoria critica), con un’attenzione specifica alla World-Systems analysis e alla teoria dei cicli egemonici (Arrighi, Wallerstein), all'ascesa e il declino dello jus publicum europaeum e alla decolonizzazione nel XX secolo.
A partire dall’analisi dei classici del pensiero politico (Machiavelli, Hobbes, Kant, Marx, Gramsci), si discuteranno i principali approcci alla Politica internazionale, prestando attenzione alle nozioni di base (come anarchia, equilibrio di potenza, egemonia), e ai dibattiti (scontro di civiltà, globalizzazione/de-globalizzazione, diritti umani, “guerra giusta”) che hanno caratterizzato la disciplina negli ultimi trent’anni.
L’ultima parte del corso sarà dedicata alla costruzione europea, mettendo a confronto il modello statuale classico westfaliano con quello della governance multilivello e ordoliberale dell'Unione europea, considerando l’azione esterna dell’UE e analizzando il ruolo dell’Europa come grande spazio nel mondo.
Il corso si tiene ogni settimana, secondo il calendario accademico. Ogni incontro consiste di 2 ore di lezione e 1 ora di discussione. Ogni discussione è correlata alla lezione settimanale e alla lettura indicata di volta in volta.

Letture settimanali e note
Le letture settimanali sono importanti per stimolare il dibattito e problematizzare concetti e temi sviluppati durante la lezione. Verrà raccolta via mail dal docente, ogni venerdì, una breve "nota" (circa 200 parole), che lo studente frequentante dovrà preparare, tenendo conto sia di quanto spiegato a lezione, sia della lettura indicata. Le note dovranno sviluppare una breve riflessione personale su ciò che si è trovato più stimolante e interessante durante le lezioni e nelle letture, cercando di esercitare il proprio pensiero critico e trovando relazioni con autori già conosciuti, o che si stanno studiando. Si consiglia, inoltre, di collegare la propria riflessione con temi legati all’attualità politica, o con i dibattiti scientifici sulla materia.
Queste note costituiranno una base sostanziale per la discussione, oltre ad essere un elemento di valutazione intermedia che andrà a sommarsi al voto della presentazione del workshop finale. Le note possono anche essere inviate e condivise con i colleghi, se si desidera, via e-mail, ma non più tardi del venerdì di ogni settimana. Le note inviate in ritardo non saranno accettate. Se si perde una lezione per qualche motivo, si può preparare la nota per la lezione successiva.

Programma esteso

10 settimane – 30 ore: 20 ore lezioni frontali ; 10 ore di dibattito

SETTIMANA 1 – Introduzione al corso e concetti fondamentali
- Comprendere il mondo in cui viviamo: l’oggetto di analisi delle relazioni internazionali. La dimensione politica, tra conflitto e cooperazione.
- Come, quando e dove nasce il concetto di sovranità? Quali sono le caratteristiche dello Stato moderno?
- La dimensione interna (Stato, territorio potere) ed esterna (guerra, diplomazia, politica estera) dell’ordine politico.

Lettura:
I. Wallerstein, Comprendere il mondo. Introduzione all’analisi dei sistemi-mondo, Asterios, Trieste 2a ed. 2013 (PP.1-17).
(http://www.asterios.it/sites/default/files/Comprendere%20il%20mondo%20pagine%203-60.pdf)

SETTIMANA 2 – Introduzione alla figura di Carl Schmitt: pensare per linee globali
- Il concetto del politico.
- Diritto internazionale e politica: le origini e la struttura del moderno sistema di relazioni fra stati (il modello westfaliano).
- Sovranità come “stato di eccezione”.
- Il nomos della terra e le linee globali.

