Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma
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Parma, 13 novembre 2017- Introdurre nuove politiche sociali e socio-sanitarie centrate sul lavoro di comunità e territoriale, investendo al contempo sugli operatori, su nuove competenze metodologiche per chi ogni giorno porta sul territorio i servizi. Questo in sintesi il cuore del progetto articolato in tre distinte fasi messo in campo da Comune di Fidenza, Università degli Studi di Parma (Dipartimento di Giurisprudenza, Studî politici e internazionali), Asp Distretto di Fidenza e Gruppo Bormioli Rocco, main sponsor dell'iniziativa.

La prima prenderà il via il prossimo 27 novembre e consiste in un corso di perfezionamento annuale il cui coordinatore scientifico sarà la prof.ssa Vincenza Pellegrino, docente di Politiche Sociali all’Ateneo di Parma. Al corso di perfezionamento “Welfare Pubblico Partecipativo” parteciperà da Fidenza un nutrito gruppo di assistenti sociali, operatori comunali, operatori del terzo settore e volontariato con l'obiettivo di migliorare le proprie competenze sulle nuove forme di disagio sociale e sulle difficoltà del servizio e degli operatori nel rispondere al mutamento sociale, insieme ad operatori inviati da diversi enti locali della Regione (l’Agenzia Sanitaria e Sociale RER è tra i partner del progetto). Si cercherà di sviluppare una nuova visione sul futuro welfare e di inserire innovazioni operative nel contesto di una direzione politica complessiva.

Il corso sarà propedeutico alla seconda fase di lavoro “sul campo” attraverso una ricerca-azione, coprogettata da Comune di Fidenza, Università di Parma e Asp Distretto di Fidenza, che avrà lo scopo di valutare lo stato dell'arte dei servizi fidentini attraverso un processo partecipato in cui i ricercatori saranno messi a confronto con gli spessi operatori e con gli utenti, fornendo loro le chiavi per posizionare la propria esperienza all’interno del contesto sociale vasto.

Tale azione, che si svolgerà nel corso del prossimo anno, verrà finanziata con un assegno di ricerca del valore di 25mila euro intitolato a Maria Giuseppina Capanni, storica assistente sociale recentemente scomparsa, che è stata per lungo tempo impiegata nell’azienda Vetraria, ora Bormioli Rocco di Fidenza.

Terza e ultima fase del progetto sarà quella di analisi partecipata dei dati raccolti in modo da restituire alla comunità fidentina il risultato del progetto in termini di capacità di ripensare l'intero sistema organizzativo del welfare nelle forme di nuovi servizi.

«Questo importante progetto -  ha spiegato il Sindaco di Fidenza Andrea Massariè divenuto realtà grazie alla collaborazione di due partner indispensabili: il Gruppo Bormioli Rocco e l'Università di Parma. Al primo va un ringraziamento speciale per la lungimiranza mostrata nel voler sostenere un investimento sociale teso a migliorare il benessere di tutta la nostra comunità. Al secondo va riconosciuta la volontà di superare quello che avrebbe potuto essere un semplice rapporto di committenza per assumere un ruolo di un vero e proprio punto di riferimento nella progettazione dell'intera iniziativa. Dunque noi oggi possiamo essere fieri del fatto che portiamo a sistema, su un tema cruciale come quello del futuro dei nostri servizi, un'azienda che rappresenta uno dei maggiori polmoni d’impresa e la più importante istituzione scientifica e culturale del nostro territorio».

«Il grande valore di questa iniziativa – ha aggiunto l'assessore al Welfare Alessia Frangipane - sta nella capacità di fare sistema tra istituzioni pubbliche e privato e nel fatto che è interamente rivolta a chi lavora e chi si spende ogni giorno al servizio della comunità. In questo senso l'intitolazione dell'assegno di ricerca a Maria Giuseppina Capanni è emblematico della nostra volontà di mettere al centro di questa ricerca l'esperienza reale e concreta del lavoro sul campo, nella convinzione che solo partendo da qui potremo per progettare efficacemente i servizi del futuro».

«Anche in questa occasione, l’Università di Parma dimostra il suo grande impegno a favore delle realtà istituzionali del territorio parmense, impegno che si traduce in azioni concrete volte alla crescita sociale e culturale delle comunità di riferimento. In questo senso – prosegue il prof. Paolo Andrei, Rettore dell’Università di Parmale tematiche poste al centro di questa nuova progettualità, nonché la stretta collaborazione tra istituzioni pubbliche e private che hanno promosso la realizzazione dell’iniziativa, potranno costituire una valida piattaforma di sperimentazione anche per ulteriori sviluppi futuri nell’ambito delle politiche di welfare».

«È stato per me un piacere e un privilegio poter aderire a questa iniziativa –ha spiegato Riccardo Garrè, Presidente del gruppo Bormioli Roccoche abbiamo subito valutato come fortemente innovativa. Fin da quando sono arrivato in azienda ho percepito il forte legame che esiste con questo territorio e la sua comunità, in questo senso la nostra adesione altro non è che un elemento di continuità rispetto a questo rapporto».

«Questo percorso di formazione congiunta alla ricerca-azione– spiega la prof.ssa Vincenza Pellegrino, coordinatrice scientifica del progetto – vuole davvero offrire agli operatori nuove possibilità concettuali e metodologiche per affrontare con più coraggio le evoluzioni dello stato sociale. Nuove forme di vulnerabilità, come la precarietà lavorativa e la fragilità dell’età anziana, sfidano la tenuta dei servizi, ma offrono anche la possibilità di collaborare con cittadini al tempo stesso capaci e fragili. Il future del welfare sta nel modo di dare un nuovo ruolo ai cittadini, coprogettare forme di scambio e aiuto reciproco, aprire lo spazio pubblico alle reti e alle forme associative del territorio».

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