Parma, 22 luglio 2019 - Si conclude giovedì 25 luglio la rassegna cinematografica Cinema in Abbazia, organizzata dal Centro Studi e Archivio della Comunicazione -CSAC dell’Università di Parma e dall’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Parma, con la collaborazione dell’Associazione Sequence, il patrocinio del Comune di Parma e il sostegno di Fondazione MonteParma, Impresa Allodi e Bucci Spa.Wild Cities è il titolo dell’edizione 2019 che si è tenuta nella suggestiva corte dell’Abbazia di Valserena e che ha proposto cinque proiezioni dedicate alla città contemporanea e alle sue trasformazioni, a partire da punti di vista singolari. I film sono stati selezionati con la consulenza di Silvio Grasselli, dottore di ricerca in Cinema, membro del comitato di selezione e curatore del Festival dei Popoli (Firenze), vicedirettore di DocSS – Festival internazionale del cinema urbano (Sassari). La rassegna è a cura di Cecilia Merighi e Daniele Pezzali per Ordine Architetti PPC di Parma, Sara Martin per CSAC Università di Parma, Stefano Cattini e Sara Antolotti per Associazione Sequence. L’ultimo appuntamento in programma è giovedì 25 luglio, alle 21, con Les plages d’Agnès di Agnès Varda (2008, 110’), un omaggio a una grande maestra della Nouvelle Vague - e non solo - scomparsa quest’anno. Les plages d’Agnès è un film-documentario, un viaggio molteplice nella sua vita e nel suo cinema attraverso le spiagge del titolo, che ben presto si trasformano tuttavia in altrettante città (Bruxelles, Sète, Parigi, Los Angeles). Si tratta delle spiagge che costellano l'esistenza della cineasta e i suoi film, mostrando quello che è stato il suo insegnamento artistico fondamentale: esplorare e rappresentare il rapporto tra umanità e spazio circostante. Un modo per riscoprire o avvicinarsi per la prima volta a una figura fondamentale del cinema mondiale. Introdurrà la proiezione Beatrice Seligardi, docente a contratto all'Università di Parma e collaboratrice della Cineteca di Bologna in qualità di tutor didattica. Per il trailer del film cliccare quiAgnès Varda è stata una delle più importanti cineaste a livello mondiale. Nata del 1928 a Bruxelles, trascorre l'adolescenza a Sète, dove ambienterà il suo primo lungometraggio, La Pointe Courte (1954). Si trasferisce a Parigi per studiare all'École du Louvre, e nella capitale francese entra ben presto a far parte del gruppo della nascente nouvelle vague, di cui sarà unica rappresentante femminile di rilievo. La sua poetica si contraddistingue immediatamente per lo sguardo con cui osserva e rappresenta la realtà circostante, a cavallo tra finzione e documentario, tra cortometraggio e lungometraggio. Del suo rapporto con Parigi sono emblematici il corto sperimentale L'Opéra-Mouffe (1958), Cléo dalle 5 alle 7 (1962) - considerato un capolavoro della nouvelle vague - e Daguerréotypes (1974), con cui reinventa il genere documentario. Seguono altri film in cui mette in scena le ipocrisie della famiglia borghese (ad esempio in Le Bonheur, 1964) o in cui si affaccia alle contraddizioni della cultura occidentale, in particolare durante i suoi soggiorni statunitensi. Tornata in Francia, ottiene un grande successo di pubblico e un Leone d'oro a Venezia con Senza tetto né legge (1982), storia di una ragazza fuori dagli schemi che fa del vagabondaggio il proprio strumento di lotta contro la realtà circostante. Gli anni Ottanta e Novanta si segnalano per le collaborazioni con Jane Birkin e per lo struggente ritratto del compagno di vita Jacques Demy in Garage Demy(1991). Del 2000 è Les Glaneurs et la glaneuse in cui, utilizzando una videocamera digitale, Varda dà voce al popolo invisibile dei "raccoglitori", mentre del 2008 è Les plages d'Agnès, momento di sguardo retrospettivo al proprio cinema. Prima della sua scomparsa, avvenuta quest'anno, ha girato altre due opere importanti: Visages Villages (2017), viaggio affettuoso attraverso luoghi e volti insieme all'artista JR, e Varda par Agnès (2019), testamento