Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma
EUGreen - European University Alliance for sustainability

Gentili Studenti di UDU,

come sapete, abbiamo iniziato già da qualche tempo un percorso di analisi e studio sulla vita e le prospettivedella nostra Università, percorso che mira a coinvolgere i diversi attori interessati e in primis gli studenti, veri beneficiari e “vittime” della nostra istituzione.

Il nostro obiettivo è di liberare le forze intellettuali e critiche dell’Ateneo e del territorio, non solo per l’individuazione delle problematiche, ma soprattutto per la creazione di proposte di valore e di miglioramento, il più possibile condivise, frutto di una costante attività di comunicazione e scambio di idee e di esperienze.

Per questo desidero esprimere il mio apprezzamento per il comunicato stampa della vostra campagna  #CHIUSIFUORI, ricco di interessanti spunti di riflessione e preziosa occasione per fugare la maggior parte delle preoccupazioni che vi affliggono. Dico la maggior parte - e non tutte - perché l’Ateneo ha la capacità di intervenire solo sulle materie in cui gode di piena autonomia e responsabilità decisionale.

Fornirò una risposta, mi auguro il più esaustiva possibile, a ciascuno dei punti del vostro comunicato che riporto tra virgolette.

  • << Riforma dell’accesso all’UniPR: dai più meritevoli ai più veloci …>>

La prima rassicurazione che mi sento di dare è che non è in atto riforma alcuna. La modalità di accesso ai Corsi di Laurea è materia di ordinamento didattico e, pertanto, di competenza del Consiglio del singolo Corso di Studio. Le decisioni assunte in tale sede sono recepite, con presa d’atto, dal  Consiglio di Dipartimento in cui il Corso di Laurea è incardinato.

La sostituzione del test selettivo con il criterio cronologico è solo una delle ipotesi su cui alcuni Corsi di Laurea a programmazione locale stanno riflettendo. Il motivo è semplice: nei tavoli di dibattito fra docenti e studenti, da tempo si è concordato sul fatto che i test di ingresso ai Corsi di Laurea a numero programmato in genere non rappresentano un metodo efficace di selezione degli studenti più meritevoli, preparati e motivati. A medesime conclusioni sono giunti gli studi condotti sulla performance degli studenti di alcuni Atenei: il test selettivo non è un predittore della capacità dello studente di completare il percorso degli studi nella durata legale del corso e con risultati brillanti. Come sappiamo, lo stesso Ministro Giannini già lo scorso anno ha avanzato un’ipotesi di cambiamento a riguardo.

Pertanto, non deve stupire che l’Ateneo stia conducendo una riflessione seria, doverosa e responsabile al riguardo, poiché le esigenze di ciascun corso sono diversificate. Questo nell’interesse degli studenti, in primo luogo.

  • << … la discriminante per tenere fuori i ragazzi dall’Università sarà la rapidità con cui accetteranno di immatricolarsi e pagare la prima rata di tasse universitarie >>

L’obiettivo dell’Università di Parma è esattamente il contrario, ovvero preso atto che il numero programmato risponde a ben precise esigenze di funzionalità e qualità della didattica (non certo ad una presunta volontà di escludere gli aspiranti studenti o di violare il diritto allo studio) e che gli Atenei non hanno alcun potere decisionale e nemmeno consultivo per quanto riguarda i Corsi di Laurea a numero programmato a livello nazionale, stiamo ipotizzando modalità per evitare ogni discriminante per l’immatricolazione a Corsi di Laurea a numero programmato a livello locale, tenendo conto di quanto segue.

(a) E’ noto a tutti che esistono organismi privati che erogano lezioni in preparazione ai test di ogni area disciplinare chiedendo compensi che spesso risultano elevati. Questo meccanismo è certamente una prima discriminante fra studenti che appartengono a famiglie con diversificate disponibilità economiche, quindi di fatto lede il diritto allo studio.

(b) Altri Atenei non ricorrono al test di ingresso a livello locale, introducendo elementi di differenziazione dell’offerta formativa non correlati alla qualità dei prodotti culturali.

