Parma, 23 marzo 2018 - Ad Afrin l’esercito turco non solo sta uccidendo centinaia di civili e distruggendo una intera città, ma sta annientando una esperienza delle più avanzate di democrazia partecipata, confederale, multietnica e multiconfessionale.L’Amministrazione autonoma di Afrin ha lanciato un appello in cui chiede che ”le organizzazioni internazionali condannino questi barbari attacchi” e che si provveda ad aiutare le decine di migliaia di profughi che abbandonano la città. Tra questi “ci sono bambini, anziani, feriti senza cibo né acqua”.L’imbarazzante silenzio delle nostre Istituzioni sulle responsabilità della Turchia, nostro alleato NATO, ci riempie di sdegno. La situazione in Rojava pone seri problemi morali e non solo diplomatici e politici. L’indifferenza di fronte a queste atrocità, infatti, mette in serio pericolo i fondamenti democratici del nostro stesso vivere collettivo. Non è possibile attendere oltre.Il Centro Universitario per la Cooperazione Internazionale dell'Università di ParmaI membri del CUCI firmatariAnello GiancarloArfini FilippoArgiropoulos DimitrisArrighetti AlessandroBalluchi FedericaBertini SimoneBuschini AnnamariaCasalini AngeloDonati MicheleFabbri PaoloFranzoni LorellaGandolfi GinoGuareschi MariannaLandini FabioLasagni AndreaMagagnoli StefanoMenegatti MarioMezzadri MarcoMonacelli NadiaMozzoni IsabellaNonnis FrancescoOdone AnnaOssiprandi Maria CristinaPagliara AlessandroPainelli AnnaPellegrino VincenzaSarli LeopoldoSforzi FabioSummer AndreaTagliavini GiulioTchana BertrandVacondio FedericaValentino RobertoVeneziani MarioVescovi PaoloWolleb GuglielmoZazzi MicheleZuliani Valentina