Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma

Si chiama Mastercampus, ed è un innovativo progetto d’Ateneo che punta a ripensare il Campus dell’Università di Parma: facendone un modello sperimentale di quartiere urbano e reimpostando lo spazio nell’ottica della città futura.

Mastercampus è stato presentato oggi al Centro Sant’Elisabetta del Campus Universitario, in un appuntamento che ha fatto registrare la partecipazione di un folto pubblico di autorità, istituzioni, rappresentanti del mondo accademico e dell’imprenditoria. A fare gli onori di casa il Rettore dell’Università di Parma Loris Borghi e il Pro Rettore per l’Area Edilizia e Infrastrutture Carlo Quintelli,responsabile del progetto. Di fronte a loro, tra gli altri, gli Assessori regionali Patrizio Bianchi e Alfredo Peri, il Sindaco di Parma Federico Pizzarotti, accompagnato dall’Assessore all’Urbanistica Michele Alinovi, il Presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli, il Presidente della Camera di commercio Andrea Zanlari, i Presidenti di Fondazione Cariparma, Paolo Andrei, e Fondazione Monte Parma, Roberto Delsignore.

“Da quando ci siamo insediati– ha detto nella sua introduzione il Rettore Loris Borghi - abbiamo impostato un lavoro fondato su quattro parole chiave: nuova governance, programmazione, coinvolgimento, senso di appartenenza. E l’abbiamo fatto puntando a un cambiamento radicale rispetto al passato e cercando di ridare all’Ateneo una forte spinta propulsiva. Uno dei primi risultati di questa nuova visione è proprio Mastercampus, un progetto sul quale noi puntiamo molto e che mostra quante e quali competenze l’Università abbia al suo interno. È un progetto che presentiamo con convinzione, consapevoli della sua portata per l’intero contesto urbano, e che speriamo sia accolto dagli attori territoriali con l’attenzione che merita”

Il progetto è stato illustrato in dettaglio dal Pro Rettore per l’Area Edilizia e Infrastrutture Carlo Quintelli,che ha poi lasciato la parola a docenti di diverse afferenze: Nelson Marmiroli(Direttore del Dipartimento di Bioscienze), Enrico Prandi (docente del Dipartimento di Ingegneria civile, dell’Ambiente, del Territorio e Architettura - DICATea), Stefano Selleri (Direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione), Gino Gandolfi (docente del Dipartimento di Economia), Furio Brighenti (docente del Dipartimento di Scienze degli Alimenti, Pro Rettore per l’Area Ricerca e Sistema bibliotecario e museale), Davide Papotti (docente del Dipartimento di Antichistica, Lingue Educazione, Filolsofia – ALEF), Angelo Montenero (docente del Dipartimento di Chimica, Direttore del Centro di ricerca interdipartimentale per il Packaging), Agostino Gambarotta (docente del Dipartimento di Ingegneria industriale, Direttore del Centro interdipartidimentale per l’Energia e l’Ambiente – CIDEA), Andrea Spagnoli (docente del Dipartimento di Ingegneria Civile, dell’Ambiente, del Territorio e Architettura - DICATeA).

Diverse le reazioni positive al termine della presentazione. Tra le altre, quella dell’assessore regionale Patrizio Bianchi, che ha sottolineato l’importanza di “agire insieme per ripensare l’Università e con essa la sua città. Parma dopo Mastercampus – ha detto – non sarà più la Parma di oggi”.

 

Cos’è Mastercampus?

Il tema del tipo insediativo del Campus Universitario assume oggi una rinnovata importanza quando si parla di città competitive a fronte degli scenari del mondo globalizzato fortemente caratterizzati dall’economia della conoscenza e dell’innovazione tecnologica.

La natura propria del Campus Universitario, quale luogo abitato da coloro che a vario titolo si dedicano allo sviluppo delle scienze, rappresenta un potenziale di sviluppo urbano e territoriale di alta valenza.  Attraverso i suoi abitanti - innanzitutto docenti, ricercatori, studenti ma anche tecnici e personale amministrativo di supporto - il Campus possiede una propensione auto-riflessiva capace di esprimere strumenti qualificati di analisi e di progetto per la trasformazione del proprio habitat.

In questi termini il grande complesso insediativo del Campus Universitario delle Scienze dell’Università degli Studi di Parma viene assunto dal progetto MASTERCAMPUS quale modello ideale dove sperimentare la realizzazione di scenari avanzati per la città futura in generale, intesa nei suoi aspetti sociali, culturali, economici, ambientali ed identitari. 

