PLANCTOLOGIA
cod. 05535

Anno accademico 2009/10
3° anno di corso - Secondo semestre
Docente
Settore scientifico disciplinare
Ecologia (BIO/07)
Field
Discipline ecologiche e microbiologiche
Tipologia attività formativa
Caratterizzante
32 ore
di attività frontali
4 crediti
sede:
insegnamento
in - - -

Obiettivi formativi

Il corso ha lo scopo di fornire le conoscenze teoriche e pratiche dibase richieste per studiare i principali taxa che costituisconolecomunità zooplanctoniche d¿acqua dolce

Prerequisiti

Aver superato l¿esame di Ecologia

Contenuti dell'insegnamento

<br /> Il paradosso del plancton.<br />Che cosa è il plancton<br />Il plancton d¿acqua dolce.<br />Lo zooplancton d¿acqua dolce: Rotiferi, Copepodi, Cladoceri e Ostracodi.<br /><br />Rotiferi: tassonomia, caratteristiche morfologiche, dimensioni, caratteri diagnostici.<br />Distribuzione, ecologia, ciclo biologico. Le specie più diffuse in Italia.<br /><br />Copepodi: tassonomia, caratteristiche morfologiche, dimensioni, caratteri diagnostici.<br />Distribuzione, ecologia, ciclo biologico. Le specie più diffuse in Italia.<br /><br />Cladoceri: tassonomia, caratteristiche morfologiche, dimensioni, caratteri diagnostici.<br />Distribuzione, ecologia, ciclo biologico. Le specie più diffuse in Italia.<br /><br />Ostracodi: tassonomia, caratteristiche morfologiche, dimensioni, caratteri diagnostici.<br />Distribuzione, ecologia, ciclo biologico. Le specie più diffuse in Italia.<br /><br />Lo zooplancton marino: cenni di sistematica. Ecologia, relazioni trofiche, movimento.<br />Migrazione verticale. <br /><br />Metodi di campionamento.<br />Sorting.<br />Analisi dei dati<br />Casi di studio:<br /><br />1. Distribuzione ed ecologia di specie di calanoidi nell¿appennino settentrionale.<br />2. Successione di cladoceri in una risaia del nord Italia <br />3. Gli Ostracodi nelle risaie italiane 30 anni dopo: nuova sintesi e ipotesi<br /><br />

Programma esteso

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Bibliografia

Bellavere C. e Moroni A. 2001. Laghi e pozze del versante Norddell¿Appennino settentrionale. CIREA Dipartimento di Scienze AmbientaliUniversità di Parma. Tipografia Supergrafica Parma.<br />Boero F., Belmonte G., Fanelli G., Piraino S., Rubino F. 1996. Thecontinuity of living matter and the discontinuities of itsconstituents: do plankton and benthos really exist? TREE 11: 177-179.<br />Braioni M.G. e Gelmini D. 1983. Rotiferi Monogononti (Rotatoria:Monogononta). Guide per il riconoscimento delle specie animali delleacque interne italiane. Consiglio Nazionale delle Ricerche AQ/1/200.<br />Brown J.H. 1981. Two decades of homage to Santa Rosalia: toward a general theory of diversity. American Zoologist 21: 877-888.<br />Dussart B. 1969. Les copepodes des eaux continentales. Editions N. Boubee & Cie, Paris<br />Ghetti P.F. e McKenzie K.G. 1981. Ostracodi (Crustacea, Ostracoda).Guide per il riconoscimento delle specie animali delle acque interneitaliane. Consiglio Nazionale delle Ricerche AQ/1/108.<br />Hutchinson G.E. 1959. Homage to Santa Rosalia or why are there so many kinds of animals? The American Naturalist XCIII: 145-159.<br />Hutchinson G.E. 1961. The paradox of the plankton. The American Naturalist XCV: 137-145.<br />Hutchinson G.E. 1967. A treatise of limnology the nature and biology of the zooplankton. Wiley & Sons, NY.<br />Margaritora F.G. 1985. Cladocera. Edizioni Calderini Bologna.<br />Stella E. 1982. Calanoidi (Crustacea, Copepoda, Calanoida). Guide peril riconoscimento delle specie animali delle acque interne italiane.Consiglio Nazionale delle Ricerche AQ/1/140.<br />Stella E. 1984. Crustacea Copepoda: Calanoida (d¿acqua dolce). Edizioni Calderini Bologna.<br /><br />

Metodi didattici

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Modalità verifica apprendimento

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Altre informazioni

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