Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma

Un nuovo centro di servizi, di accoglienza, oltre che di ritrovo, per tutte le attività di scambio internazionale per docenti e studenti; questo e molto altro è la “Erasmus and International Home” dell’Università di Parma, in Piazzale San Francesco, inaugurata venerdì 26 settembre al termine della “Notte dei ricercatori” (video).

Sono intervenuti alla cerimonia il Rettore Loris Borghi, il Pro Rettore per l’Area Edilizia e Infrastrutture Carlo Quintelli, la delegata del Rettore alla Mobilità studentesca internazionale Gioia Angeletti, il Sindaco di Parma Federico Pizzarotti, il Vescovo di Parma Enrico Solmi e numerose autorità istituzionali e accademiche del territorio.

“È una nuova “casa” che offriamo con molta soddisfazione a studenti e docenti– ha spiegato il Rettore Loris Borghi -convinti come siamo che le attività di scambio internazionale, e l’internazionalizzazione in genere, siano una parte fondamentale della vita e della crescita stessa di un Ateneo, in quell’ottica di apertura all’esterno su cui abbiamo sempre insistito”,

Il Rettore ha annunciato anche importanti novità sulla Chiesa di San Francesco del Prato: “A fronte di una rivisitazione del piano di sviluppo di quello che sarà il Campus umanistico del centro storico – ha detto -l’Ateneo ha deciso di restituire la Chiesa di San Francesco del Prato e alcune pertinenze ad essa connesse al Demanio. L’auspicio è che tale complesso possa essere poi riassegnato alle sue originali funzioni di culto”.

Dal Rettore è arrivata anche la notizia dell’apertura del cancello tra la Casa della Musica e la Corte bettoliana di San Francesco, aree fino ad oggi separate: “Sono felice di poter dire che, grazie all’accordo con il Comune, quel cancello d’ora in poi resterà aperto – ha affermato -. Credo che sia un segnale molto importante, anche in chiave simbolica. La sede di “Erasmus and International Home” nel complesso conventuale di San Francesco apre infatti anche a  una nuova fruizione dello spazio pubblico della città, attraverso la messa in comunicazione di tre grandi spazi tra loro collegati da passaggi aperti: la piazza di San Francesco, la Corte Universitaria che chiamiamo bettoliana, e il cortile della Casa della Musica. Un circuito di relazione tra spazi adibiti alla cultura e allo studio ma anche l'occasione per una “promenade” urbana di grande suggestione a disposizione di cittadini, visitatori, turisti”.

Infine, la notizia del “trasloco” in San Francesco dell’Istituto Nazionale di Studi Verdiani: “L'ala ovest della corte universitaria – ha osservato il Rettore -potrebbe ospitare in futuro l'Istituto Nazionale di Studi Verdiani, importante realtà di conservazione e ricerca sul patrimonio musicale di Giuseppe Verdi, frequentato da studiosi provenienti da tutto il mondo. L’Istituto avrà finalmente una sede strettamente integrata alla Casa della Musica e alla Sezione di Musicologia dell'Università, cosi rafforzando l'idea di un grande polo dedicato alla cultura musicale a Parma”.

Soddisfatto anche il Sindaco di Parma Federico Pizzarotti, che ha a sua volta ribadito l’importanza della sinergia virtuosa tra Ateneo e territorio, in un’ottica di piena apertura e collaborazione: “Questa inaugurazione rappresenta un altro momento del percorso di apertura e fusione con la città, che l’Ateneo sta portando avanti fin dai primi giorni del mandato del Rettore Borghi”, ha detto il Sindaco, sottolineando l’importanza dell’arrivo nei nuovi spazi di San Francesco dell’Istituto Nazionale di Studi Verdiani: “Il nuovo contesto, senz’altro più adeguato grazie anche alla vicinanza della Casa della Musica, aiuterà a valorizzare e a far conoscere ulteriormente l’Istituto e le sue attività”.

Il Vescovo di Parma Enrico Solmi, dopo aver espresso pieno apprezzamento per le attività realizzate dall’Ateneo nel corso della Notte dei Ricercatori, ha vivamente ringraziato l’Università per la decisione assunta su San Francesco del Prato: “La Chiesa di Parma ha chiesto di poter recuperare questa chiesa, che è stata al centro della storia della nostra città, per poterla riaprire al culto. Ringrazio inoltre i Frati Minori Conventuali – ha concluso il Vescovo -  che abiteranno e officeranno questa chiesa”.

