INTERCULTURA E PLURALISMO ISTITUZIONALE
cod. 1006575

Anno accademico 2019/20
3° anno di corso - Primo semestre
Docente
Settore scientifico disciplinare
Diritto canonico e diritto ecclesiastico (IUS/11)
Field
Attività formative affini o integrative
Tipologia attività formativa
Affine/Integrativa
36 ore
di attività frontali
6 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

A) Conoscenza e comprensione: il corso si propone l’obiettivo di fornire allo studente la capacità di affrontare la differenza culturale/religiosa e di gestire i connessi profili di rilevanza giuridica.

B) Conoscenza e capacità di comprensione applicate:
al termine del corso, lo studente avrà acquisito la capacità di riconoscere e trattare la differenza culturale e religiosa da un punto di vista epistemologico e concettuale;
articolare la capacità interpretativa di situazioni e casi giuridici connotati da differenze culturali; applicare le abilità acquisite ai casi concreti, differenziati in
ragione delle culture e delle religioni d’appartenenza dei soggetti di diritto, in modo creativo e con sufficiente padronanza delle tecniche espositive

C) Autonomia di giudizio: il corso si propone di dare agli studenti gli strumenti concettuali e categoriali utili ad una prima qualificazione circa i fenomeni religiosi, politici e sociali del mondo globalizzato.

D) Abilità comunicative: il corso intende fornire le nozioni base della categorizzazione secondo le religioni intese come linguaggi della contemporaneità

E) Capacità di apprendere: il corso si propone di fornire agli studenti le nozioni di base per orientarsi all’interno del mondo dei media, e delle istituzioni culturali internazionali, italiani di modo da renderli il più possibile indipendenti e obiettivi circa le strategie di analisi e i giudizi relativi a questo complessa e, culturalmente distante, realtà.

Prerequisiti

Nessuno.

Contenuti dell'insegnamento

Il corso prevede un’esposizione dei principi di base che regolano il
trattamento della differenza culturale e religiosa nell'ordinamento
italiano. Esso illustra le linee guida utili a elaborare politiche e strategie
d’integrazione giuridica tra persone aventi tradizioni religiose e culturali
differenti.

Programma esteso

Prima parte
Introduzione del corso e del programma: terminologia e concetti utili: religione, culture, istituzioni.

Diritti umani

I processi di secolarizzazione

Tradizioni giuridiche del mondo
Intercultura e Pluralismo istituzionale

Bibliografia

M. Ricca, Oltre Babele, Dedalo, Bari, 2008
+
G. Anello, Teologia linguistica e diritto laico, Mimesis, Milano, 2015
(o altro testo dello stesso autore, in corso di pubblicazione)

Metodi didattici

La lezione è il principale metodo di insegnamento, con in aggiunta alcuni seminari tematici. Il corso è suddiviso in tre blocchi tematici. Ogni blocco prevede lezioni teoriche e attività pratiche a consuntivo del blocco stesso. Quest’ultima attività non è obbligatoria, ma può essere valutata dal docente in maniera positiva in relazione all'interesse dello studente all'approfondimento e alla sua capacità espositiva. Le modalità saranno quelle di analisi di testi (gruppi random), presentazione di paper (gruppi volontari) e simulazione di conferenza (lavoro individuale).

Modalità verifica apprendimento

L'esame consiste in una discussione orale sui temi previsti nei blocchi tematici. Più nel dettaglio, A) Gli studenti frequentanti potranno prendere parte alle attività in aula. Tali attività non sono obbligatorie ma possono essere giudicate positivamente dal docente ai fini dell’esame programmato.
B) Gli studenti non frequentanti dovranno discutere alcuni argomenti oralmente, tenuto conto dei differenti blocchi tematici del corso.
La valutazione consiste in un colloquio volto a verificare le conoscenze e dei concetti, la capacità espositiva, l’interesse all’approfondimento scientifico.

Altre informazioni

Nessuna.