Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma
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È tempo di iscrizioni all’Università. Anche a Parma, dove gli studenti sono oltre 25.000 e si attendono migliaia di nuove matricole. Come ogni anno, le famiglie sono alle prese con la compilazione di moduli e bollettini.

Diverse le agevolazioni previste, graduate in funzione del reddito, della situazione patrimoniale e da quest’anno anche del merito.

Si va dall’esonero totale delle tasse ad una riduzione della contribuzione studentesca sulla base del reddito del nucleo familiare e del merito.

In particolare, per l’a.a. 2014-15 è stata introdotta una nuova modalità di calcolo dell’importo annuale delle tasse, con l’aumento delle fasce di contribuzione e l’introduzione del valore ISPE (Indicatore della Situazione Patrimoniale ed Economica).

Un aiuto “su misura” è previsto per gli “studenti lavoratori”: se hanno una residenza autonoma da almeno due anni e guadagnano più di settemila euro all’anno non pagano la maggiorazione sulla seconda rata delle tasse universitarie.

Si richiama l’attenzione degli studenti nel verificare con cura che ricorrano tutte le condizioni previste e, soprattutto, nell’ indicare correttamente redditi e patrimoni disponibili.

Grazie alla collaborazione, ormai consolidata, tra l’Università e la Guardia di Finanza di Parma, le istanze presentate vengono controllate una ad una.

Dopo un primo riesame, direttamente a cura dell’Università,  che lo scorso anno accademico ha portato alla rettifica spontanea di circa 5.000 domande (le cui incongruenze erano dovute in gran parte a errori materiali), le posizioni dubbie vengono segnalate alle Fiamme Gialle che proseguono gli approfondimenti, incrociando le informazioni delle tante banche dati disponibili.

Più di 500 i controlli eseguiti negli ultimi mesi, che hanno sinora portato ad individuare una quarantina di istanze irregolari.

Nella maggior parte dei casi, gli studenti hanno sottoscritto regolarmente la “dichiarazione ISEE” (Indicatore della Situazione Economica Equivalente del nucleo familiare), salvo poi presentare un’autocertificazione indicando importi entro le soglie che consentono di accedere ai benefici previsti.

Rispetto ad una soglia di 75 mila euro dell’indicatore ISEE, superato il quale non spetta alcun beneficio, i Finanzieri hanno individuato, nel corso dei loro controlli, famiglie con un reddito di oltre 160.000 euro, un patrimonio mobiliare (titoli e liquidità) per circa 230.000 euro o, ancora, immobili per oltre 440.000 euro.

Singolare il caso di un nucleo familiare (genitore e due figli, tutti e tre frequentatori di corsi universitari), al quale è stata contestata in blocco la mancanza dei requisiti per l’esonero della maggiorazione sulla seconda rata delle tasse universitarie.

Neppure è mancata l’universitaria che sosteneva di essere una studentessa lavoratrice: come tanti studenti “fuori sede” era andata a vivere da sola, continuando, però, a farsi “finanziare” dai genitori.

Pesanti le sanzioni previste: oltre al recupero del contributo non spettante, viene applicata una pena pecuniaria pari a tre volte il suo ammontare.

In questa fase di difficoltà finanziarie e di contrazione dei bilanci pubblici, l’obiettivo dei controlli rimane soprattutto quello di preservare le risorse economiche necessarie per continuare a garantire gli interventi di sostegno a favore di coloro che si trovano in effettive situazioni di bisogno.

Per agevolare gli studenti nella compilazione dell’autocertificazione per la maggiorazione della seconda rata, la cui scadenza è prevista per il 18 dicembre 2014, è disponibile sul sito web di Ateneo, all’indirizzo http://www.unipr.it/didattica/informazioni-amministrative/faq/autocertificazione-della-maggiorazione-il-diritto-allo, una Breve guida alla compilazione, che si raccomanda di consultare con attenzione.

Per informazioni è possibile rivolgersi al Settore Contributi e Diritto allo studio dell’Ateneo (http://www.unipr.it/ugov/organizationunit/22197).

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