Letture richieste:
Carl Schmitt, Teologia politica, in Id., Le categorie del ‘politico’. Il Mulino, Bologna 1972.
Carl Schmitt, Il concetto del politico, in Id., Le categorie del ‘politico’. Il Mulino, Bologna 1972.
(http://www00.unibg.it/dati/corsi/68052/65742-Carl%20Schmitt,%20brani%20di%20testi.pdf)

Chantal Mouffe, Sul politico. Democrazia e rappresentazione dei conflitti, Mondadori, Milano 2007
(http://confinideldiritto.istitutosvizzero.it/wp-content/uploads/2015/01/Chantal-Mouffe-Sul-politico.pdf)

SETTIMANA 3 – Le origini dello Jus Publicum Europaeum (1648) e le teoria dello Stato nella tradizione realista
- Il realismo nelle relazioni internazionali (Tucidide, Machiavelli, Hobbes).
- Ragion di Stato e interesse nazionale.
- Il realismo moderno ed eterodosso.
- La geopolitica.
- I cicli egemonici.

Letture richieste:
Carl Schmitt, Il Nomos della terra pp. da definire
I. Wallerstein, Comprendere il mondo Cap. 3

SETTIMANA 4 – La limitazione della sovranità: costituzionalismo, federalismo e cosmopolitismo

- Potere costituente e potere costituito. I concetti di “popolo” e “nazione”.
- Le differenti tradizioni del costituzionalismo liberale in Europa e negli Stati Uniti.
- Immanuel Kant e le condizioni per il pacifismo giuridico-morale.
- Le interpretazioni contemporanee del paradigma kantiano (internazionalismo liberale, sicurezza collettiva, integrazione).
- Federazione, confederazione e organizzazioni internazionali.

Lettura richiesta:
I. Kant, Per la pace perpetua (1795)
(https://btfp.sp.unipi.it/dida/kant_7/ar01s10.xhtml)


SETTIMANA 5 – Internazionalismo e analisi dei sistemi-mondo, centro/periferia e la dissoluzione dello jus publicum europeum (1890-1918).

- La dottrina Monroe e l’emisfero occidentale.
- Il collasso dell’eurocentrismo. Rivoluzioni e guerre mondiali. Leninismo e wilsonismo.
- Concetti di Impero e grandi spazi e la teoria dell’imperialismo.
- Teoria critica nelle RI, Gramsci e i neo-gramsciani.

Lettura richiesta:
J.M. Keynes, Le conseguenze economiche della pace, Adelphi pp. da definire

SETTIMANA 6 – Cosmopolitismo e comunitarismo
- Comunità o cosmopolis.
- I diritti umani soni universali?
- Guerra giusta, intervento umanitario e “Responsibility to protect”
- Geopolitica e paradigma eurasiatista
- Le critiche alla globalizzazione

Lettura richiesta:
Danilo Zolo, La guerra, il diritto e la pace in Hans Kelsen, Filosofia politica, 12 (1998), 2.
(http://www.juragentium.org/topics/thil/it/kelsen.htm)


SETTIMANA 7 – L’ordoliberalismo e la costruzione europea.
- La nascita delle prime comunità europee e le teorie dell’integrazione: intergovernativismo, federalismo e funzionalismo.
- Il concetto di sovranità condivisa e la trasformazione dello statualità moderna
- La critica alla dottrina del laissez-faire (1938 Colloque Lippmann).
- Il nuovo ruolo dello Stato per l’ordoliberalismo e la critica alle politiche keynesiane.
- Il federalismo di von Hayek e il concetto di società aperta e di libero mercato e il federalismo di Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi.
- Il mercato unico europeo basato sulla concorrenza.

A. Spinelli, E. Rossi, Il Manifesto di Ventotene. Per un’Europa libera e unita. (1941) https://www.senato.it/application/xmanager/projects/leg17/file/repository/relazioni/libreria/novita/XVII/Per_unEuropa_libera_e_unita_Ventotene6.763_KB.pdf

SETTIMANA 8 – L’Unione europea come sistema di governance multilivello e le nuove forme di cooperazione regionale.
- Il concetto di multilevel system of governance e la trasformazione dello Stato (modelli post-sovrani).
- Le cooperazioni regionali nel mondo (ASEAN, Mercosur, BRICS, ecc.).
- L’Unione europea nel post guerra fredda: allargamento, tentativi di “costituzionalizzazione” e unione monetaria.
- La globalizzazione delle NATO.
- Europa post-Maastricht: l’euro come vincolo esterno e costituzione economica dell’Unione.

