L'EDUCAZIONE NELLA FILOSOFIA ANTICA
cod. 1008052

Anno accademico 2020/21
1° anno di corso - Secondo semestre
Docente
- Franco DE CAPITANI
Settore scientifico disciplinare
Storia della filosofia antica (M-FIL/07)
Field
Attività formative affini o integrative
Tipologia attività formativa
Affine/Integrativa
30 ore
di attività frontali
6 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

Scopo dell’insegnamento è fornire un quadro più completo possibile del pensiero educativo e filosofico presente nell’intero arco della filosofia antica, che, notoriamente, va dal VI secolo avanti Cristo al V-VI secolo dopo Cristo, sia in ambito pagano che cristiano. Saranno prese in considerazione le elaborazioni educative presenti e consolidatesi nella paidéia antica e volte alla formazione dell’uomo e del cittadino antico. Perciò parleremo dell’educazione medica, di quella scientifica in generale, dell’educazione: logica, psicologica, metafisica, fisica e morale che i vari autori e le varie scuole filosofiche hanno elaborato nel corso dei periodi cosiddetti: presocratico, socratico, classico di Platone e Aristotele, sino al periodo ellenistico, epicureo, stoico, scettico, medioplatonico e neoplatonico, sia pagano che cristiano, per giungere a Proclo e Simplicio.

Prerequisiti

Nessun prerequisito è richiesto.

Contenuti dell'insegnamento

TITOLO:
L’EDUCAZIONE “MORALE” NELLA FILOSOFIA ANTICA
ARGOMENTO:
Che cos’è il bene, che cos’è il male? Questo è il tema dell’educazione morale nella filosofia Antica. Quali contenuti teoretici ha, in che modo viene insegnato?
Tale problema prende avvio con Socrate, che è considerato il fondatore della filosofia morale e per il quale il bene conosciuto razionalmente deve essere necessariamente compiuto. Ragion per cui il male consiste nell’ignoranza di ciò che è bene fare.
Sulla sua scia anche Platone accetterà i contenuti di tale insegnamento, insistendo però, da un lato sul riscatto mistico-religioso dell’anima dalla condizione di male in cui è precipitata ( visione orfico-pitagorica ); e, dall’altro, sulla capacità del singolo di attuare una sintonia dell’anima con il corpo e le sue passioni basata sul rispetto della “giustizia”, intesa come attuazione armonica tra le varie virtù dell’anima: sapienza, fortezza e temperanza ( cfr. Resp. 433 a-e ).
Mentre l’allievo di Platone, Aristotele dedicherà al tema morale ben tre opere: la Grande etica, L’etica a Eudemo e soprattutto L’etica dedicata al figlio Nicomaco, ove parlerà delle “virtù dianoetiche” proprie del “retto esercizio intellettuale” e delle “virtù etiche”, atte a disciplinare gli elementi affettivi e impulsivi della nostra vita. Tuttavia, sia virtù dianoetiche che etiche, debbono essere “abito”, virtù abituali, vale a dire disposizioni costanti e continuative a compiere il bene conosciuto come tale. Per cui non basta solo conoscere il bene per essere virtuosi, ma occorre volerlo attuare continuativamente, anche nella vita sociale e politica.
Dopo di lui pure Epicurei e Stoici tratteranno l’argomento morale, facendolo diventare parte principale del loro insegnamento filosofico e di vita.
Per gli Epicurei si parla di: edonismo, “atarassìa”, piacere “statico” e non “in movimento”, “vivere nascosti” e lontani dalla vita sociale e politica.
Mentre per gli Stoici si parla di: “apatìa”, sradicamento delle passioni, accettazione rassegnata e consapevole degli accadimenti dovuti alla Necessità e al Fato che guidano l’universo e la natura intera, compresa quella umana.
Agostino di Tagaste darà una sua visione della filosofia morale, che segnerà di sé tutto il periodo medievale successivo e oltre, trattando del male ( morale, fisico e, come lo chiamerà Leibniz, metafisico ), della libertà e della grazia.

Programma esteso

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Bibliografia

TESTI OBBLIGATORI:
-lettura almeno di un manuale per le scuole superiori sulla filosofia morale Antica, da Socrate a sant’Agostino ( in mancanza del proprio, suggerirei: REALE-ANTISERI, Storia delle idee filosofiche., vol. I, La Scuola, Brescia ); oppure: M. IVALDO, Storia della filosofia morale, Editori Riuniti, Roma 2006, i capp. I e II ( Agostino compreso ); oppure: S. CREMASCHI, Breve storia dell'etica, Carocci, Firenze 2012, i primi 7 capitoli.
- lezioni ed esercitazioni in aula o via internet.

TESTI FACOLTATIVI:

A titolo informativo elenco alcune delle principali storie della filosofia
Antica, di livello universitario, disponibili in lingua italiana:

L. ROBIN, Storia del pensiero greco, Mondadori, Milano 1978 ss.;
G. REALE, Storia della filosofia Antica ( ve ne sono varie edizioni: da
quella, in cinque volumi, edita da Vita e Pensiero, Milano 1990 ss., a
quella, in unico volume, intitolata Storia della filosofia greca e romana,
edita da Bompiani, Milano 2004 ss. );
N. ABBAGNANO – G. FORNERO, Storia della filosofia Antica., Utet,
Torino 2017 ss.;
AA. VV., Storia della filosofia Antica, in 4 voll., a cura, rispettivamente, di M. BONAZZI, F. TRABATTONI, E. SPINELLI, R. CHIARADONNA, Carocci, Roma 2016-2018 ss.;
A. KENNY, Nuova Storia della filosofia occidentale, vol. 1, Filosofia Antica, Einaudi, Torino 2012 ss.;
E. LAMANNA, Storia della filosofia Antica, Le Monnier, Firenze 1989 ss.;
L. GEYMONAT, Storia del pensiero filosofico e scientifico, vol. I, Garzanti, Milano 1970 ss.;
F. ADORNO, La filosofia antica, Feltrinelli, Milano 1977 ss.;
G. DE RUGGIERO, Storia della filosofia antica, Universale Laterza, 2 voll., Laterza, Bari 1980 ss.
Potrebbero essere utili anche alcune antologie di passi commentati sulla filosofia antica. Ne cito solo due:
M. BONAZZI, L. CARDULLO, G. CASERTANO, E. SPINELLI, F. TRABATTONI ( a cura di ), Filosofia Antica, Cortina, Milano 2005 ss.;
D. PESCE, Testi di filosofia Antica., vol. I della sua Storia della filosofia,
Principato, Firenze 1995 ss.

Metodi didattici

Lezioni frontali e, se possibile, seminariali, con discussioni di testi e temi specifici del corso via internet; e presentazione, sempre via internet, di capitoli o parte dei libri in bibliografia.

Modalità verifica apprendimento

Prova orale. Criteri di valutazione: le soglie del 18, del 24, del 27, del 30, del 30 e lode saranno raggiunte, rispettivamente, in seguito ad una: sufficiente, discreta, buona, ed ottima comprensione delle tematiche trattate; e ad una simile sufficiente, discreta, buona, ottima chiarezza espositiva e competenza nell’uso del lessico specialistico. La soglia della lode dovrà aggiungere elementi di originalità o di particolare approfondimento delle tematiche trattate.

Altre informazioni

Programma e modalità di verifica degli apprendimenti sono uguali per studenti frequentanti e non frequentanti.