ISTITUZIONI DI DIRITTO ROMANO
Partizione: Cognomi A-L

Anno accademico 2018/19
1° anno di corso - Annuale
Docente
- Ulrico AGNATI - Federica DE IULIIS
Settore scientifico disciplinare
Diritto romano e diritti dell'antichità (IUS/18)
Field
Ambito aggregato per crediti di sede
Tipologia attività formativa
Base
84 ore
di attività frontali
12 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

Il diritto romano, dal quale hanno avuto origine le esperienze giuridiche del mondo occidentale, rappresenta un modello compiuto di ordinamento che in alcuni paesi trova ancora applicazione ufficiale e che continua ad alimentare la scienza giuridica anche nei paesi che lo hanno sostituito con le codificazioni. Il corso di Istituzioni, attraverso la presentazione del diritto romano nella sua evoluzione storica, si propone di offrire allo studente un’introduzione generale allo studio del diritto privato, da un lato trasmettendo e affinando la padronanza del linguaggio e dei concetti tecnico–giuridici, dall’altro promuovendo la consapevolezza della storicità del diritto, quale fenomeno intellettuale e sociale.
Al termine del corso ci si attende che lo studente:
conosca e ricordi gli snodi evolutivi dell’esperienza giuridica romana insieme ai principali istituti del diritto romano;
applichi le conoscenze acquisite, analizzando in modo autonomo casi concreti e ponendo criticamente a confronto gli istituti del diritto romano con quelli del diritto civile vigente in Italia;
comunichi efficacemente impiegando il lessico tecnico-giuridico.

Prerequisiti

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Contenuti dell'insegnamento

Il corso verte sui principali istituti dell’ordinamento giuridico romano, relativi al diritto delle persone e di famiglia, alla teoria degli atti giuridici, ai diritti reali e alle obbligazioni. Parallelamente, sarà dedicata particolare attenzione al fenomeno processuale, alle cui peculiarità – specie per quanto riguarda il processo formulare – si deve spesso la configurazione dei singoli istituti. Nell’ambito dello studio delle fonti di produzione sarà infine approfondito il ruolo del Pretore e quello dei giuristi nella formazione del diritto privato, offrendo così una migliore chiave d’accesso a due dei più significativi aspetti dell’esperienza giuridica romana: la sintesi che si attuava nel processo tra i vari strati normativi che ne componevano il diritto (inteso in senso oggettivo) e la riflessione scientifica che di questo mediò l’applicazione, e che è alla base del nostro modo di pensare il diritto.

Programma esteso

Nozioni giuridiche elementari e riferimenti essenziali della storia di Roma antica.
Le fonti e l’evoluzione storica e istituzionale del diritto romano. Il processo civile (il processo per legis actiones; il processo per formulas; il processo extra ordinem). Il negozio giuridico. I soggetti di diritto. La famiglia, la dote il matrimonio. Filiazione e patria potestas. Capacità di agire, tutela e curatela. Cose, beni e diritti reali. La proprietà e la comunione. I diritti reali di godimento. I diritti reali di garanzia: pegno ed ipoteca. Il possesso. Le obbligazioni. Evoluzione storica e tipi. Modi di estinzione e modificazione delle obbligazioni. Le obbligazioni ex contractu e i contratti in diritto romano. Le obbligazioni non contrattuali da atto lecito. Le obbligazioni ex delicto e quasi ex delicto. La responsabilità del debitore e le garanzie dell’obbligazione. Cenni al diritto successorio.

Bibliografia

STUDENTI FREQUENTANTI

Manuale di riferimento:
A. LOVATO – S. PULIATTI - L. SOLIDORO, Diritto privato romano, Giappichelli, 2017, pp. XIV-786.
Il manuale andrà studiato integralmente, fatta eccezione per il capitolo VIII relativo alle "Successioni", la cui preparazione potrà essere limitata ai seguenti paragrafi: 1,2,3,4,6,15 e 23a.

Letture facoltative per chi ha necessità di integrare o desidera approfondire:
D. MANTOVANI, Le formule del processo privato romano. Per la didattica delle Istituzioni di diritto romano, 2a ed., Padova, CEDAM, 1999;
F. BALDESSARELLI, Le radici dei diritti dell’Europa. Dal Cippus Antiquissimus al Corpus Iuris Civilis, Parma, MUP, 2017.


STUDENTI NON FREQUENTANTI

Manuale di riferimento:
A. LOVATO – S. PULIATTI - L. SOLIDORO, Diritto privato romano, Giappichelli, 2017, pp. XIV-786.
Il manuale andrà studiato integralmente, fatta eccezione per il capitolo VIII relativo alle "Successioni", la cui preparazione potrà essere limitata ai seguenti paragrafi: 1,2,3,4,6,15 e 23a.

Si segnalano, inoltre, come letture integrative e per approfondimento:
D. MANTOVANI, Le formule del processo privato romano. Per la didattica delle Istituzioni di diritto romano, 2a ed., Padova, CEDAM, 1999;
F. BALDESSARELLI, Le radici dei diritti dell’Europa. Dal Cippus Antiquissimus al Corpus Iuris Civilis, Parma, MUP, 2017.

Metodi didattici

Alle lezioni frontali sono affiancati seminari ed esercitazioni, anche scritte, che consentano agli studenti frequentanti di applicarsi nella soluzione di quesiti giuridici e di essere consapevoli della persistenza delle categorie giuridiche romane. Ai fini di colmare eventuali lacune nelle conoscenze preliminari, si dedicheranno le ore iniziali del corso e alcuni seminari alla trattazione elementare delle nozioni giuridiche basilari e dei riferimenti essenziali della storia romana.

Modalità verifica apprendimento

Studenti frequentanti.
Il conseguimento degli obiettivi formativi sarà verificato attraverso una interrogazione orale che si terrà dopo la conclusione del corso. Verranno programmate una o più prove intermedie (che potranno essere sia orali che scritte), al fine di verificare periodicamente l’apprendimento.
Nel calcolo del voto finale si terrà conto della partecipazione alla discussione durante le lezioni e del risultato delle prove intermedie scritte/orali (solo se positive). Il voto finale positivo sarà espresso in una scala di valutazione da 18 a 30.

Studenti non frequentanti.
Prova orale sui contenuti del manuale. L'interrogazione orale consisterà in almeno almeno 3 domande (con punteggi individuali da 0 a 10 per ogni domanda, con valore di merito crescente). Nel determinare il voto finale sarà dato valore alla qualità dell’argomentazione giuridica e alla accuratezza dell’esposizione. Il voto finale positivo sarà espresso in una scala di valutazione da 18 a 30.

Altre informazioni

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