Obiettivi formativi
Gli studenti acquisiranno consapevolezza delle contraddizioni della sfera penale contemporanea, in relazione alle dinamiche sociali attuali, oltre che dei meccanismi di tutela dei diritti umani.
Prerequisiti
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Contenuti dell'insegnamento
A partire dagli anni ottanta, in Occidente, la prigione si è trasformata da luogo di inclusione sociale a luogo di esclusione permanente delle fasce marginali della popolazione. Questa trasformazione si è verificata in relazione con le trasformazioni produttive degli ultimi anni. Una società insicura, frammentata, precaria, estrinseca nella domanda securitaria la sua tensione verso la comunità. La prigione si articola nei diversi luoghi di detenzione della contemporaneità, dove l’esclusione permanente genera uno spazio di negazione dei diritti dei detenuti e di perpetrazione di abusi a loro danno. Questo corso intende verificare questi processi, proponendo una prospettiva internazionale, che compari l’Italia con l’Europa e gli USA. I meccanismi di produzione della devianza, di esclusione, di abuso, di mobilitazione della società civile a difesa dei detenuti.
Programma esteso
1.Il carcere dall’inclusione sociale all’esclusione permanente, 2.Il carcere all’interno delle agenzie del controllo sociale; 3. Il carcere e il governo della paura; 4. Il carcere e la produzione della criminalità; 4. Oltre il carcere: CIE, Hotspots, posti di polizia, Renditions e Guantanamo; 5. Lo spazio degli abusi. Stati di negazione; 6. Luoghi di reclusione e tortura: Fare l’impensabile. 7. Difendere i detenuti. I difensori civici.
Bibliografia
Wacquant, L., Punire i poveri, DeriveApprodi, Roma, 2006; Cohen, S., Stati di Negazione, Carocci, Roma, 2002; Melossi, D., Stato, Controllo Sociale e Devianza, Bruno Mondadori, Milano, 2003.
Metodi didattici
lezioni frontali; discussioni e simulazioni di casi
Modalità verifica apprendimento
prove scritte con domande aperte / discussione di elaborati scritti
Altre informazioni
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