LABORATORIO DI PARTECIPAZIONE SOCIALE (6 CFU)
cod. 1006514

Anno accademico 2021/22
1° anno di corso - Secondo semestre
Docente
- Vincenza PELLEGRINO
Settore scientifico disciplinare
Sociologia dei processi culturali e comunicativi (SPS/08)
Field
A scelta dello studente
Tipologia attività formativa
A scelta dello studente
80 ore
di attività frontali
6 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

Il corso vuole orientare i ragazzi verso la partecipazione civica mostrando come i contesti associativi siano in realtà anche occasioni di riformulazione delle proprie competenze tecniche e forme di contribuzione sociale diversa e complementaria rispetto al lavoro professionale.

In tal senso il corso non è una tradizionale esplorazione della teoria sociale sulle forme della partecipazione civico politica, quanto piuttosto un laboratorio di lettura della città come insieme di contesti d’azione sociale, come insieme di focolai di conflitto generativo, scambio tra gruppi ed istituzioni, sforzo collettivo di gestione del mutamento sociale verso orizzonti di minore disuguaglianza e così via.

L’obbiettivo principale del corso quindi è che gli studenti imparino a leggere le possibilità di partecipazione offerte nei contesti dove vivono.

Altro obbiettivo di fondamentale importanza è che gli studenti imparino a distinguere tra le diverse forme di partecipazione non solo per “problematica” affrontata ma anche per composizione sociale e modalità relazionali interne. In tal senso, alla fine del corso gli studenti dovrebbero avere la capacità di leggere la pluralità di forme (relazioni, interazioni, leadership) che animano movimenti, associazioni, collettivi della partecipazione civico politica.

Prerequisiti

no

Contenuti dell'insegnamento

Il corso mira ad approfondire il tema della partecipazione civico politica dentro il quadro delle scienze sociali e della sociologia dei processi culturali, come fenomeno storico complesso, mostrandone le evoluzioni nel tempo, e come insieme di relazioni insite nelle pratiche sociali determinate e differenti per classe sociali, genere, età, contesto storico e culturale.

I momenti delle lezioni teoriche in aula avranno lo scopo di definire in modo più generale le dinamiche della partecipazione civico politica all’interno della sfera pubblica dello stato-nazione moderno, in riferimento a specifiche dimensioni del conflitto sociale (in riferimento quindi a tematiche specifiche e in particolare riconducibili alle diseguaglianze e alle discriminazioni):
questioni di genere; questioni migratorie; questioni redistributive (lavoro e diseguaglianze socio-economiche).

Altre lezioni teoriche saranno maggiormente centrate sulle dinamiche relazionali proprie dei soggetti “collettivi” e del passaggio elaborativo dal “io” al “noi” nella progettualità politica, con particolare attenzione all'approccio epistemologico delle emancipatory social sciences.
In modo specifico, il corso tratterà di quella che oggi viene chiamata “sociologia del possibile”: l’esplorazione di nuove dimensioni immaginarie e di relazione nella partecipazione che attengono in modo specifico all'epoca contemporanea, fuori dalle aggregazioni moderne di tipo ideologico, eppure permeate da nuove produzioni utopiche.

Programma esteso

Per l’anno in corso il programma delle lezioni in aula prevede diversi cicli di approfondimento, dividendo gli studenti in diversi gruppi di lezioni (il numero dei gruppi dipende dalle iscrizioni, QUINDI IL PROGRAMMA PER CIASCUN GRUPPO VIENE CONFERMATO ALL'INIZIO DEL CORSO).

Bibliografia

Il corso si basa su due tipi di materiali di riferimento:

- Alcuni saggi che verranno distribuiti a seguito delle singole lezioni, a seconda degli “ospiti” (delle associazioni) con le quali si svolgeranno gli approfondimenti (saranno caricati su Elly)

- La lettura di alcuni capitoli dei libri di seguito indicati (sul sito elly verranno indicati quali capitoli sono del programma annuale, a seconda degli ospiti e dei temi):
Vincenza Pellegrino, Futuri possibili. Il domani per le scienze sociali di oggi, ombre corte 2019;
Vincenza Pellegrino, Futuri testardi. La ricerca sociale per l'elaborazione del dopo sviluppo, ombre corte 2020.

Metodi didattici

1. Il corso adotta il metodo delle "lezioni partecipate".

Per trattare in modo efficace il tema esposto, il corso inviterà in aula soggetti che sperimentano diverse forme di partecipazione (associazioni di migranti, lavoratori, studiosi), che hanno ad oggetto diversi tipi di conflitto (diversi oggetti del contendere e diverse dinamiche di confronto con le istituzioni, ad esempio).

2. Laboratori nelle associazioni.

Al termine delle ore di lezione (18 ore circa) gli studenti effettueranno un numero di ore all’interno delle associazioni coinvolte dal corso grazie all’intermediazione del Centro Servizi Volontariato di Parma, Forum Solidarietà (60 ore circa)
In questo modo, divisi in piccoli gruppi, anche grazie alla presenza di tutor nelle associazioni, potranno riflettere sulla vita quotidiana della partecipazione.

Modalità verifica apprendimento

L’esame viene svolto in forma scritta con la presentazione di una tesina (o diario di campo dell’esperienza di partecipazione fatta con il corso).
La tesina avrà l’estensione di minimo 8 cartelle.
Come materiale propedeutico alla stesura della tesina verranno dati alcuni saggi da studiare tra cui estratti dei libri suddetti e saggi tematici caricati sul Elly.

Nella prima parte lo studente esporrà i contenuti appresi con le lezioni scegliendo concetti e argomenti trattati a lezione, sui libri e sui saggi.

Nella seconda parte lo studente descriverà l’esperienza fatta nella associazione scelta (la posta in gioco nelle attività, le modalità partecipative, il modo in cui egli stesso è riuscito a comprendere meglio quel dato problema attraverso la sua partecipazione).

Altre informazioni

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