(c) La quasi totalità di studenti che non riescono ad ottenere posizioni utili in graduatoria ai Corsi di Laurea a numero programmato a livello nazionale, opta poi per la partecipazione ai test d’ingresso di altri Corsi di Laurea affini, per immatricolarsi in questi ultimi con intenzioni di frequenza temporanea del solo primo anno di corso, in attesa di ripetere il test nazionale nell’anno successivo. Questo meccanismo sottrae possibilità ad altri studenti che sarebbero maggiormente interessati a quella specifica area disciplinare, ma falliscono poiché meno allenati alla risoluzione di quiz a risposte multiple. Inoltre, gli abbandoni che vengono effettuati al secondo anno seguendo questa procedura, in vari modi penalizzano non solo quel determinato Corso di Laurea, ma anche l’intero Ateneo, secondo i parametri fissati dagli organi di valutazione ministeriali.

Il numero esatto di studenti immatricolabili non è ancora stato quantificato dai Corsi di Laurea e questa decisione è, comunque, di competenza del relativo Consiglio di Corso di Studio. Alcuni corsi potrebbero decidere di elevare il numero rispetto al precedente anno accademico, pur mantenendolo programmato. Anche questo smentisce l'idea che si voglia "tenere fuori" le potenziali matricole.

La parte finale della frase lascia intendere al lettore che l’Università di Parma sia “avida” del contributo delle tasse di studenti, mentre è ben noto che si è lavorato parecchio, congiuntamente con i rappresentanti delle associazioni studentesche, per migliorare il sistema di tassazione, inserendo parametri che non erano considerati in passato.

  • << … la riforma dell’accesso proposta dall’amministrazione nasce come soluzione al pesante calo di iscrizioni dell’Università di Parma. >>

Frase palesemente errata, dal momento che si fa riferimento a Corsi di Laurea a numero programmato e che accolgono un numero di studenti spesso superiore alla classe massima prevista dalla normativa e definito in funzione della sostenibilità dell’offerta formativa. Un’eventuale modifica delle modalità di ingresso non può avere, pertanto, come risultato un aumento del numero di iscrizioni.

  • << L’attrattività di quest’Università è in calo per ben altri motivi che passano dalla mancanza di reti con il mondo del lavoro, alla pesante carenza di servizi per gli studenti, dalle inesistenti politiche cittadine nei confronti degli studenti universitari agli innumerevoli disservizi offerti dall’Università>>

Relativamente ai contatti con il mondo del lavoro, mi preme segnalare che l’Università di Parma ha messo in atto e ha in programma una serie di azioni concrete – anche in stretta sinergia con il tessuto imprenditoriale del territorio – volte a ridurre il tempo di attesa dei laureati per ottenere un’occupazione che consenta di valorizzare al meglio le competenze acquisite durante il percorso degli studi. Queste attività sono state inquadrate in diversi progetti tra i quali “Università Orienta: percorso guidato dalla Scuola all’Università, dall’Università al lavoro” e “ Network Università di Parma – Impresa”, peraltro recentemente finanziati dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, con lo scopo ultimo il migliorare il job Placement dei nostri Studenti.

Tra le diverse azioni, realizzate nell’anno 2014 con il supporto della UOS Orientamento, Placement e Tirocini e dei docenti referenti dei Dipartimenti per l’Orientamento in uscita, ricordo le numerose presentazioni e visite aziendali, i seminari sulle tecniche di ricerca attiva del lavoro, sull’autoimprenditorialità, sulle opportunità di esperienze di tirocinio in mobilità internazionale e il Job Day dell’Università di Parma che, nell’edizione tenutasi il 27 novembre 2014, ha visto la partecipazione di circa 50 aziende del territorio, non solo locale, e una nutrita e attiva partecipazione di studenti.