Letture (da definire)


SETTIMANA 9 – Il dis(ordine) globale nell’epoca della crisi della narrazione globalista
- Dalla fine della storia allo scontro di civiltà (Fukuyama e Huntington)
- E’ possibile la democrazia transnazionale? Governo o governance globale?
- Europa post- neoliberale e integrazione differenziata
- L’azione esterna dell’UE

Letture (da definire)

SETTIMANA 10 – Il dibattito sulla crisi e sul futuro dell’Europa
- Juergen Habermas versus Wolfgang Streeck. La questione della (ir)riformabilità delle istituzioni europee
- La nuova governance della crisi e l’Europa post-democratica
- Europeismo neoliberale o sovranismo. Una terza via?

Letture (da definire)


SETTIMANA 11 – L’idea di nazione come costruzione politica. Tra teoria costruttivista e l’approccio etnosimbolico (Seminario)
- La nazione come comunità immaginata (B. Anderson)
- L’approccio etno-simbolico (A. D. Smith)

A.D. Smith, La nazione. Storia di un’idea pp. da definire
A. Campi. Nazione. pp. da definire


SETTIMANA 12 – Presentazione finale workshop

Bibliografia

Agli studenti frequentanti verrà concessa la possibilità di anticipare parte della valutazione finale, attraverso una ricerca/workshop. A chi sceglierà di presentare il workshop finale su un tema concordato verrà assegnato, dopo la presentazione, un punteggio in trentesimi, che potrà rifiutare (se al di sotto delle aspettative) o (se positive) portare come bonus all’esame, che si terrà in questo caso con un programma ridotto*.

Gli studenti non frequentanti dovranno portare l’intero programma (parte istituzionale + parte monografica).

Testi di riferimento

Parte istituzionale:
Un testo a scelta tra i seguenti:

H. Kissinger, Ordine mondiale, Mondadori, Milano 2015.
oppure
A. Colombo, La disunità del mondo. Dopo il secolo globale, Feltrinelli, Milano 2010.

(NB: come manuale di supporto si suggerisce: F. Mazzei, R. Marchetti, F. Petito, Manuale di politica internazionale, Egea, Milano 2010. Tale manuale non è da portare come testo d’esame, ma serve come materiale di consultazione).

Parte monografica
Un testo a scelta fra i seguenti:

G. Galli, M. Caligiuri, Come si comanda il mondo. Teorie, volti, intrecci, Rubettino, Soveria Mannelli 2017.
F. Mini, Che guerra sarà, Il Mulino, Bologna 2017.
S. Romano, Atlante delle crisi mondiali, Rizzoli, Milano 2018.
S. Santangelo, Babel. Dai dazi di Trump alla Guerra di Siria: ascesa e declino di un mondo globale, Castelvecchi, Roma 2018.
A. D. Smith, La nazione. Storia di un’idea, Rubettino, Soveria Mannelli 2018.
A. Somma, Europa a due velocità. Post-politica dell’Unione europea, Imprimatur, Reggio Emilia 2017.

