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Il progetto “Le interviste della legalità: storie di impegno per la giustizia tra passato e presente” giunge alla seconda edizione e cerca il rinnovamento proponendo agli studenti e alle studentesse di Parma nuove testimonianze di legalità e concentrando l’attenzione verso tematiche di ampio respiro che, per tramite della coltivazione della memoria collettiva, stimolino la riflessione sulle problematiche dell’oggi.
“Le interviste della legalità: storie di impegno per la giustizia tra passato e presente. II ed.” è inserito all’interno di “Concittadini”, un progetto di cittadinanza attiva rivolto a scuole, enti locali, associazioni e istituzioni del territorio promosso dall’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna.
Se la precedente edizione ha concentrato l’attenzione sulla lotta al crimine organizzato valorizzando le figure e le storie di “martiri per la legalità” - Piersanti Mattarella, Rosario Livatino, Lea Garofalo, Don Pino Puglisi e Fulvio Croce - nella seconda edizione si cercherà di ampliare lo sguardo verso i diritti negati e alle nuove forme di ingiustizia avvicinando i ragazzi a chi, nel presente, si impegna per combatterle.
L’obiettivo del progetto resta costante: far conoscere agli studenti i “mestieri della legalità” offrendo loro una prospettiva inedita sulle funzioni degli operatori della giustizia e avvicinarli alle tematiche della legalità, della lotta alle mafie e della non violenza. Come nella scorsa edizione verrà utilizzato il metodo narrativo con racconti che ispirino riflessioni su specifiche tematiche, cui seguirà la testimonianza di un professionista che opera nella promozione della legalità, “erede” del primo personaggio e che idealmente porta avanti i suoi principi.
“Le interviste della legalità” continua a fondarsi sulla fruttuosa collaborazione tra l’Osservatorio permanente della legalità dell’Università di Parma e il circolo culturale “Il Borgo”, la cui cooperazione è testimoniata dall’ “intersezione” tra i due progetti per la promozione della cittadinanza attiva che “Il Borgo” offre alla città di Parma: “Le interviste della legalità” e “Borgo Lab”, un progetto di formazione civica, nato nel 2014, per promuovere tra i giovani l’impegno nella società civile, quest’anno intitolato “Guarire la democrazia: diritti, sviluppo, generatività”.
I due progetti si incontreranno in occasione dell’evento di apertura de “Le interviste della legalità” dedicato al diritto all’istruzione titolato “Diritto all’istruzione volano dello sviluppo umano” che si terrà il 29 novembre 2024 dalle 14.15-15.45, presso la sede centrale dell’Università di Parma, e rivolto agli studenti e alle studentesse di Borgo Lab.
L’importanza e, al contempo, la fragilità di questo diritto viene ribadita dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, che mira a garantire un’istruzione inclusiva ed equa, e a promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti. Si pensi che, nel 2019, secondo i dati offerti dalle Nazioni Unite, solo il 58% degli studenti in tutto il mondo ha raggiunto almeno il livello minimo di competenza in lettura alla fine della scuola primaria.
Il diritto all’istruzione è tra i primi ad essere violati durante conflitti armati o crisi politiche e sociali. Secondo le Nazioni Unite, la maggior parte delle scuole di Gaza, incluse tutte le università, hanno subito danni tali da renderle inutilizzabili ledendo irreversibilmente il diritto all’istruzione di generazioni di studenti. Ancora, uno degli esempi più attuali è l’Afghanistan, dove, pochi mesi dopo la ritirata delle truppe internazionali nell’agosto 2021, il governo talebano ha proibito alle bambine afghane di frequentare la scuola oltre il sesto grado (che corrisponde all’ultimo anno della primaria).
Approfondiremo l’argomento, narrando la storia di coraggio di Malala Yousafzai, attivista pakistana per l’istruzione e vincitrice del premio Nobel per la pace nel 2014, all’età di 17 anni, insieme a Arianna Briganti, Co-fondatrice e vice Presidente di Nove Onlus, che realizza progetti di sviluppo socio economico, sostenibile e generativo in luoghi di conflitto come l’Afganistan, lavorando con le persone più deboli ed emarginate. “Nove” s’impegna per offrire alle donne opportunità di istruzione, formazione e lavoro, per difendere i loro diritti e rafforzare il loro ruolo nella comunità.