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Questa edizione è dedicata al rapporto tra sistemi agrari e paesaggio, in particolare al ruolo delle scelte e degli indirizzi colturali nelle diverse epoche storiche e nei diversi ambiti geografici.
Coltura e cultura hanno la stessa radice etimologica, un’assonanza che si adatta bene allo studio del paesaggio: le colture intese come piante erbacee o arboree per l’agricoltura sono destinate alla produzione di cibo; producendo cibo, la loro coltivazione produce inevitabilmente anche paesaggio attraverso la disposizione, le tecniche, i colori e i cicli di semina, piantagione e raccolta. Il paesaggio è l’espressione visibile del territorio e delle attività degli agricoltori; ma diventa anche cultura, bene culturale diffuso e quindi patrimonio, costituendo anch’esso, come le produzioni agro-alimentari, un elemento di valore culturale e civile. I paesaggi colturali, cioè il paesaggio agrario frutto del lavoro agricolo e delle coltivazioni, sono dunque anche paesaggi culturali.
La Scuola dedicata ai Paesaggi colturali, si muove sulla scia della Storia del paesaggio agrario italiano di Emilio Sereni, per giungere all’esame del paesaggio attuale delle campagne, stretto tra l’agricoltura industriale, che ha finito per semplificare le trame paesaggistiche tradizionali, e la resistente dell’agricoltura contadina che invece ha preservato la densità e la diversità dei paesaggi, che equivale anche a biodiversità, salute ed equilibrio con la natura.
La scuola intende prendere in esame i riflessi paesaggistici dei principali sistemi agrari (campi aperti e campi chiusi, grande e piccola coltura, coltivazione intensiva e estensiva, coltura promiscua e specializzata…) che sul lungo periodo hanno interessato le campagne italiane, tradottisi sia in fenomeni di abbandono che, viceversa, in processi di intensivizzazione, osservando come il paesaggio si sia trasformato in relazione ad essi. Non solo il paesaggio agrario in senso stretto, ma anche il paesaggio sociale, quello del lavoro e degli stili di vita, il paesaggio culturale, con uno sguardo anche all’impatto sui paesaggi urbani.
La XVI edizione della Scuola «Emilio Sereni» propone in sostanza un percorso pluridisciplinare con varie metodologie didattiche. Il piano formativo è articolato in una lectio magistralis iniziale, alla quale seguiranno tre sessioni di lezioni frontali, seguite da spazi di discussione, laboratori pomeridiani e varie iniziative collaterali.
Le tre sessioni saranno dedicate a:
- I sistemi agrari – I sistemi antichi, la feudalità, il latifondo, la mezzadria, il capitalismo, l’agroecologia
- Le colture – Le colture mediterranee (cereali, vite, ulivo…) e le nuove colture (riso, gelso, mais, patata, pomodoro…)
- Le tecniche di coltivazione – Sistemazioni del terreno, arature, piantagioni, metodi di raccolta e trasformazione
Si prevede infine una tavola rotonda finale su “Agricoltura, paesaggio e pianificazione del territorio rurale” con urbanisti e esponenti del mondo imprenditoriale, politico e culturale. I laboratori consisteranno in un lavoro pomeridiano di gruppo con confronto di esperienze e ricerche sui temi delle sessioni.
Attraverso le lezioni, i laboratori e le uscite didattiche, ciascun partecipante alla Scuola avrà la possibilità di approfondire e sperimentare, in una feconda interazione con gli altri allievi, i docenti e i tutor, letture e interpretazioni dei paesaggi agrari, il ruolo giocato in essi dalle colture e dai prodotti, con la finalità di arricchire il proprio profilo culturale, scientifico e/o professionale. Ulteriori opportunità di dibattito e di approfondimento sono costituite da iniziative collaterali (mostre, film, presentazioni di libri, colazioni e cene sociali, ecc…) che caratterizzano la Scuola Emilio Sereni, che diviene così una stimolante occasione di trasmissione di conoscenze e di formazione di competenze sulla didattica, la progettazione e le politiche del paesaggio inteso come parte significativa della più ampia sfera di governo del territorio e di riconoscimento del ruolo multifunzionale dell’agricoltura.
Gli aggiornamenti del programma allegato saranno progressivamente pubblicati sul sito web dell'Istituto Alcide Cervi, dove a breve sarà reso disponibile anche il modulo di iscrizione.