*Il workshop sostituisce la parte monografica. NB: per una rassegna dei temi su cui svolgere la ricerca si consiglia il Rapporto ISPI 2018: Sempre più un gioco per grandi e l’Europa? https://www.ispionline.it/sites/default/files/pubblicazioni/book_rapporto2018_web_ultimo_1.pdf

AVVISO: A partire dalla sessione di dicembre 2020 il testo d'esame è il seguente:
- Jackson-Moller-Sorensen, Relazioni Internazionali (5° edizione) Milano, Egea, capp. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 8, 11 e 12. il testo è anche disponibile in pdf sul sito dell'editore http://www.egeaeditore.it/ita/prodotti/geopolitica-e-relazioni-internazionali/relazioni-internazionali---v--ed_.aspx

Metodi didattici

Lezioni frontali, nel corso delle quali si prevede di coinvolgere gli studenti nella discussione sulle principali questioni aperte nella politica internazionale contemporanea. Una sessione di workshop è programmata a fine corso.

Modalità verifica apprendimento

L'esame è orale per tutti.
Si considerano frequentanti quegli studenti che hanno partecipato almeno all’80% delle lezioni.

> Per gli studenti (LM-PGSS)
- frequentanti: l’esame è orale e verte sul contenuto delle lezioni (appunti e slide) e sui due testi d’esame. Gli studenti frequentanti possono portare all’esame l’eventuale bonus conseguito nel corso delle lezioni e che in tal caso ridurrà parte del programma ad un solo libro (parte istituzionale).
- non frequentanti: l’esame è orale e verte sui due testi d’esame (si veda la lista dei possibili testi nella sezione Bibliografia).

Per gli STUDENTI FREQUENTANTI:
La valutazione sommativa finale, con voto in trentesimi, consegue alla PROVA ORALE che prevede un minimo di tre domande, con riferimento ai testi consigliati e alle parti indicate (parte istituzionale e parte monografica, quest’ultima sostituibile con la presentazione di una tesina presentata in aula).
Le tre domande sono mirate a valutare la capacità analitica dello studente rispetto alle tre sezioni tematiche del corso (concetto di Stato, origini e sviluppi del moderno sistema internazionale e governance dell’Unione Europea) con un uso del linguaggio politologico corretto. La prova orale prevede inoltre la presentazione di una TESINA di 5 cartelle con un argomento a scelta da parte dello studente (La lista degli argomenti verrà presentata durante il corso). L'esposizione della tesina permette di valutare la capacità analitica acquisita e l'autonomia di giudizio sviluppata. Agli studenti vengono spiegati i criteri di composizione della tesina all’inizio del corso e varie volte durante lo svolgimento.
• Per gli STUDENTI NON FREQUENTANTI:
La valutazione sommativa finale, con voto in trentesimi, consegue alla PROVA ORALE che prevede minimo tre domande, con riferimento ai testi consigliati e alle parti indicate.
Le tre domande della prova orale sono mirate a valutare la capacità analitica dello studente rispetto alle tre sezioni tematiche del corso (concetto di Stato, origini e sviluppi del moderno sistema internazionale e governance dell’Unione Europea) con un uso del linguaggio politologico corretto.

AVVISO: A partire dalla sessione di dicembre 2020, nel perdurare dell'emergenza sanitaria e a seconda dell'evolvere della stessa, l'esame di profitto potrà svolgersi o in modalità mista (ossia in presenza, ma con possibilità di sostenimento anche a distanza per gli Studenti che ne facciano richiesta al Docente), oppure solo con modalità on line per tutti (a distanza). Della modalità prescelta, tra le due indicate, sarà data tempestivamente notizia sul sistema esse3 con anticipo rispetto allo svolgimento dell'esame”.
Gli esami sono tenuti dal Prof. Castelli (emanuele.castelli@unipr.it), a cui ci si può rivolgere per eventuali chiarimenti inerenti alla prova.
L'esame è orale e verte sui contenuti dei capitoli indicati nella sezione "bibliografia". La valutazione sommativa finale, con voto in trentesimi, consegue alla prova orale che prevede un minimo di tre domande, con riferimento al testo indicato. Le tre domande sono mirate a valutare le conoscenze, la capacità di comprensione e di formulazione autonoma di giudizio, oltre che la capacità analitica dello studente e l'uso del linguaggio politologico corretto.

Altre informazioni

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