Un programma intenso di eventi è già stato sviluppato anche per il 2015 e alcune date sono le seguenti:

- 5 marzo, “UniPR incontra gli Head Hunter di Page Personnel”- 11 marzo, “Progetta il tuo futuro in Alleanza Assicurazioni" - 19 marzo “#NONCIFERMANESSUNO, tour presso le Università italiane da parte di Luca Abete” - 26 marzo, CREDEM incontra i laureati dell’Università di Parma, Febbraio-Aprile, “FederManager incontra gli studenti dell’Università di Parma” - Aprile-Maggio, seminari di tecniche e strumenti di ricerca attiva del lavoro in collaborazione con ERGO - 29 aprile, “ICT DAY” - 7 maggio, “Placement Day del Dipartimento di Economia” - 12 maggio, “Il distretto della moda si presenta all'Università di Parma” - 20 Maggio, “Nuove Professioni e opportunità professionali per l’area scientifica” - 3 giugno, “Monster University tour: workshop di coaching” - 17 ottobre, Job Day dell’Università di Parma.

Inoltre, è in fase di progettazione una struttura delegata a mantenere i rapporti con i laureati dell'Università di Parma per consolidare una rete di contatto tra ex-alunni, corpo accademico, aziende e istituzioni, attraverso la quale si intende anche contribuire a promuovere lo sviluppo dell’Università di Parma.

Peraltro vorrei in questo contesto ricordare che il tasso di occupazione relativo ai laureati dell’Università di Parma è estremamente positivo, in alcuni casi pari al 100%, come testimoniato dai dati resi disponibili dal Consorzio AlmaLaurea, che elabora l’indagine sulla condizione occupazionale dei laureati per conto delle Università Italiane.

A dimostrazione di questo riporto nella figura che segue i dati relativi all’anno 2013 da cui chiaramente si desume che il tasso di occupazione dei nostri laureati è ben superiore al dato nazionale ed è in linea con il dato medio degli Atenei della regione Emilia Romagna, già ad un anno dalla laurea.

Concordo comunque sul fatto che esista ancora uno spazio di miglioramento per l’Ateneo in relazione al raccordo tra il percorso degli studi universitari e il mondo del lavoro. In particolare, anche a seguito dello stimolo a noi giunto tramite il vostro comunicato stampa, riteniamo che gli sforzi per l’anno 2015 vadano fortemente indirizzati al fine di affinare le tecniche per comunicare in modo efficace agli studenti il progetto di accompagnamento al lavoro dei laureati.

In relazione alla parole “pesante carenza dei servizi”, ponendo l’attenzione sui temi più significativi, ricordo a titolo di esempio che nell’ambito del diritto allo studio, nell’ultimo anno accademico sono state soddisfatte il 100% delle richieste di esonero parziale o totale dal pagamento delle tasse, di attribuzione di borse di studio per studenti meritevoli a basso reddito, così come verranno inserite agevolazioni per gli studenti part-time.

Ritengo inoltre che servizi per gli studenti siano anche l’apertura della Biblioteca Paolotti, il forte potenziamento della biblioteca politecnica del Campus (lavoro in corso), l’attivazione delle aule di Via Kennedy con l’accogliente spazio esterno, l’apertura delle aule Q02 al Campus delle Scienze, l’apertura dell’Erasmus International Home a San Francesco, l’inizio dei lavori di ristrutturazione della Casa dello Studente e l’apertura molto prossima dello CSAC a Paradigna. 

Certamente per migliorare altri servizi agli studenti, quali le procedure informatiche e lo sportello casa (giusto per citare due servizi molto importanti) le opportunità di miglioramento sono concrete. A questo riguardo i delegati di riferimento sono già attivi in collaborazione con il personale tecnico-amministrativo e nel corso dell’anno sarà varato anche il progetto “Carta informatizzata dello studente”.

Lo stesso vale per gli sforzi volti al coinvolgimento della città nelle politiche in favore degli Studenti. Il dialogo con gli stakeholders è costante nella convinzione che operare in sinergia con le diverse componenti della città sia la strada maestra per rendere la “casa in cui viviamo” un luogo a misura di tutti.

Al termine di questa mia doverosa risposta, confermo tutto il mio impegno per portare lo studente al centro dell’attenzione e dell’azione di tutto l’Ateneo di Parma e a tale scopo è mia intenzione intensificare i rapporti con la componente studentesca attraverso il Consiglio degli studenti, come vostra più alta sede di rappresentanza, ma anche attraverso momenti assembleari da concordarsi insieme.

IL RETTORE
Prof. Loris Borghi

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