DIRITTO ECCLESIASTICO
cod. 1003600

Anno accademico 2013/14
5° anno di corso - Secondo semestre
Docente
Settore scientifico disciplinare
Diritto canonico e diritto ecclesiastico (IUS/11)
Field
A scelta dello studente
Tipologia attività formativa
A scelta dello studente
42 ore
di attività frontali
6 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in - - -

Obiettivi formativi

Obiettivi formativi
Il corso si propone l’obiettivo di fornire allo studente la capacità di affrontare le differenze religiose secondo i principi costituzionali e le leggi vigenti nell’ordinamento italiano.
Al termine del corso, lo studente dovrà dimostrare la conoscenza e la capacità di utilizzo:
a) dei concetti di laicità interculturale e relativi alle relazioni tra religione, diritto e grammatica della soggettività giuridica;
b) dei principi sulla libertà religiosa e delle norme riguardanti la disciplina del fenomeno religioso nell’ordinamento italiano
c) delle disposizioni normative e degli orientamenti giurisprudenziali e dottrinali riguardo le fonti del diritto ecclesiastico, i rapporti tra diritto e religione, i matrimoni religiosi, gli enti confessionali e, in generale, delle fattispecie nelle quali la differenza culturale e /o religiosa assume rilevanza giuridica.

Prerequisiti

Propedeuticità.
Per poter sostenere l’esame di Diritto ecclesiastico occorre aver superato gli esami di Istituzioni di Diritto privato, Istituzioni di diritto romano e Diritto costituzionale.

Contenuti dell'insegnamento


Il corso tratta le tematiche attinenti ai rapporti tra diritto e religione. Verranno trattate le nozioni di base dei diritti religiosi e gli aspetti riconducibili alla dimensione religiosa presenti nelle diverse tradizioni giuridiche del mondo. L’attenzione verrà rivolta principalmente agli influssi di matrice buddista, confuciana, cristiana, hindu, ebraica e musulmana. Le tematiche affrontate sono molteplici e coinvolgono profili teorici, storici, culturali, antropologici e di diritto positivo. Particolare attenzione sarà riservata alle proiezioni pragmatiche e positive della laicità interculturale e alle connesse implicazioni in ordine al rapporto religione/diritto.

Programma esteso

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Bibliografia

Testi di riferimento

M. RICCA, Pantheon. Agenda della laicità interculturale, Edizioni Torri del Vento, Palermo 2012, pp. 9-462, eccetto le pp. 203-246; pp. 421-463.
oppure
M. RICCA, Culture interdette. Modernità, migrazioni, diritto interculturale, (in corso di pubblicazione), pp. 1-310.
Come lettura consigliata, si suggerisce la consultazione del testo seguente, limitatamente alle parti indicate:
P. GLENN, Tradizioni giuridiche del mondo, Bologna, Il Mulino, 2011, limitatamente alle pagine indicate di seguito: da pp. 293 a pp. 371; da pp. 455 a pp. 558.

Metodi didattici

Il corso si compone di lezioni frontali accompagnate da sessioni di confronto dialettico su casi pratici.

Modalità verifica apprendimento

1. Le conoscenze e la capacità di comprensione degli studenti saranno verificate con almeno due domande concernenti i principi e le implicazioni normative della laicità interculturale e del diritto ecclesiastico.
2. L’attitudine a proiettare le proprie conoscenze nella prassi e a valutare autonomamente le situazioni sarà saggiata invitando lo studente a cimentarsi nella qualificazione di situazioni giuridicamente rilevanti valendosi delle metodologie di analisi del diritto ecclesiastico declinato in chiave interreligiosa e interculturale.
3. La capacità di apprendimento sarà valutata in ragione dell’attitudine mostrata dallo studente nell’utilizzare in modo dinamico e creativo le nozioni apprese durante il corso e attraverso lo studio dei testi.

Altre informazioni

Ove possibile, saranno invitati a partecipare al corso professionisti e studiosi di problematiche interculturali e interreligiose.