STORIA DELLA MESSA IN SCENA E DELLA REGIA TEATRALE
cod. 1006665

Anno accademico 2021/22
2° anno di corso - Secondo semestre
Docente
- Francesca BORTOLETTI
Settore scientifico disciplinare
Discipline dello spettacolo (L-ART/05)
Field
Attività formative affini o integrative
Tipologia attività formativa
Affine/Integrativa
30 ore
di attività frontali
6 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

Il corso mira a trasmettere agli studenti, nel quadro dei Descrittori europei per le lauree magistrali (Dublin descriptors), gli strumenti metodologici e le conoscenze storiche teoriche per analizzare e comprendere forme, linguaggi e sistemi di produzione artistica e messe in scena teatrali attraverso l’esegesi e l’interpretazione critica delle sue fonti scritte, orali e visive.

Conoscenza e capacità di comprensione: l'alternanza di lezioni frontali e seminariali consentirà agli studenti di acquisire una conoscenza specialistica sulla produzione e messa in scena teatrali e raggiungere una certa padronanza metodologica e analitica rispetto al discorso del patrimonio materiale e immateriale delle arti performative con specifico interesse alle questioni relative agli archivi e atlanti dello spettacolo (fisici, mentali e digitali).

Capacità di applicare conoscenza e comprensione: applicare tali conoscenze e capacità nell’affrontare in maniera autonoma la lettura critica di capitoli della storia della messa in scena teatrale, riuscendo a inquadrarlo nel contesto storico e culturale di riferimento.

Autonomia di giudizio: gestire la complessità del giudizio e dell’informazione sull’attività teatrale e sui suoi diversi attori.

Abilità comunicative: comunicare in modo chiaro e privo di ambiguità le conoscenze acquisite attraverso la terminologia specialistica.

Capacità di apprendimento: sviluppare ulteriori capacità di studio e ricerca autonoma, nell’approfondimento storico-critico della messa in scena e della regia teatrale, avvalendosi delle metodologie d’indagine storico-artistica, e in particolare della ricerca archivistica.

Prerequisiti

Questo esame si rivolge a studenti che abbiano una propria e personale cultura spettatoriale, ovvero che abbiano l'abitudine di andare a teatro (danza, prosa, opera lirica) almeno 4 o 5 volte all'anno. Si tratta di un prerequisito minimo, meglio ancora se accompagnato dall’aver dato in precedenza, nel triennio, almeno un esame di discipline dello spettacolo. Gli studenti che siano al primo esame di storia del teatro integreranno con lo studio di un volume aggiuntivo:
Luigi Allegri, "Invito a teatro", Laterza 2018

Contenuti dell'insegnamento

Il corso intende offrire una conoscenza specialistica delle pratiche e produzioni teatrali ponendole strettamente in relazione con gli elementi della storia passata e presente, della creazione artistica e della documentazione delle arti performative: ossia di quelle forme espressive ‘intermedie’ – come discusso da Aby Warburg – che trovano nell’azione teatrale e nel movimento della danza, nel gesto, nel recitativo, nel canto, nella musica, come nella scena quella capacità espressiva che lega la vita all’arte. Analizzeremo forme, linguaggi e sistemi della messa in scena teatrali attraverso l’esegesi e l’interpretazione critica delle sue fonti scritte, orali e visive, a partire da una selezione di documenti conservati presso archivi e collezioni locali, nazionali e internazionali. Ripercorrendo alcune delle traiettorie storico-teorico delle forme e pratiche teatrali, esploreremo modelli di atlanti dello spettacolo attraverso i quali il patrimonio materiale e immateriale delle arti performative viene archiviato, documentato, valorizzato e infine condiviso e partecipato.

Una parte del corso avrà taglio storico-critico e affronterà questioni di carattere generale delle discipline teatrali. In parallelo si procederà con alcune lezioni di tipo laboratoriale e seminariale, che vedranno la partecipazione di specialisti del settore con la proiezione dei materiali video e digitali, e che saranno organizzate intorno allo studio di casi di studio specifici, per individuare forme e sistemi di riattivazione di temi, linguaggi ed eredità culturali nelle arti performative e messe in scena teatrali tra passato e presente.

L'impostazione laboratoriale di una parte delle lezioni consentirà agli studenti di raggiungere una certa padronanza metodologica e capacità di analisi rispetto al discorso del patrimonio materiale e immateriale delle arti performative con specifico interesse alle questioni relative agli archivi e atlanti dello spettacolo (fisici, mentali e digitali).

Programma esteso

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Bibliografia

I TESTI PER LA PREPARAZIONE DELL’ESAME VERRANNO INDICATI a lezione e pubblicati sulla PIATTAFORMA ELLY prima dell’inizio del corso (dalla piattaforma saranno inoltre scaricabili alcuni dei testi in esame).

Metodi didattici

Il corso, in presenza, si articolerà attraverso lezioni frontali, visioni di materiali filmici relativi a opere teatrali e performative;

alternate a momenti seminariali in cui una selezione di letture verranno discusse in classe, facendo ricorso a metodologie di active learning, che prevedono l’attiva partecipazione in classe degli studenti; attività di ricerca e lavoro di gruppo su fondi e collezioni archivistiche.

Il corso prevede inoltre incontri con operatori del settore e visite presso alcuni degli archive e/o musei della città finalizzate a una introduzione alle modalità di identificazione delle tracce dello spettacolo e lo studio delle fonti dirette.

Modalità verifica apprendimento

Esame scritto e orale
La modalità di valutazione consiste nella preparazione di un elaborato scritto e uno orale in cui lo studente dovrà dimostrare la conoscenza degli argomenti trattati nei testi in esame (e durante le lezioni frontali e i momenti seminariali).

Altre informazioni

NON FREQUENTANTI
Il programma per gli studenti non frequentanti deve essere concordato con la docente