ESEGESI DELLE FONTI DELLA STORIA MEDIEVALE
cod. 1008111

Anno accademico 2022/23
3° anno di corso - Primo semestre
Docente
- Marco GENTILE
Settore scientifico disciplinare
Storia medievale (M-STO/01)
Field
Attività formative affini o integrative
Tipologia attività formativa
Affine/Integrativa
30 ore
di attività frontali
6 crediti
sede:
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

Ci si attende che gli studenti siano in grado di applicare le conoscenze di base della storia medievale, già ottenute tramite l'esame generalistico di storia medievale, alla comprensione delle fonti che permettono la ricostruzione storica. Al termine del corso ci si attende che gli studenti siano in grado di leggere documenti d'archivio e di valutare in maniera critica le informazioni fornite dalle fonti.

Conoscenza e capacità di comprensione:
gli studenti svilupperanno conoscenze e capacità di comprensione nel campo della medievistica attraverso la lettura di documenti originali e di saggi scientifici sulle fonti. Le competenze acquisite nel primo ciclo saranno rafforzate e ampliate, con conseguente sviluppo della capacità di analisi critica.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate:
gli studenti saranno in grado di affrontare la lettura di documenti originali, competenza indispensabile a qualsiasi ricerca scientificamente fondata, e propedeutica alla stesura di una tesi di laurea in storia.

Autonomia di giudizio:
gli studenti svilupperanno capacità di raccolta e interpretazione dei dati utili a determinare giudizi autonomi. Saranno in grado di integrare le conoscenze, gestire la complessità e formulare giudizi basati su informazioni limitate o incomplete.

Abilità comunicative:
gli studenti sapranno comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni a interlocutori specialisti e non specialisti. Sapranno formulare conclusioni in modo chiaro, sostenuto dalle conoscenze. Saranno inoltre in grado di spiegare la ratio sottesa alle proprie conclusioni.

Capacità di apprendere:
gli studenti svilupperanno la capacità di riconoscere e sciogliere le abbreviature più comuni e di decodificare documenti scritti in lingue diverse da quella di uso corrente (in questo caso italiano volgare del XV secolo e latino) - competenze entrambi indispensabili per iniziare e condurre ricerche nel campo storico.

Prerequisiti

Conoscenze di base della storia medievale.
Conoscenza di base del Latino.

Contenuti dell'insegnamento

Conflitti e fazioni nella Lombardia tardo-medievale

Nel corso si forniranno agli studenti informazioni e metodi per lo studio delle fonti della storia medievale. Si approfondirà quindi l'analisi di una fonte specifica, le lettere del Carteggio sforzesco (XV secolo), allo scopo di esaminare i riferimenti alle fazioni e il rapporto di queste forme di organizzazione politica con la conflittualità pubblica e privata, per capire come lo stato ducale cercava di fronteggiare questi fenomeni. Durante le lezioni si utilizzerà un approccio empirico, con esercizi di lettura e commento di documenti originali.

Programma esteso

Gli studenti riferiranno sui testi letti e commentati a lezione, che saranno caricati sulla piattaforma Elly per l’insegnamento a distanza.

È richiesto inoltre lo studio dei seguenti testi:

- F. Del Tredici, Il quadro politico e istituzionale dello Stato visconteo-sforzesco (XIV-XV secolo), in Lo stato del Rinascimento in Italia, a cura di A. Gamberini e A. Lazzarini, pp. 149-166.
- F. Del Tredici, La popolarità dei partiti. Fazioni, popolo e mobilità sociale in Lombardia (XIV- XV secolo), in La mobilità sociale nel Medioevo italiano, 2, Stato e istituzioni (secoli XIV- XV), a cura di A. Gamberini, Roma 2017, pp. 305-334.
- M. Gentile, “Discorsi sulle fazioni, discorsi delle fazioni. ‘Parole e demonstratione partiale’ nella Lombardia del secondo Quattrocento,” in I linguaggi politici nell’Italia del Rinascimento (secoli XIV-XV), a cura di Andrea Gamberini e Giuseppe Petralia, Roma, Viella 2007, pp. 381– 408.
- M. Gentile, “Fazioni e partiti: problemi e prospettive di ricerca,” in Lo stato del Rinascimento in Italia, 1350–1520, a cura di Andrea Gamberini e Isabella Lazzarini, Roma, Viella 2014, pp. 277– 291.

Bibliografia

- F. Del Tredici, Il quadro politico e istituzionale dello Stato visconteo-sforzesco (XIV-XV secolo), in Lo stato del Rinascimento in Italia, a cura di A. Gamberini e A. Lazzarini, pp. 149-166.
- F. Del Tredici, La popolarità dei partiti. Fazioni, popolo e mobilità sociale in Lombardia (XIV- XV secolo), in La mobilità sociale nel Medioevo italiano, 2, Stato e istituzioni (secoli XIV- XV), a cura di A. Gamberini, Roma 2017, pp. 305-334.
- M. Gentile, “Discorsi sulle fazioni, discorsi delle fazioni. ‘Parole e demonstratione partiale’ nella Lombardia del secondo Quattrocento,” in I linguaggi politici nell’Italia del Rinascimento (secoli XIV-XV), a cura di Andrea Gamberini e Giuseppe Petralia, Roma, Viella 2007, pp. 381– 408.
- M. Gentile, “Fazioni e partiti: problemi e prospettive di ricerca,” in Lo stato del Rinascimento in Italia, 1350–1520, a cura di Andrea Gamberini e Isabella Lazzarini, Roma, Viella 2014, pp. 277– 291.

Metodi didattici

Lezioni frontali ed esercitazioni pratiche di lettura. I documenti analizzati a lezione e le trascrizioni saranno caricate sulla piattaforma Elly per l'insegnamento a distanza.

Modalità verifica apprendimento

La valutazione dell'apprendimento prevede un esame finale, che si terrà per prova orale, con valutazione su scala 0-30, nel quale gli studenti dovranno anzitutto dimostrare di avere acquisito una buona conoscenza delle tipologie di fonti utili alla ricostruzione della storia medievale e delle loro metodologie di analisi. Gli studenti dovranno inoltre dimostrare di saper utilizzare con proprietà i lemmi del linguaggio specialistico della disciplina.
Una valutazione di insufficienza è determinata dalla mancanza di una
conoscenza dei contenuti minimi del corso; dall’incapacità di esprimersi
in modo adeguato all’argomento; dalla carenza di preparazione, dall’incapacità di interpretare le
informazioni e di decodificare di testi; nonché dall’incapacità di formulare
giudizi in modo autonomo e di comunicare contenuti, analisi e giudizi in
modo argomentato, competente e convincente sia a specialisti che a non
specialisti. Una valutazione sufficiente (18-23/30) è determinata da un
livello accettabile di performance da parte dello studente degli indicatori
di valutazione sopraelencati; i punteggi medi (24-27/30) vengono
assegnati allo studente che dimostri di possedere un livello più che
sufficiente (24-25/30) o buono (26-27/30) degli indicatori di valutazione
sopraelencati, i punteggi più alti (dal 28/30 al 30/30 e lode) vengono
assegnati in base alla dimostrazione di un livello da ottimo a eccellente
degli indicatori di valutazione sopraelencati.

Altre informazioni

Gli studenti impossibilitati a frequentare le lezioni in aula sono caldamente invitati a mettersi in contatto con il Docente per concordare un programma alternativo.