Dopo il taglio del nastro e la visita ai nuovi spazi, il via alla vera e propria festa, con esibizioni del Coro “Ildebrando Pizzetti” dell’Università di Parma, dell’Orchestra dell’Università di Parma, e un momento musicale di Michele Lombardi (“Music Hall Movie”). Dalle 23 all’1 di notte, infine, spazio al DJ set curato da Marco Pipitone.

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“Erasmus and International Home: un nuovo punto di riferimento di Ateneo

La “Erasmus and International Home” è il nuovo punto di riferimento di Ateneo per gli scambi didattici internazionali e per l’accoglienza di docenti e studenti stranieri. Nei nuovi spazi in piazzale San Francesco si riorganizzeranno le attività sino ad ora condotte nella sede centrale, creando un ambiente destinato alle attività degli studenti, un punto di front-office per le informazioni generali e quindi i punti di accoglienza per studenti italiani e stranieri, ma anche per docenti e ricercatori in mobilità.

La nuova “Erasmus and International Home” intende essere un luogo - dunque non solo un servizio - che promuova quello spirito di condivisione culturale, quindi l’incontro, il dialogo e lo scambio tra lingue e tradizioni diverse, che anima i programmi comunitari (Erasmus Plus) ed extra-europei ai quali l’Ateneo di Parma partecipa.  Al fine di rafforzare e arricchire tale partecipazione, nella “Erasmus and International Home” si organizzeranno eventi, incontri e, naturalmente, si offriranno servizi efficienti che possano rendere proficuo e gradevole il soggiorno di studenti e docenti in mobilità e di ospiti stranieri a Parma. Da qui la scelta di chiamarla “HOME”, proprio per sottolineare l’ aspetto di “welcome centre” e l’intenzione di farne uno spazio che sia molto più di un servizio di tipo amministrativo.

Nella nuova “Erasmus and International Home” si implementerà inoltre la cooperazione costante e continua tra i due precedenti servizi Scambi Didattici Internazionali che si occupavano rispettivamente di mobilità in entrata e di mobilità in uscita, al fine di  potenziare e incrementare gli accordi bilaterali con i partner  stranieri e, così, raggiungere uno degli obiettivi strategici dei processi di internazionalizzazione dell’Ateneo. 

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“Erasmus and International Home”: dati tecnici

La “Erasmus and International Home” è collocata al piano terra dell’ala sud-ovest “bettoliana”  dell’ex carcere di San Francesco.
Si tratta di ampi ambienti prevalentemente sovrastati da soffitti a volta, che si sviluppano su una superficie netta complessiva di 330 mq, di cui 130 mq destinati ad accoglienza e front office, con accesso per il pubblico direttamente da piazzale San Francesco.

I locali dedicati all’accoglienza sono stati pensati per poter essere fruiti non solo quali spazio di attesa, ma anche di ospitalità e libero soggiorno per gli studenti; sono quindi composti da una sala riunioni dotata di apparecchiature per la videoproiezione e l’amplificazione, una zona attesa che funge anche da spazio soggiorno, con divani e sedute, nonché un angolo ristoro per consentire la preparazione di piccoli coffee-break.

A lato di questi ambienti, in zona “baricentrica” rispetto ai servizi interessati (studenti italiani e studenti stranieri), è stato collocato lo spazio front-office, dotato di quattro postazioni di lavoro e arredato con sedute, mensole e accessori vari, tra cui spicca una veduta aerea del centro storico della città di Parma.

Per questo locale si è scelta una soluzione di arredo priva di barriere quali banconi e vetrate tra funzionari e utenti (il tipico sportello), con l’auspicio di accentuare il valore di “benvenuto” verso i docenti e gli studenti che giungeranno da ogni parte del mondo nella nostra Università.

Dato il ruolo singolare che questi spazi andranno ad assumere, si è prestata attenzione alla scelta degli arredi mobili, selezionando una linea di prodotti particolarmente innovativi per caratteristiche di design e flessibilità forniti dall’azienda Lago Spa di Villa del Conte (Padova). Si è optato per elementi estremamente maneggevoli, di forme lineari e squadrate, con tinte a colori vivaci, senza trascurare la resistenza e la durevolezza che i luoghi per la collettività devono garantire.

 

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