Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma
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E’ aperta fino al 30 settembre la mostra storico-documentaria “Il cannone tuona continuamente… Studenti e docenti dell’Università di Parma alla Castrense: vita militare e sanitaria nella Grande Guerra”, organizzata dall’Archivio di Stato di Parma e allestita nei locali di strada Massimo d’Azeglio 45.

La mostra, che si inserisce all’interno delle celebrazioni del centenario della Prima Guerra Mondiale, è curata da Andrea Di Betta e Valentina Bocchi e vuole ricordare le figure di docenti e studenti dell’Ateneo di Parma che si sono distinte durante la Grande Guerra nel corso del loro servizio presso la Scuola Medica da campo di San Giorgio di Nogaro, in provincia di Udine.

Alberto Bavagnoli, studente di Medicina all’Università di Parma chiamato al fronte nel 1915, continua come allievo ufficiale la propria formazione sanitaria presso la Scuola Medica da campo di San Giorgio di Nogaro, istituita appositamente per fronteggiare l’emergenza sanitaria del Fronte Orientale. Attraverso le lettere e la ricerca storico-scientifica che è seguita alla trascrizione, si propone uno spaccato su un tema inedito, quello della sanità durante il conflitto.

La fitta corrispondenza, costituita da circa un centinaio tra lettere e cartoline, tutte esposte, inviate in 14 mesi e indirizzate solo ai genitori, ripercorre in particolare gli avvenimenti del primo anno della Grande Guerra, dallo scoppio delle ostilità alla Sesta Battaglia dell’Isonzo (agosto 1916). Testimonia inoltre i vari momenti della costituzione dell’Università Castrense di San Giorgio di Nogaro, diretta dal professor Giuseppe Tusini, ordinario di Clinica chirurgica generale e medicina operatoria della Regia Università di Parma e Tenente Colonnello della Croce Rossa Italiana. A questa istituzione è dedicato un approfondimento partendo dalle esperienze personali di Bavagnoli proprio alla Castrense.

La ricerca ad ampio raggio, condotta nelle fonti a stampa locali, negli archivi dell’Università di Parma e dell’Ordine dei Medici di Parma, ha permesso di individuare, aggiungendo un tassello alla storia dimenticata di quegli anni, gli studenti di medicina e i docenti dell’Università Castrense che provenivano dall’Ateneo parmense. Fotografie e reperti sanitari completano il quadro della ricostruzione storica, illustrando aspetti medici e logistici legati agli ospedali militari dislocati a Parma.

Provenienti dall’Ateneo parmense sono da ricordare anche il Tenente Colonnello Attilio Cevidalli, Direttore dell’Istituto di Medicina Legale in servizio presso l’Ospedale Centrale Militare cittadino, il Tenente Colonnello CRI Giunio Salvi, ordinario di Anatomia Umana Normale, e il suo Assistente, il Tenente Medico Emanuele Celli, caduto pochi giorni prima della fine della Grande Guerra. Oltre a questo corpo docente, vi sono altri 27 studenti universitari impegnati nei corsi di guerra della Castrense.

Alle ricerche d’archivio ha collaborato Maria Grazia Perazzo dell’Università di Parma.

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