 Il potenziale di autoriflessione progettuale della comunità scientifica del campus/quartiere urbano di MASTERCAMPUSsi esplica attraverso una piattaforma integrata di discipline, conoscenze, tecniche messe a disposizione gratuitamente dai gruppi di ricerca in collaborazione con studenti e personale tecnico, che prevede la seguente articolazione progettuale per aree tematiche di intervento, sostenute da specifiche schede propositive redatte da gruppi di docenti e ricercatori, così disposta per: 

1) i temi della salvaguardia e della valorizzazione ambientale in generale, con particolare attenzione ai problemi delle risorse idriche anche in relazione ai cambiamenti climatici, della biodiversità, delle biotecnologie, della gestione e del trattamento dei rifiuti, della sensoristica per l’ambiente, della definizione dei parametri della qualità ambientale attraverso diversi indicatori fisici, chimici, biologici, sino alle tecniche di costruzione di un bilancio ambientale ;

2) i temi della gestione energetica, con rilevanti ricadute sull’ecosostenibilità e sull’impatto della green economy nella trasformazione urbana, riguardanti l’efficienza delle prestazioni energetiche, l’illuminazione a basso consumo, la produzione di combustibili gassosi da biomasse, le tecnologie avanzate di trigenerazione, il contenimento energetico degli edifici, sino all’applicazione del solare fotovoltaico funzionale alla rete energetica anche a supporto della mobilità con mezzi a propulsione elettrica; 

3) i temi dell’informatica e della tecnologie di comunicazione, declinati in particolare attraverso tecnologie per il potenziamento della rete wi-fi, a sistema integrato attraverso la visible light comunication, la produzione di app per mobile dedicate all’utenza urbana, i sistemi di mobilità di quartiere attraverso mezzi a guida automatizzata;

4) i temi dell’innovazione delle componenti costruttive riguardanti la sperimentazione sulle caratteristiche di resistenza e durabilità delle strutture nel tempo e sotto stress sismico, i materiali in grado di abbattere gli inquinanti organici, di intervenire sulle problematiche clima-acustiche, di integrare componenti fotovoltaiche, di ridurre la dispersione energetica di strutture costruite preesistenti;

5) i temi più propriamente della green economy e dell’innovazione produttiva, attraverso condizioni di insediamento integrato tra unità di ricerca universitaria e produzioni sperimentali (imprese start-up, spin off),  Polo dell’Innovazione in continuità con il Tecnopolo della piattaforma regionale  e l’insediamento dei Food-Labs deputati ai processi di coltivazione e trasformazione sperimentali;

6) i temi del benessere, della salute, degli stili di vita, a cominciare da quello alimentare attraverso il modello di mensa sperimentale, nonché le attività medico sportive e ludiche e la progettazione di nuove strutture per lo sviluppo delle attività per l’infanzia di Giocampus;

7) i temi della forma architettonica e urbana, vivibilità e socialità attraverso cui dare funzionalità, vivibilità e identità ai luoghi della città attraverso la reinterpretazione di modelli quali la piazza urbana del campus, l’innovazione tipologico-funzionale dei servizi collettivi (study center, science center, mensa), dove sperimentare l’applicazione di indirizzi di contenuto sociologico, etico filosofico, le strutture abitative sperimentali secondo modelli ecosostenibili e low cost, la realizzazione di una rete infrastrutturale innovativa per la “mobilità dolce”, i sistemi di estimo e monitoraggio dello sviluppo insediativo e la sperimentazione degli strumenti normativi di supporto.

Tutti i progetti (n. 35 con il coinvolgimento di oltre 200 tra docenti e ricercatori nonché numerosi studenti) inerenti le 7 aree tematiche descritte si caratterizzano per un significativo grado di sperimentazione ed innovazione ma coniugato alla fattibilità di applicazione al contesto, all’uso di tecnologia presente sul mercato, all’impiego di professionalità già oggi disponibili in particolare tra le giovani generazioni. Un approccio questo che rende possibile nuove modalità di rapporto e collaborazione innanzitutto con il mondo imprenditoriale più avanzato del territorio oltre che con i soggetti istituzionali a livello regionale e comunale.

Il modello proposto non si limita però ad utilizzare solamente l’apparato dinamico dei saperi tecnologici. A questo si coniugano anche i fattori indispensabili della socialità, del pensiero critico, della caratterizzazione identitaria che scaturisce dalla dialettica tra i comportamenti e un contesto caratterizzato attraverso forme e figure costruite.

L’ambiente urbano e l’immagine complessiva che si va ricercando è quella di una smart city di nuova generazione, fortemente radicata negli ideali della civiltà europea di cui la città risulta essere un’interprete millenaria.

Il progetto MASTERCAMPUS Scienze e Tecnologie si inserisce a sua volta in una MASTERCAMPUS STRATEGY che coinvolge gli altri poli insediativi dell’Università degli Studi di Parma all’interno dell’organismo urbano quali il Campus delle Scienze Umane  del Centro Storico, il Campus delle Scienze Umane  dell’Oltretorrente, il Campus delle Medicine.

Un quadro complessivo in grado di liberare - per massa critica scientifica e formativa, articolazione disciplinare, condizioni di preesistenza insediative, relazioni urbane - una straordinaria potenzialità di sviluppo e di attrattività, con significanti ricadute per il contesto della città e del territorio di riferimento con cui attuare un’azione di reciproca complementarietà sul piano delle strategie di trasformazione e dei relativi progetti.

 

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