di un'artista che lascia un'impronta indelebile nella storia del cinema. Tutte le proiezioni sono in lingua originale con sottotitoli in italiano.Dalle ore 20 alle 21 nelle serate delle proiezioni sarà inoltre possibile visitare la mostra Nuove figure in un interno, allestita nella Sala delle Colonne all’interno dell’Abbazia, in cui verrà proiettata una selezione di cortometraggi sul tema della rassegna, a ingresso gratuito per chi acquista il biglietto del cinema.AVVISO IMPORTANTECosto del biglietto 5 euro, abbonamento a 5 proiezioni 17 euro da acquistare presso segreteria Ordine Architetti Parma, Borgo Retto 21A, tel. +39 0521.283087.La proiezione dei film si terrà nella corte aperta dell'Abbazia di Valserena. In caso di maltempo la proiezione si terrà all’interno.I posti non sono numerati.Si informano i visitatori che il parcheggio ha un numero di posti obbligatoriamente limitato per ragioni di sicurezza; si invitano gli ospiti a limitare il numero delle auto.Iscrizione Architetti su Im@teria, 2 CFPPer informazioni: formazione@archiparma.itCSAC - Centro Studi e Archivio della ComunicazioneAbbazia di Valserena Strada Viazza di Paradigna, 1 (Parma) www.csacparma.itCSAC Università di ParmaLo CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma iniziò a raccogliere grazie ad Arturo Carlo Quintavalle il suo primo nucleo di opere nel 1968, in occasione dell’esposizione dedicata a Concetto Pozzati organizzata dall’Istituto di Storia dell’Arte dell’Università di Parma. Situato oggi nell’Abbazia cistercense di Valserena, conserva materiali originali della comunicazione visiva, della ricerca artistica e progettuale italiana a partire dai primi decenni del XX secolo. Un patrimonio di oltre 12 milioni di pezzi suddivisi in cinque sezioni: Arte (oltre 1.700 dipinti, 300 sculture, 17.000 disegni), Fotografia (con oltre 300 fondi e più di 9 milioni di immagini), Media (7.000 bozzetti di manifesti, 2.000 manifesti cinematografici, 11.000 disegni di satira e fumetto e 3.000 disegni per illustrazione), Progetto (1.500.000 disegni, 800 maquettes, 2000 oggetti e circa 70.000 pezzi tra figurini, disegni, schizzi, abiti e riviste di Moda) e Spettacolo (100 film originali, 4.000 video-tape e numerosi apparecchi cinematografici antichi). Lo CSAC oggi è uno spazio multifunzionale, dove si integrano un Archivio, un Museo e un Centro di Ricerca e Didattica. Una formula unica in Italia, che mantiene e potenzia le attività sino ad ora condotte di consulenza e collaborazione all’istruzione universitaria con seminari, workshop e tirocini, di organizzazione di mostre e pubblicazione dei rispettivi cataloghi (oltre 120 dal 1969 ad oggi), e di prestito e supporto ad esposizioni in altri musei tra cui la Triennale di Milano, il MAXXI di Roma, il MoMA di New York, il Centre Pompidou di Parigi, il Tokyo Design Center, il Design Museum di Londra, il Folkwang Museum di Essen e il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid. www.csacparma.it ORDINE DEGLI ARCHITETTI DI PARMAL’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori è istituito con legge dello Stato ed ha come compito tenere l’Albo degli architetti iscritti, vigilare sulla correttezza dell’esercizio professionale, fornire pareri alla pubblica amministrazione. Molto attivo nell’organizzazione di manifestazioni culturali, insiste da sempre su percorsi di approfondimento innovativi, ponendosi come obiettivo quello di coinvolgere non solo gli iscritti ma anche la città, per la diffusione della cultura architettonica in relazione agli aspetti storici, artistici e sociali.www.archiparma.itASSOCIAZIONE CULTURALE SEQUENCEL’Associazione Culturale Sequence è da oltre 25 anni una presenza attiva nel panorama cinematografico emiliano-romagnolo ed ha come obiettivo primario l’avvicinamento dei cittadini alla produzione, alla creazione e allo sviluppo dell’arte cinematografica attraverso l’educazione allo sguardo e ad esperienze formative, laboratoriali e pratiche.www.sequencefilm.it